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Pallavolo, Velasco: "Ora non si deve creare l'obbligo di vincere"
14.12.2024 11:50 di Napoli Magazine

"Dopo le Olimpiadi mi hanno chiesto 'e ora cosa si fa?'. Non dobbiamo fermarci a dirci quanto siamo bravi e belli, ma bisogna cercare sempre di migliorare. La prima cosa che dobbiamo pensare è che abbiamo perso. E cosa avessimo fatto se avessimo perso? È difficile ma ci dobbiamo provare Anche dentro la Federazione non si deve creare, come è già stato fatto in passato, quell'ambiente con l'obbligo di vincere, né per la nazionale maschile né per la femminile. Non c'è niente di più difficile per una squadra che gestire questo obbligo". Lo ha detto il ct della nazionale italiana femminile di pallavolo Julio Velasco, nel suo intervento di apertura degli "Stati generali della Pallavolo" in corso a Milano. "Anche Djokovic doveva andare a Tokyo, dare due racchettate e vincere l'oro, così non è stato. Dobbiamo avere consapevolezza di essere tra le più forti, anche perché abbiamo battuto nettamente tutti, ma serve l'umiltà di continuare ad imparare dagli altri".

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Pallavolo, Velasco: "Ora non si deve creare l'obbligo di vincere"

di Napoli Magazine

14/12/2024 - 11:50

"Dopo le Olimpiadi mi hanno chiesto 'e ora cosa si fa?'. Non dobbiamo fermarci a dirci quanto siamo bravi e belli, ma bisogna cercare sempre di migliorare. La prima cosa che dobbiamo pensare è che abbiamo perso. E cosa avessimo fatto se avessimo perso? È difficile ma ci dobbiamo provare Anche dentro la Federazione non si deve creare, come è già stato fatto in passato, quell'ambiente con l'obbligo di vincere, né per la nazionale maschile né per la femminile. Non c'è niente di più difficile per una squadra che gestire questo obbligo". Lo ha detto il ct della nazionale italiana femminile di pallavolo Julio Velasco, nel suo intervento di apertura degli "Stati generali della Pallavolo" in corso a Milano. "Anche Djokovic doveva andare a Tokyo, dare due racchettate e vincere l'oro, così non è stato. Dobbiamo avere consapevolezza di essere tra le più forti, anche perché abbiamo battuto nettamente tutti, ma serve l'umiltà di continuare ad imparare dagli altri".