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NEWS - Arrestata prof. di sostegno, On. Brambilla: "Sconcerto e profonda preoccupazione"
14.01.2025 18:29 di Napoli Magazine

Desta “sconcerto e profonda preoccupazione” l’arresto della docente 40enne della scuola media Catello Salvati a Castellammare di Stabia, accusata di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, commessi in danno di alcuni studenti, tutti minori di 14 anni. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, Noi moderati, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “A maggior ragione - prosegue - per le durissime parole con cui l’ha descritta il gip nella richiesta di misura cautelare in carcere, “necessaria alla luce della spregiudicatezza dell'indagata, indifferente agli obblighi disciplinari e ai precetti penali”. La scuola - aggiunge la presidente della commissione - dovrebbe essere per eccellenza luogo di protezione e di formazione, mentre, se i fatti sono veri, gravissimi abusi sono stati commessi, nonostante segnalazioni e proteste, proprio a scuola e da una persona alla quale erano affidati ragazzi con particolari esigenze educative. A questo punto è opportuno che l’amministrazione competente si attivi per ripristinare, se possibile, la fiducia nell’istituzione scolastica”.

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NEWS - Arrestata prof. di sostegno, On. Brambilla: "Sconcerto e profonda preoccupazione"

di Napoli Magazine

14/01/2025 - 18:29

Desta “sconcerto e profonda preoccupazione” l’arresto della docente 40enne della scuola media Catello Salvati a Castellammare di Stabia, accusata di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, commessi in danno di alcuni studenti, tutti minori di 14 anni. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, Noi moderati, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “A maggior ragione - prosegue - per le durissime parole con cui l’ha descritta il gip nella richiesta di misura cautelare in carcere, “necessaria alla luce della spregiudicatezza dell'indagata, indifferente agli obblighi disciplinari e ai precetti penali”. La scuola - aggiunge la presidente della commissione - dovrebbe essere per eccellenza luogo di protezione e di formazione, mentre, se i fatti sono veri, gravissimi abusi sono stati commessi, nonostante segnalazioni e proteste, proprio a scuola e da una persona alla quale erano affidati ragazzi con particolari esigenze educative. A questo punto è opportuno che l’amministrazione competente si attivi per ripristinare, se possibile, la fiducia nell’istituzione scolastica”.