In un’intervista concessa a DAZN, l’esterno della Fiorentina, Dodò, ha parlato del suo momento, dei miglioramenti avvenuti grazie a Palladino e del difficile periodo in cui è stato lontano dai campi per l’infortunio.
Sull’infortunio: “E’ stato un momento triste quello, perché due giorni prima mi aveva chiamato il selezionatore della Nazionale per dirmi che mi avrebbe convocato. Dovevo recuperare bene e velocemente e lavorare di più. Ho portato il mio fisioterapista dal Brasile perché almeno potevo lavorare due volte al giorno, una volta al centro sportivo e una volta a casa, tutti i giorni, perché volevo tornare presto. Mi è molto piaciuto andare in Nazionale e il mio desiderio è giocare di nuovo”.
Su Palladino: “Mi ha fatto arrivare in fretta ad un livello di gioco che non mi aspettavo. Mi ha detto: ‘Tu hai una forza e una velocità incredibile, prova a giocare con il palleggio anche a centrocampo così puoi andare in profondità’ E io mi trovo benissimo con le soluzioni che mi ha dato”.
Il rapporto con Firenze e con la squadra: “Rappresenta tante cose. Sono stato fermo sei mesi in Brasile quando è scoppiata la guerra in Ucraina, perché tenevo alla sicurezza della mia famiglia e la Fiorentina ha telefonato tutti i giorni al presidente dello Shakhtar per potermi comprare. Capitano in viola? Per me è stato un onore indossare quella fascia, in una piazza come Firenze”. La scommessa con Kean? Devo fargli un determinato numero di assist per vincerla e lui mi regalerà una vacanza. Gli ho messo tante palle buone, ma ancora non ha fatto gol".
di Napoli Magazine
28/11/2024 - 14:28
In un’intervista concessa a DAZN, l’esterno della Fiorentina, Dodò, ha parlato del suo momento, dei miglioramenti avvenuti grazie a Palladino e del difficile periodo in cui è stato lontano dai campi per l’infortunio.
Sull’infortunio: “E’ stato un momento triste quello, perché due giorni prima mi aveva chiamato il selezionatore della Nazionale per dirmi che mi avrebbe convocato. Dovevo recuperare bene e velocemente e lavorare di più. Ho portato il mio fisioterapista dal Brasile perché almeno potevo lavorare due volte al giorno, una volta al centro sportivo e una volta a casa, tutti i giorni, perché volevo tornare presto. Mi è molto piaciuto andare in Nazionale e il mio desiderio è giocare di nuovo”.
Su Palladino: “Mi ha fatto arrivare in fretta ad un livello di gioco che non mi aspettavo. Mi ha detto: ‘Tu hai una forza e una velocità incredibile, prova a giocare con il palleggio anche a centrocampo così puoi andare in profondità’ E io mi trovo benissimo con le soluzioni che mi ha dato”.
Il rapporto con Firenze e con la squadra: “Rappresenta tante cose. Sono stato fermo sei mesi in Brasile quando è scoppiata la guerra in Ucraina, perché tenevo alla sicurezza della mia famiglia e la Fiorentina ha telefonato tutti i giorni al presidente dello Shakhtar per potermi comprare. Capitano in viola? Per me è stato un onore indossare quella fascia, in una piazza come Firenze”. La scommessa con Kean? Devo fargli un determinato numero di assist per vincerla e lui mi regalerà una vacanza. Gli ho messo tante palle buone, ma ancora non ha fatto gol".