Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna ha assolto la giocatrice canadese di curling Briane Harris, giudicando minima la concentrazione di sostanza proibita che aveva causato la positività. Una decisione che può fa ben sperare i tifosi di Jannik Sinner. Lo scorso febbraio Harris era stata squalificata per quattro anni per positività al 'Ligandrol', sostanza utilizzata per incrementare la crescita muscolare, vietata dalla Wada. Anche nel suo caso la sostanza illecita, come nei controlli a cui è risultato positivo Sinner, la concentrazione era minima. Harris si è difesa sostenendo la tesi della contaminazione durante i rapporti intimi con il marito, che l'avrebbe assunto senza che lei lo sapesse. Il Tas, riferiscono i media canadesi, l'ha assolta e dunque ha cancellato la sua squalifica in quanto "non colpevole e non negligente". L'assenza totale di colpevolezza o negligenza è proprio il presupposto dell'assoluzione in primo grado di Sinner da parte dei giudici del tribunale indipendente. Ed è proprio su questo che la WADA ha presentato appello al Tas, ricorda Supertennis. Sinner è risultato positivo due volte al metabolita del Clostebol, sempre in dosi minime, il 10 marzo durante il torneo di Indian Wells e il 18 marzo. La prima volta la concentrazione era di 121 miliardesimi di grammo per millilitro (86 una volta applicata la gravità specifica dell'urina), la seconda di 122 miliardesimi di grammo/millilitro (corretti a 76 quando è stata applicata la gravità specifica normale). La seconda positività sarebbe comunque, secondo quanto emerso nel procedimento di primo grado e non contestato nemmeno dalla WADA, conseguenza dello stesso utilizzo che ha portato alla prima positività. Il TAS giudicherà la vicenda Sinner il 16 e 17 aprile.
di Napoli Magazine
15/01/2025 - 20:00
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna ha assolto la giocatrice canadese di curling Briane Harris, giudicando minima la concentrazione di sostanza proibita che aveva causato la positività. Una decisione che può fa ben sperare i tifosi di Jannik Sinner. Lo scorso febbraio Harris era stata squalificata per quattro anni per positività al 'Ligandrol', sostanza utilizzata per incrementare la crescita muscolare, vietata dalla Wada. Anche nel suo caso la sostanza illecita, come nei controlli a cui è risultato positivo Sinner, la concentrazione era minima. Harris si è difesa sostenendo la tesi della contaminazione durante i rapporti intimi con il marito, che l'avrebbe assunto senza che lei lo sapesse. Il Tas, riferiscono i media canadesi, l'ha assolta e dunque ha cancellato la sua squalifica in quanto "non colpevole e non negligente". L'assenza totale di colpevolezza o negligenza è proprio il presupposto dell'assoluzione in primo grado di Sinner da parte dei giudici del tribunale indipendente. Ed è proprio su questo che la WADA ha presentato appello al Tas, ricorda Supertennis. Sinner è risultato positivo due volte al metabolita del Clostebol, sempre in dosi minime, il 10 marzo durante il torneo di Indian Wells e il 18 marzo. La prima volta la concentrazione era di 121 miliardesimi di grammo per millilitro (86 una volta applicata la gravità specifica dell'urina), la seconda di 122 miliardesimi di grammo/millilitro (corretti a 76 quando è stata applicata la gravità specifica normale). La seconda positività sarebbe comunque, secondo quanto emerso nel procedimento di primo grado e non contestato nemmeno dalla WADA, conseguenza dello stesso utilizzo che ha portato alla prima positività. Il TAS giudicherà la vicenda Sinner il 16 e 17 aprile.