Dopo sei mesi di esperienza in Francia, il tecnico dell'Olympique Marsiglia, l'italiano Roberto De Zerbi, si è fatto l'idea che la Ligue 1 sia "un campionato probabilmente venduto male" e "più forte di quello che pensiamo all'estero". Interpellato sulle sue impressioni sul campionato francese, De Zerbi ha infatti risposto così: "Fuori dalla Francia la L1 è considerata un campionato di basso livello, ma non è affatto vero. Ci sono giocatori forti, allenatori forti, stadi pieni, tifosi caldissimi", ha affermato De Zerbi, che ha lavorato non solo in Italia ma anche in Ucraina e in Inghilterra. "Penso che la L1 sia messa meno in risalto della Premier League, che è il miglior campionato d'Europa, o della Serie A, della Liga o della Bundesliga - ha aggiunto -. Non so se è gestito male, o venduto male all'estero. In Italia comunque nessuno vede le partite dell'Olympique d è un peccato. Ci sono giocatori qui che poi vanno in Inghilterra, Germania, ovunque. La Francia - ha concluso - è un Paese che ama il calcio, è un peccato che non sia apprezzato all'estero per quello che ha da offrire".
di Napoli Magazine
04/01/2025 - 00:15
Dopo sei mesi di esperienza in Francia, il tecnico dell'Olympique Marsiglia, l'italiano Roberto De Zerbi, si è fatto l'idea che la Ligue 1 sia "un campionato probabilmente venduto male" e "più forte di quello che pensiamo all'estero". Interpellato sulle sue impressioni sul campionato francese, De Zerbi ha infatti risposto così: "Fuori dalla Francia la L1 è considerata un campionato di basso livello, ma non è affatto vero. Ci sono giocatori forti, allenatori forti, stadi pieni, tifosi caldissimi", ha affermato De Zerbi, che ha lavorato non solo in Italia ma anche in Ucraina e in Inghilterra. "Penso che la L1 sia messa meno in risalto della Premier League, che è il miglior campionato d'Europa, o della Serie A, della Liga o della Bundesliga - ha aggiunto -. Non so se è gestito male, o venduto male all'estero. In Italia comunque nessuno vede le partite dell'Olympique d è un peccato. Ci sono giocatori qui che poi vanno in Inghilterra, Germania, ovunque. La Francia - ha concluso - è un Paese che ama il calcio, è un peccato che non sia apprezzato all'estero per quello che ha da offrire".