Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, scrive sul suo profilo Instagram: "Se questo è Natale. Il salvataggio in mare della piccola Yasmine di 11 anni, della Sierra Leone, partita da Tunisi per l’Italia con un barcone in cui sono tutti morti per naufragio tranne lei, è un miracolo della vita. Sola per due giorni in balia del mare si è salvata dopo aver visto tutti morire. La vita che vince sull’ennesima strage del mediterraneo. Il corpo di Yasmine ci racconta di come venga calpestata la Costituzione che all’art. 2 sancisce il dovere di solidarietà, all’art. 3 l’uguaglianza delle persone e all’art. 10 il diritto di asilo. Diritti riconosciuti anche da tutte le convenzioni internazionali sui diritti umani disattese da governi che ostacolano e incriminano chi salva vite umane. Yasmine testimonia il Natale di Gesù la cui storia non ha nulla a che spartire con ipocriti politici che si puliscono la coscienza dicendosi cattolici o andando solo alla messa la domenica. La risposta che i governanti danno a milioni di bambine e bambini che muoiono per guerre, per sete, per fame, per mancanza di cure e medicinali, per i traffici di esseri umani e di organi, per prostituzione minorile, sono armi, bombe, missili, cambiamenti climatici, mura, respingimenti. Solo se si apre il cuore alla vita, se si rimane e si ritorna umani, si può dare un senso al Natale, come nascita della vita, dono e gioia. Non possiamo ridurre il Natale solo a consumificio, mercificazione, profitto, frenesia di una corsa verso una felicità apparente e superficiale. Con Yasmine la morte e la vita si sono incontrati in mezzo al mare. Bisogna schierarsi e non essere indifferenti".
di Napoli Magazine
14/12/2024 - 15:47
Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, scrive sul suo profilo Instagram: "Se questo è Natale. Il salvataggio in mare della piccola Yasmine di 11 anni, della Sierra Leone, partita da Tunisi per l’Italia con un barcone in cui sono tutti morti per naufragio tranne lei, è un miracolo della vita. Sola per due giorni in balia del mare si è salvata dopo aver visto tutti morire. La vita che vince sull’ennesima strage del mediterraneo. Il corpo di Yasmine ci racconta di come venga calpestata la Costituzione che all’art. 2 sancisce il dovere di solidarietà, all’art. 3 l’uguaglianza delle persone e all’art. 10 il diritto di asilo. Diritti riconosciuti anche da tutte le convenzioni internazionali sui diritti umani disattese da governi che ostacolano e incriminano chi salva vite umane. Yasmine testimonia il Natale di Gesù la cui storia non ha nulla a che spartire con ipocriti politici che si puliscono la coscienza dicendosi cattolici o andando solo alla messa la domenica. La risposta che i governanti danno a milioni di bambine e bambini che muoiono per guerre, per sete, per fame, per mancanza di cure e medicinali, per i traffici di esseri umani e di organi, per prostituzione minorile, sono armi, bombe, missili, cambiamenti climatici, mura, respingimenti. Solo se si apre il cuore alla vita, se si rimane e si ritorna umani, si può dare un senso al Natale, come nascita della vita, dono e gioia. Non possiamo ridurre il Natale solo a consumificio, mercificazione, profitto, frenesia di una corsa verso una felicità apparente e superficiale. Con Yasmine la morte e la vita si sono incontrati in mezzo al mare. Bisogna schierarsi e non essere indifferenti".