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CONI - Malagò: "Quarto mandato? Resto fatalista"
12.12.2024 15:09 di Napoli Magazine

Giovanni Malagò, sulla possibilità di un quarto mandato da presidente del Coni, aspetta e resta "fatalista". Un fatalismo, però, che al di là dei termini tecnici da statuto, ha una scadenza. "Penso entro la fine di gennaio si saprà qualcosa - dice in un incontro con la stampa - Io, per il momento, sto lavorando come se non ci fosse questo tipo di impedimento, perché lo sento come senso del dovere". Martedì prossimo, il giorno dopo i Collari d'Oro, Giunta e Consiglio Nazionale del Coni definiranno la data delle prossime elezioni, con le candidature che potranno essere presentate fino a venti giorni prima del voto (Malagò sta anche pensando a un election day unico con il CIP). "Non so cosa succederà con il quarto mandato - ha aggiunto -, sono totalmente fatalista. Vediamo se un giorno ci sarà da eleggere un nuovo presidente, ma l'importante è arrivarci sereni. Quello che dovevo dire l'ho detto. Ci sono molte persone del mondo dello sport, non necessariamente vicine a me, che ne stanno parlando, poi ognuno fa le proprie valutazioni". Se poi la legge non dovesse cambiare e Malagò non potesse partecipare alla corsa a n.1 Coni, lui voterebbe comunque in quanto membro Cio e "non appoggerei nessun altro candidato, non sarebbe giusto". Salvo poi precisare: "Lo farei se ci fosse un candidato che si facesse largo con gli appoggi del mondo politica e non con il consenso dello sport". Tradotto: non sarebbero gradite ingerenze della politica con la quale dichiara di aver "un ottimo rapporto" e di "ricevere richieste di fare cose per loro anche da parte di chi non mi ama". E poi ancora tornando sulla presidenza Coni: "Credo che lo sport si debba identificare in una persona che sappia stare sul pezzo, chi elegge chiede immediatezza di risposte perché sono stati abituati così. A prescindere da chi arriverà se non approccerà in questo modo vedrete cosa succede". Ma comunque andrà Malagò è soddisfatto del suo percorso. "Il prestigio del Coni in questi anni non è sicuramente diminuito, siamo considerati un'eccellenza sportiva mondiale e averlo mantenuto tale è un orgoglio - ha concluso -. L'ultimo anno è stato straordinario, il migliore di sempre per risultati alle Olimpiadi. I conti sono in ordine, la qualità dell'organizzazione è sotto gli occhi di tutti. Chi conosce il mondo dello sport sa che per il bilancio del Coni abbiamo più del doppio dei ricavi privati rispetto al contributo pubblico perché ci sono relazioni, rapporti e sponsor che penso mi vengano riconosciuti insieme a una squadra che è molto professionale".

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CONI - Malagò: "Quarto mandato? Resto fatalista"

di Napoli Magazine

12/12/2024 - 15:09

Giovanni Malagò, sulla possibilità di un quarto mandato da presidente del Coni, aspetta e resta "fatalista". Un fatalismo, però, che al di là dei termini tecnici da statuto, ha una scadenza. "Penso entro la fine di gennaio si saprà qualcosa - dice in un incontro con la stampa - Io, per il momento, sto lavorando come se non ci fosse questo tipo di impedimento, perché lo sento come senso del dovere". Martedì prossimo, il giorno dopo i Collari d'Oro, Giunta e Consiglio Nazionale del Coni definiranno la data delle prossime elezioni, con le candidature che potranno essere presentate fino a venti giorni prima del voto (Malagò sta anche pensando a un election day unico con il CIP). "Non so cosa succederà con il quarto mandato - ha aggiunto -, sono totalmente fatalista. Vediamo se un giorno ci sarà da eleggere un nuovo presidente, ma l'importante è arrivarci sereni. Quello che dovevo dire l'ho detto. Ci sono molte persone del mondo dello sport, non necessariamente vicine a me, che ne stanno parlando, poi ognuno fa le proprie valutazioni". Se poi la legge non dovesse cambiare e Malagò non potesse partecipare alla corsa a n.1 Coni, lui voterebbe comunque in quanto membro Cio e "non appoggerei nessun altro candidato, non sarebbe giusto". Salvo poi precisare: "Lo farei se ci fosse un candidato che si facesse largo con gli appoggi del mondo politica e non con il consenso dello sport". Tradotto: non sarebbero gradite ingerenze della politica con la quale dichiara di aver "un ottimo rapporto" e di "ricevere richieste di fare cose per loro anche da parte di chi non mi ama". E poi ancora tornando sulla presidenza Coni: "Credo che lo sport si debba identificare in una persona che sappia stare sul pezzo, chi elegge chiede immediatezza di risposte perché sono stati abituati così. A prescindere da chi arriverà se non approccerà in questo modo vedrete cosa succede". Ma comunque andrà Malagò è soddisfatto del suo percorso. "Il prestigio del Coni in questi anni non è sicuramente diminuito, siamo considerati un'eccellenza sportiva mondiale e averlo mantenuto tale è un orgoglio - ha concluso -. L'ultimo anno è stato straordinario, il migliore di sempre per risultati alle Olimpiadi. I conti sono in ordine, la qualità dell'organizzazione è sotto gli occhi di tutti. Chi conosce il mondo dello sport sa che per il bilancio del Coni abbiamo più del doppio dei ricavi privati rispetto al contributo pubblico perché ci sono relazioni, rapporti e sponsor che penso mi vengano riconosciuti insieme a una squadra che è molto professionale".