“Vincendo giocando male è la cosa che ti appaga perché puoi lavorare tranquillamente, dal momento che sei sorretto dalla classifica, e pensare con calma a migliorare. Tutti vorrebbero vincere giocando bene, come ha fatto Guardiola per anni. Ma poi capita che non riesci, come è successo proprio allo spagnolo. La forza di un allenatore è sapere dove arrivare e con quali mezzi pensi di farcela, creare, insomma, i presupposti per fare un cammino che rispetti il valore della rosa. Il risultato, insomma, è troppo importante. Il Napoli – ha detto l’allenatore Bortolo Mutti a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - primo dopo 13 giornate è un segnale importante, con l’arrivo di Conte immaginavo un Napoli sicuramente con una marcia diversa rispetto allo scorso anno, ma non immaginavo potesse essere a questo punto già al primo posto. E’ una bella sorpresa in un contesto di un campionato tutto da scrivere. Anche l’Atalanta è da considerare una candidata allo scudetto, perché ha numeri importanti. E insieme a Napoli e Atalanta anche l’Inter si giocherà il titolo. Stasera sono a Castellammare per assistere al docufilm “Deu Ci Seu” (nell’ambito dell’International Sport Film Festival) sullo spareggio tra il mio Piacenza e il Cagliari per restare in A. Parliamo del 1997, la gara si tenne al San Paolo di Napoli. Purtroppo l’acredine tra tifosi sardi e del Napoli è colpa mia, sono io la causa indiretta, perché ero in procinto di diventare tecnico degli azzurri, di questa rivalità che purtroppo va ancora avanti. Peccato non si possa lenire questa frattura, mi auguro comunque che si possa ricucire questo rapporto. Quella fu una partita incredibile, partivamo sfavoriti ma giocammo una grande partita e ci salvammo”.
di Napoli Magazine
27/11/2024 - 16:58
“Vincendo giocando male è la cosa che ti appaga perché puoi lavorare tranquillamente, dal momento che sei sorretto dalla classifica, e pensare con calma a migliorare. Tutti vorrebbero vincere giocando bene, come ha fatto Guardiola per anni. Ma poi capita che non riesci, come è successo proprio allo spagnolo. La forza di un allenatore è sapere dove arrivare e con quali mezzi pensi di farcela, creare, insomma, i presupposti per fare un cammino che rispetti il valore della rosa. Il risultato, insomma, è troppo importante. Il Napoli – ha detto l’allenatore Bortolo Mutti a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - primo dopo 13 giornate è un segnale importante, con l’arrivo di Conte immaginavo un Napoli sicuramente con una marcia diversa rispetto allo scorso anno, ma non immaginavo potesse essere a questo punto già al primo posto. E’ una bella sorpresa in un contesto di un campionato tutto da scrivere. Anche l’Atalanta è da considerare una candidata allo scudetto, perché ha numeri importanti. E insieme a Napoli e Atalanta anche l’Inter si giocherà il titolo. Stasera sono a Castellammare per assistere al docufilm “Deu Ci Seu” (nell’ambito dell’International Sport Film Festival) sullo spareggio tra il mio Piacenza e il Cagliari per restare in A. Parliamo del 1997, la gara si tenne al San Paolo di Napoli. Purtroppo l’acredine tra tifosi sardi e del Napoli è colpa mia, sono io la causa indiretta, perché ero in procinto di diventare tecnico degli azzurri, di questa rivalità che purtroppo va ancora avanti. Peccato non si possa lenire questa frattura, mi auguro comunque che si possa ricucire questo rapporto. Quella fu una partita incredibile, partivamo sfavoriti ma giocammo una grande partita e ci salvammo”.