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IL COMMENTO - Mancini: "Il regalo che vorrei farmi è tornare indietro e alzare la Coppa del Mondo con la Nazionale Italiana"
27.11.2024 12:44 di Napoli Magazine

Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale: "Il regalo che vorrei farmi è alzare la Coppa del Mondo. Ho ancora un conto in sospeso. Appena diventai ct della Nazionale dichiarai i miei due obiettivi: vincere un Europeo e un Mondiale".

Ha detto che non rifarebbe quella scelta, perché?
"Le capita mai di pentirsi di una scelta sbagliata? Ecco, lasciare la Nazionale è stata una scelta sbagliata che non rifarei".

Perché ha lasciato l'Italia?
"Quel saldo rapporto di fiducia che avevo con la Federazione si era reciprocamente incrinato. Se potessi tornare indietro affronterei tutto in modo diverso. Se io e Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così".

Il problema dunque è stato solo il mancato dialogo.
"Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con più chiarezza. Tra me e Gravina c'è sempre stato un rapporto basato su una grande stima e dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza, non è stato fatto".

 
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IL COMMENTO - Mancini: "Il regalo che vorrei farmi è tornare indietro e alzare la Coppa del Mondo con la Nazionale Italiana"

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27/11/2024 - 12:44

Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale: "Il regalo che vorrei farmi è alzare la Coppa del Mondo. Ho ancora un conto in sospeso. Appena diventai ct della Nazionale dichiarai i miei due obiettivi: vincere un Europeo e un Mondiale".

Ha detto che non rifarebbe quella scelta, perché?
"Le capita mai di pentirsi di una scelta sbagliata? Ecco, lasciare la Nazionale è stata una scelta sbagliata che non rifarei".

Perché ha lasciato l'Italia?
"Quel saldo rapporto di fiducia che avevo con la Federazione si era reciprocamente incrinato. Se potessi tornare indietro affronterei tutto in modo diverso. Se io e Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così".

Il problema dunque è stato solo il mancato dialogo.
"Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con più chiarezza. Tra me e Gravina c'è sempre stato un rapporto basato su una grande stima e dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza, non è stato fatto".