Prima di trasferirsi al Bologna, Sam Beukema ha vissuto un importante passato in Olanda che ha rischiato di vederlo incrociarsi con il percorso di Arne Slot. Il difensore rossoblu era stato infatti chiamato dall'attuale allenatore del Liverpool: "Mi ha mandato un messaggio. Io ero all’AZ, lui al Feyenoord. Mi chiese di incontrarmi e gli dissi di sì, era appena arrivato lì e il Feyenoord è la squadra che ho sempre tifato. La risposta sembrava facile. Ci siamo visti e mi ha detto ciò che pensava per convincermi. Dopo il colloquio pensavo che sarei dovuto andare. Ma non era la testa a parlare, ma il mio cuore. Poi con calma ci ho riflettuto e ho scelto di rimanere all’AZ perché credevo fosse migliore per la mia carriera, non era certo per colpa sua. Le sue squadre vanno forte, pressano alto, lui vuole giocare sempre. Nel nostro incontro mi mostrò un video sul suo computer di una partita ai tempi del Go Ahead Eagles, quando avevo 20 anni. Avevo palla a centrocampo, in mezzo al caos - ha spiegato Slot in un'intervista a Cronache di Spogliatoio -. Mi disse: ‘Vedi, tu sei molto forte quando non hai nessuno dietro. Ma se sei nella situazione centrale, con gente anche alle spalle, vai in difficoltà e non sei tranquillo’. Gli dissi: ‘È vero, non ci avevo mai pensato’. Secondo me è uno degli allenatori più forti d’Europa... Dopo la partita (di Champions League contro il Liverpool, ndr) ho parlato un po’ con Slot e mi ha fatto i complimenti per la partita, non solo per me ma per la squadra in generale. Abbiamo giocato bene, purtroppo abbiamo perso, ma mi aveva detto ‘Bello che siamo qui in Champions League’".
di Napoli Magazine
27/11/2024 - 04:00
Prima di trasferirsi al Bologna, Sam Beukema ha vissuto un importante passato in Olanda che ha rischiato di vederlo incrociarsi con il percorso di Arne Slot. Il difensore rossoblu era stato infatti chiamato dall'attuale allenatore del Liverpool: "Mi ha mandato un messaggio. Io ero all’AZ, lui al Feyenoord. Mi chiese di incontrarmi e gli dissi di sì, era appena arrivato lì e il Feyenoord è la squadra che ho sempre tifato. La risposta sembrava facile. Ci siamo visti e mi ha detto ciò che pensava per convincermi. Dopo il colloquio pensavo che sarei dovuto andare. Ma non era la testa a parlare, ma il mio cuore. Poi con calma ci ho riflettuto e ho scelto di rimanere all’AZ perché credevo fosse migliore per la mia carriera, non era certo per colpa sua. Le sue squadre vanno forte, pressano alto, lui vuole giocare sempre. Nel nostro incontro mi mostrò un video sul suo computer di una partita ai tempi del Go Ahead Eagles, quando avevo 20 anni. Avevo palla a centrocampo, in mezzo al caos - ha spiegato Slot in un'intervista a Cronache di Spogliatoio -. Mi disse: ‘Vedi, tu sei molto forte quando non hai nessuno dietro. Ma se sei nella situazione centrale, con gente anche alle spalle, vai in difficoltà e non sei tranquillo’. Gli dissi: ‘È vero, non ci avevo mai pensato’. Secondo me è uno degli allenatori più forti d’Europa... Dopo la partita (di Champions League contro il Liverpool, ndr) ho parlato un po’ con Slot e mi ha fatto i complimenti per la partita, non solo per me ma per la squadra in generale. Abbiamo giocato bene, purtroppo abbiamo perso, ma mi aveva detto ‘Bello che siamo qui in Champions League’".