Il ministro dei trasporti Matteo Salvini, al termine della riunione con i sindacati, ha firmato la precettazioni dei lavoratori per lo sciopero di venerdì prossimo, 29 novembre. Le organizzazioni sindacali replicano: ricorreremo. Un nulla di fatto dunque durante l'incontro con le posizioni che restano diametralmente opposte.
"Noi rispettiamo le regole: se ci sarà una precettazione, la impugneremo e, quindi, ci rivolgeremo alla magistratura". Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Anche la Cgil coferma: "Attenderemo gli atti, li valuteremo e poi la necessità sarà quella ovviamente di impugnarli e di procedere nella direzione che già purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenti scioperi generali", dice la segreteria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, parlando con i giornalisti al termine della riunione al Mit in cui il ministro Matteo Salvini ha annunciato la precettazione in vista dello sciopero di venerdì.
"Se faremo ricorso al Tar? - ha proseguito - Valuteremo in virtù di come sarà argomentata" la precettazione, "chiaramente" ci sarà "un ricorso al Tar, ma non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela in primis dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto".
"In 25 mesi di governo 1.342 scioperi proclamati e 949 effettuati, 38 al mese, di cui 518 proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno. Esiste il diritto allo sciopero per i sindacalisti, esiste anche il diritto alla mobilità, alla salute ed al lavoro di tutti gli altri italiani", dice Salvini "guardacaso - si legge in una nota del Mit - di venerdì".
Cgil e Uil stamattina avevano confermato lo sciopero di otto ore dei trasporti nell'ambito dello sciopero generale di venerdì 29 novembre contro la manovra di bilancio. La Commissione di garanzia sugli scioperi e poi il Mit avevano chiesto di ridurre la durata a quattro ore con il ministro Matteo Salvini che ha convocato i sindacati al dicastero oggi pomeriggio proprio con l''obiettivo di ridurre la portata dello stop.
Nella risposta le organizzazioni "confermano lo sciopero generale del 29 novembre nei termini e con le articolazioni" già indicate nella proclamazione, rispettando le fasce di garanzia. Dallo stop i sindacati avevano già escluso il trasporto ferroviario.
"Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l'apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero", affermano i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.
di Napoli Magazine
26/11/2024 - 18:50
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini, al termine della riunione con i sindacati, ha firmato la precettazioni dei lavoratori per lo sciopero di venerdì prossimo, 29 novembre. Le organizzazioni sindacali replicano: ricorreremo. Un nulla di fatto dunque durante l'incontro con le posizioni che restano diametralmente opposte.
"Noi rispettiamo le regole: se ci sarà una precettazione, la impugneremo e, quindi, ci rivolgeremo alla magistratura". Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Anche la Cgil coferma: "Attenderemo gli atti, li valuteremo e poi la necessità sarà quella ovviamente di impugnarli e di procedere nella direzione che già purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenti scioperi generali", dice la segreteria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, parlando con i giornalisti al termine della riunione al Mit in cui il ministro Matteo Salvini ha annunciato la precettazione in vista dello sciopero di venerdì.
"Se faremo ricorso al Tar? - ha proseguito - Valuteremo in virtù di come sarà argomentata" la precettazione, "chiaramente" ci sarà "un ricorso al Tar, ma non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela in primis dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto".
"In 25 mesi di governo 1.342 scioperi proclamati e 949 effettuati, 38 al mese, di cui 518 proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno. Esiste il diritto allo sciopero per i sindacalisti, esiste anche il diritto alla mobilità, alla salute ed al lavoro di tutti gli altri italiani", dice Salvini "guardacaso - si legge in una nota del Mit - di venerdì".
Cgil e Uil stamattina avevano confermato lo sciopero di otto ore dei trasporti nell'ambito dello sciopero generale di venerdì 29 novembre contro la manovra di bilancio. La Commissione di garanzia sugli scioperi e poi il Mit avevano chiesto di ridurre la durata a quattro ore con il ministro Matteo Salvini che ha convocato i sindacati al dicastero oggi pomeriggio proprio con l''obiettivo di ridurre la portata dello stop.
Nella risposta le organizzazioni "confermano lo sciopero generale del 29 novembre nei termini e con le articolazioni" già indicate nella proclamazione, rispettando le fasce di garanzia. Dallo stop i sindacati avevano già escluso il trasporto ferroviario.
"Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l'apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero", affermano i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.