Rinforzare qualche reparto, come difesa e centrocampo e convincere alcuni indecisi a rimanere. Sono le due missioni (non impossibili) che ispireranno il lavoro di Manna e quello (sotterraneo) di Conte nel mese di gennaio che comincia domani. Sarà comunque un mese di tribolazioni. La sessione invernale del mercato di compravendita inizierà giovedì 2 gennaio 2025 e terminerà lunedì 3 febbraio a mezzanotte, offrendo oltre 30 giorni per finalizzare acquisti e cessioni. Come ne uscirà il Napoli? E soprattutto come ne uscirà la salute dei tifosi, storicamente messa a dura prova da trattative lente, macchinose e sempre difficili da portare a compimento? La difesa – è innegabile – andava rinforzata indipendentemente dal brutto incidente capitato a Buongiorno che non ha fatto altro che rendere ancor più urgente l’ingaggio di un nuovo calciatore in quel reparto. E’ chiaro ed evidente che Conte in estate considerava in linea teorica Juan Jesus soltanto la quarta scelta e immaginava di poter contare su Rafa Marin come prima riserva dei due centrali titolari. Ma il feeling con il giovane spagnolo non si è mai acceso e dunque c’è ora la necessità di porre un rimedio a questa situazione che indebolisce il Napoli in maniera evidente. Si parla tanto di Danilo (che non è partito per l’Arabia Saudita, dove la Juventus giocherà per la Supercoppa italiana…) e oggettivamente si tratterebbe di un rinforzo adeguato, anche se rimangono da superare le perplessità della Società bianconera a lasciar andare via subito e gratis (tranne che per il risparmio sull’ingaggio) un calciatore che ha ancora sei mesi di contratto da onorare. In ogni caso se Danilo arrivasse il problema difesa sarebbe bello e che risolto. Il discorso fatto per la difesa vale anche per il centrocampo. La coperta è corta. L’unico elemento sul quale Conte ha chiaramente manifestato di credere a tutto tondo è Gilmour. E allora anche in questo settore un ritocco invernale sarebbe utile, se non indispensabile. Resta da affrontare il tema degli scontenti sul quale l’allenatore ha fatto un sia pur velato (ma neanche tanto…) riferimento nel post partita i Napoli-Venezia. Rimangono pertanto da valutare le situazioni di Caprile, di Folorunsho e forse anche quelle di Raspadori, di Simeone e di Ngonge, tutta gente che gioca poco e che potrebbe avere qualche velleità di una maggiore utilizzazione sul campo, peraltro anche divisibile perché onestamente ogni calciatore aspira a giocare e a non rimanere in panchina. Sugli ultimi tre credo che non ci sia alcuna possibilità che Conte decida di lasciarli andar via. Diverso il discorso che riguarda Caprile e Folorunsho. Ma in questo caso per uno che esce ci deve essere uno che entra e Conte non intende fare alcuna sostituzione che non sia migliorativa. E’ facile di questi tempi trovare un portiere e un centrocampista disposti a venire a Napoli per fare le riserve e che diano garanzie di rendimento anche superiori di coloro i quali andrebbero a sostituire nella rosa? Probabilmente no. Ed è proprio a questo che si riferisce l’allenatore quando dice che la squadra, per quel che lo riguarda, può anche rimanere quella che è. Questo è il quadro della situazione. Ma anche in questo caso le chiacchiere stanno a zero. E’ inutile farsi illusioni. Ci attende un mese di attese e di ansie, di molte indiscrezioni e di poche notizie. Facciamocene una ragione: sarà dura ma supereremo anche questo. Intanto un augurio affettuoso di buon 2025 a tutti!
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
31/12/2024 - 22:30
Rinforzare qualche reparto, come difesa e centrocampo e convincere alcuni indecisi a rimanere. Sono le due missioni (non impossibili) che ispireranno il lavoro di Manna e quello (sotterraneo) di Conte nel mese di gennaio che comincia domani. Sarà comunque un mese di tribolazioni. La sessione invernale del mercato di compravendita inizierà giovedì 2 gennaio 2025 e terminerà lunedì 3 febbraio a mezzanotte, offrendo oltre 30 giorni per finalizzare acquisti e cessioni. Come ne uscirà il Napoli? E soprattutto come ne uscirà la salute dei tifosi, storicamente messa a dura prova da trattative lente, macchinose e sempre difficili da portare a compimento? La difesa – è innegabile – andava rinforzata indipendentemente dal brutto incidente capitato a Buongiorno che non ha fatto altro che rendere ancor più urgente l’ingaggio di un nuovo calciatore in quel reparto. E’ chiaro ed evidente che Conte in estate considerava in linea teorica Juan Jesus soltanto la quarta scelta e immaginava di poter contare su Rafa Marin come prima riserva dei due centrali titolari. Ma il feeling con il giovane spagnolo non si è mai acceso e dunque c’è ora la necessità di porre un rimedio a questa situazione che indebolisce il Napoli in maniera evidente. Si parla tanto di Danilo (che non è partito per l’Arabia Saudita, dove la Juventus giocherà per la Supercoppa italiana…) e oggettivamente si tratterebbe di un rinforzo adeguato, anche se rimangono da superare le perplessità della Società bianconera a lasciar andare via subito e gratis (tranne che per il risparmio sull’ingaggio) un calciatore che ha ancora sei mesi di contratto da onorare. In ogni caso se Danilo arrivasse il problema difesa sarebbe bello e che risolto. Il discorso fatto per la difesa vale anche per il centrocampo. La coperta è corta. L’unico elemento sul quale Conte ha chiaramente manifestato di credere a tutto tondo è Gilmour. E allora anche in questo settore un ritocco invernale sarebbe utile, se non indispensabile. Resta da affrontare il tema degli scontenti sul quale l’allenatore ha fatto un sia pur velato (ma neanche tanto…) riferimento nel post partita i Napoli-Venezia. Rimangono pertanto da valutare le situazioni di Caprile, di Folorunsho e forse anche quelle di Raspadori, di Simeone e di Ngonge, tutta gente che gioca poco e che potrebbe avere qualche velleità di una maggiore utilizzazione sul campo, peraltro anche divisibile perché onestamente ogni calciatore aspira a giocare e a non rimanere in panchina. Sugli ultimi tre credo che non ci sia alcuna possibilità che Conte decida di lasciarli andar via. Diverso il discorso che riguarda Caprile e Folorunsho. Ma in questo caso per uno che esce ci deve essere uno che entra e Conte non intende fare alcuna sostituzione che non sia migliorativa. E’ facile di questi tempi trovare un portiere e un centrocampista disposti a venire a Napoli per fare le riserve e che diano garanzie di rendimento anche superiori di coloro i quali andrebbero a sostituire nella rosa? Probabilmente no. Ed è proprio a questo che si riferisce l’allenatore quando dice che la squadra, per quel che lo riguarda, può anche rimanere quella che è. Questo è il quadro della situazione. Ma anche in questo caso le chiacchiere stanno a zero. E’ inutile farsi illusioni. Ci attende un mese di attese e di ansie, di molte indiscrezioni e di poche notizie. Facciamocene una ragione: sarà dura ma supereremo anche questo. Intanto un augurio affettuoso di buon 2025 a tutti!
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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