"Al Milan ho dato tutto, non ho rimpianti". Stefano Pioli, adesso in Arabia Saudita, guarda avanti ma non dimentica i rossoneri. Per mesi ha faticato a vedere i match del suo vecchio club e, stuzzicato dai colleghi di Radio Serie A, è tornato a parlare anche di Charles De Ketelaere. "Nella mia carriera sono stati più i giocatori dai quali sono riuscito a prendere tanto, piuttosto che altri. Però chiaramente ci sono stati anche giocatori come Charles, che adesso è sulla bocca di tutti, ma è chiaro che non credo che sia stata solamente colpa mia. Chiaro che probabilmente qualcosina non è andata liscia mentre adesso con Gasperini sta funzionando anche grazie all’ambiente".
Sul futuro: "Sicuramente tornerò ad allenare in Italia, ma il modo in cui mi è piaciuto l'Al Nassr l'ho molto gradito - ha aggiunto Pioli -. Ho apprezzato la loro curiosità, la loro dimostrazione di credere fermamente nella mia persona. Quando ho lasciato il Milan ho avuto un paio di occasioni in Italia e una in Francia, ma non mi sentivo pronto".
In rossonero ha cresciuto Theo Hernandez e Leao divenuti adesso colonne dei meneghini: "Con loro ho avuto un bellissimo rapporto, poi a volte mi facevano arrabbiare, perché sono due giocatori che potevano condizionare il risultato della partita sia in positivo che in negativo. Rafa è un ragazzo molto intelligente, molto sensibile, molto buono d'animo e che va un po’ spronato, stimolato, aiutato. Quello che vedo è che a volte le critiche e gli elogi nek calcio sono sempre eccessivi. Personalmente continuo a vedere una crescita continua di Rafa. Poi non so se riuscirà a diventare un top e a poter vincere un giorno un pallone d'oro. Io l'ho sempre sostenuto, l'ho sempre detto, continuo a pensare che lui possa diventare un giocatore da pallone d'oro".
Adesso toccherà a Conceiçao rilanciare il Milan anche grazie alle prestazioni del fantasista portoghese: "Penso che lui abbia la chiarezza dentro di sé di quello che vuole essere, di quello che è e quindi cercherà di portare il suo modo di giocare, il suo modo di allenare, il suo modo di porsi alla squadra e poi dopo è tutto imprevedibile, secondo me è un ottimo allenatore, quindi gli auguro di fare il meglio, ma che si creino oppure no certe cose è difficile prevedere.
di Napoli Magazine
16/01/2025 - 15:20
"Al Milan ho dato tutto, non ho rimpianti". Stefano Pioli, adesso in Arabia Saudita, guarda avanti ma non dimentica i rossoneri. Per mesi ha faticato a vedere i match del suo vecchio club e, stuzzicato dai colleghi di Radio Serie A, è tornato a parlare anche di Charles De Ketelaere. "Nella mia carriera sono stati più i giocatori dai quali sono riuscito a prendere tanto, piuttosto che altri. Però chiaramente ci sono stati anche giocatori come Charles, che adesso è sulla bocca di tutti, ma è chiaro che non credo che sia stata solamente colpa mia. Chiaro che probabilmente qualcosina non è andata liscia mentre adesso con Gasperini sta funzionando anche grazie all’ambiente".
Sul futuro: "Sicuramente tornerò ad allenare in Italia, ma il modo in cui mi è piaciuto l'Al Nassr l'ho molto gradito - ha aggiunto Pioli -. Ho apprezzato la loro curiosità, la loro dimostrazione di credere fermamente nella mia persona. Quando ho lasciato il Milan ho avuto un paio di occasioni in Italia e una in Francia, ma non mi sentivo pronto".
In rossonero ha cresciuto Theo Hernandez e Leao divenuti adesso colonne dei meneghini: "Con loro ho avuto un bellissimo rapporto, poi a volte mi facevano arrabbiare, perché sono due giocatori che potevano condizionare il risultato della partita sia in positivo che in negativo. Rafa è un ragazzo molto intelligente, molto sensibile, molto buono d'animo e che va un po’ spronato, stimolato, aiutato. Quello che vedo è che a volte le critiche e gli elogi nek calcio sono sempre eccessivi. Personalmente continuo a vedere una crescita continua di Rafa. Poi non so se riuscirà a diventare un top e a poter vincere un giorno un pallone d'oro. Io l'ho sempre sostenuto, l'ho sempre detto, continuo a pensare che lui possa diventare un giocatore da pallone d'oro".
Adesso toccherà a Conceiçao rilanciare il Milan anche grazie alle prestazioni del fantasista portoghese: "Penso che lui abbia la chiarezza dentro di sé di quello che vuole essere, di quello che è e quindi cercherà di portare il suo modo di giocare, il suo modo di allenare, il suo modo di porsi alla squadra e poi dopo è tutto imprevedibile, secondo me è un ottimo allenatore, quindi gli auguro di fare il meglio, ma che si creino oppure no certe cose è difficile prevedere.