A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Pagotto, allenatore ed ex portiere di Napoli e Milan:
Ieri l'Inter vinceva 2-0, poi è salito in cattedra il Milan con una vittoria meritata.
“Sì, una vittoria meritata. Però, diciamo che l’Inter si è fatta sorprendere. Era convinta di aver già vinto la partita, ma il 2-1 ha riaperto i giochi. Psicologicamente è stata una partita difficile per loro, e il secondo gol del Milan, subito dopo l’inizio del secondo tempo, li ha destabilizzati. Da lì in poi, non sono più riusciti a portare a casa la partita".
Quindi crede che l’Inter abbia perso per demeriti propri più che per meriti del Milan?
“Esatto, penso che l’Inter, sul 2-0, avrebbe potuto chiudere la partita. In una finale del genere, farsi recuperare è grave. È stata una bella partita, ma la rimonta del Milan è stata possibile anche per le insicurezze dell’Inter".
Vittoria importante per il morale. Secondo lei, il Milan potrà rilanciarsi in campionato e competere per lo scudetto?
“Il campionato è ancora lungo. Vincere un trofeo dà morale e consente di lavorare con maggiore serenità. Conceicao è un allenatore di temperamento, quello che serviva al Milan per guidare questi ragazzi. Sono convinto che il Milan sarà protagonista, e penso che finirà tra le prime tre".
Le altre due squadre che vede nelle prime posizioni?
“Per me, Napoli e Inter. L’Atalanta sta facendo un ottimo campionato, ma credo che alla lunga dovrà scegliere su quale competizione concentrarsi. Penso che daranno priorità alla Champions League e, giocando su troppi fronti, potrebbero perdere terreno in campionato. La nuova formula della Champions richiede uno sforzo maggiore con più partite, ma porta ingenti guadagni".
Crede che l’Atalanta non sia ancora pronta per reggere il peso di tutte queste competizioni?
“Sì, esatto. È una grande squadra, ma non è ancora strutturata per competere su tutti i fronti contemporaneamente. Alla lunga, potrebbe pagare lo sforzo".
Passiamo al Napoli, che domenica ospiterà il Verona. Una partita importante sia per mantenere la testa della classifica sia per riscattare il 3-0 subito all’andata.
“Quella sconfitta è stata un incidente di percorso. Era la prima giornata, il Napoli di allora non è il Napoli di oggi. Anche il Verona era in forma smagliante e ha sfruttato al meglio le occasioni. Questa, però, sarà tutta un’altra partita".
Un giocatore che sta crescendo molto è Meret. Come valuta il suo percorso?
“Le qualità di Meret ci sono sempre state. I portieri hanno bisogno di tempo per maturare, e lui ora è nel pieno della sua crescita. Credo che nei prossimi due o tre anni dimostrerà tutto il suo valore".
E riguardo a Elia Caprile, dopo il prestito al Cagliari può essere il portiere del futuro per il Napoli?
“Credo che il Napoli sia già a posto con i portieri. Caprile deve crescere e aspettare il suo momento. La porta del Napoli sarà sua, ma con calma. Per ora Meret è intoccabile, ma nel tempo Caprile potrà dimostrare il suo valore. In questi giorni dovrebbe arrivare al Napoli anche Scuffet, che è un buon portiere. Era partito molto bene, poi si è un po’ perso, ma è giovane. Giocare in una grande squadra aiuta a migliorare, e con un allenatore come Conte, che sa dare tranquillità, potrebbe ritrovare fiducia e continuità".
Se nella difesa del Napoli ci fosse un giocatore come Danilo, si sentirebbe più sicuro?
“Danilo è un buon giocatore. Il Napoli ha già una buona difesa, ma giocatori di esperienza come lui sono sempre utili. Nonostante l’età, è ancora integro fisicamente e potrebbe giocare 20-25 partite ad alto livello. La sua esperienza sarebbe preziosa".
di Napoli Magazine
07/01/2025 - 11:04
A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Pagotto, allenatore ed ex portiere di Napoli e Milan:
Ieri l'Inter vinceva 2-0, poi è salito in cattedra il Milan con una vittoria meritata.
“Sì, una vittoria meritata. Però, diciamo che l’Inter si è fatta sorprendere. Era convinta di aver già vinto la partita, ma il 2-1 ha riaperto i giochi. Psicologicamente è stata una partita difficile per loro, e il secondo gol del Milan, subito dopo l’inizio del secondo tempo, li ha destabilizzati. Da lì in poi, non sono più riusciti a portare a casa la partita".
Quindi crede che l’Inter abbia perso per demeriti propri più che per meriti del Milan?
“Esatto, penso che l’Inter, sul 2-0, avrebbe potuto chiudere la partita. In una finale del genere, farsi recuperare è grave. È stata una bella partita, ma la rimonta del Milan è stata possibile anche per le insicurezze dell’Inter".
Vittoria importante per il morale. Secondo lei, il Milan potrà rilanciarsi in campionato e competere per lo scudetto?
“Il campionato è ancora lungo. Vincere un trofeo dà morale e consente di lavorare con maggiore serenità. Conceicao è un allenatore di temperamento, quello che serviva al Milan per guidare questi ragazzi. Sono convinto che il Milan sarà protagonista, e penso che finirà tra le prime tre".
Le altre due squadre che vede nelle prime posizioni?
“Per me, Napoli e Inter. L’Atalanta sta facendo un ottimo campionato, ma credo che alla lunga dovrà scegliere su quale competizione concentrarsi. Penso che daranno priorità alla Champions League e, giocando su troppi fronti, potrebbero perdere terreno in campionato. La nuova formula della Champions richiede uno sforzo maggiore con più partite, ma porta ingenti guadagni".
Crede che l’Atalanta non sia ancora pronta per reggere il peso di tutte queste competizioni?
“Sì, esatto. È una grande squadra, ma non è ancora strutturata per competere su tutti i fronti contemporaneamente. Alla lunga, potrebbe pagare lo sforzo".
Passiamo al Napoli, che domenica ospiterà il Verona. Una partita importante sia per mantenere la testa della classifica sia per riscattare il 3-0 subito all’andata.
“Quella sconfitta è stata un incidente di percorso. Era la prima giornata, il Napoli di allora non è il Napoli di oggi. Anche il Verona era in forma smagliante e ha sfruttato al meglio le occasioni. Questa, però, sarà tutta un’altra partita".
Un giocatore che sta crescendo molto è Meret. Come valuta il suo percorso?
“Le qualità di Meret ci sono sempre state. I portieri hanno bisogno di tempo per maturare, e lui ora è nel pieno della sua crescita. Credo che nei prossimi due o tre anni dimostrerà tutto il suo valore".
E riguardo a Elia Caprile, dopo il prestito al Cagliari può essere il portiere del futuro per il Napoli?
“Credo che il Napoli sia già a posto con i portieri. Caprile deve crescere e aspettare il suo momento. La porta del Napoli sarà sua, ma con calma. Per ora Meret è intoccabile, ma nel tempo Caprile potrà dimostrare il suo valore. In questi giorni dovrebbe arrivare al Napoli anche Scuffet, che è un buon portiere. Era partito molto bene, poi si è un po’ perso, ma è giovane. Giocare in una grande squadra aiuta a migliorare, e con un allenatore come Conte, che sa dare tranquillità, potrebbe ritrovare fiducia e continuità".
Se nella difesa del Napoli ci fosse un giocatore come Danilo, si sentirebbe più sicuro?
“Danilo è un buon giocatore. Il Napoli ha già una buona difesa, ma giocatori di esperienza come lui sono sempre utili. Nonostante l’età, è ancora integro fisicamente e potrebbe giocare 20-25 partite ad alto livello. La sua esperienza sarebbe preziosa".