Il giornalista Claudio Agave, opinionista di "Tutti al VAR", ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format su Sportitalia:
Come giudica l’esordio di Conceicao?
"Magari la febbre gli ha dato un po' di adrenalina per sopravvivere sportivamente. Il messaggio forte è arrivato dalla voglia di emergere e dimostrare qualcosa, con 2 rimonte contro squadre importanti. Ovviamente le partite secche forse sono più semplici da approcciare a livello mentale. Impatto immediato e l'abbiamo visto, magari non a livello di gioco perché il tempo era poco. Però Conceicao, pur avendo vinto tanto, non si è mai legato eccessivamente al bel gioco, quindi andrà visto contro squadre più chiuse per capire se il Milan sia guarito o meno".
Casadei o Fazzini al Napoli?
"Le vie del calciomercato sono infinite, è un gioco di pedine, una partita a scacchi. Forse per ciò che serve al Napoli in futuro Fazzini è funzionale, rispetto a Casadei che comunque ha una fisicità importante. Sono due ragazzi che hanno un ottimo futuro davanti. Però non so realmente quale sia la priorità. Forse è Fazzini però, in teoria, costa un po' di più".
Come giudica l’operato di Thiago Motta?
"Nello sport come nella vita essere idealisti non paga, almeno ora. Giustamente lui ha le sue convinzioni che, nel corso della carriera, lo hanno portato dove, così come per chi l'ha scelto. Posto questo, a livello di rosa già a giugno erano evidenti alcune falle di rosa. Se sai che Milik è infortunato e che Vlahovic non è l'attaccante giusto per il tuo gioco, devi fare qualcosa. A gennaio non puoi. Ma al di là di questo, quando alleni un club come la Juventus puoi scegliere 2 approcci: quello idealista - con il rischio di fallire - o quello accondiscendente, lavorando con il materiale a disposizione. Motta ha scelto per me il primo approccio e questo, in un club rilevante, grande e di blasone come la Juve, non sempre funziona. Facciamo l'esempio di Sarri: per anni, in carriera, ha interpretato la sua visione di calcio solo in maniera offensiva. Ha ricevuto tanti complimenti ma ha vinto poco. Quando si è evoluto, cercando il compromesso nell'idealismo, ha iniziato a vincere. In sostanza, Motta deve cercare dentro sé stesso il compromesso. Ma la società deve aiutarlo comprando i giocatori giusti per il suo gioco".
Tra i top player in scadenza figura Salah…
"Incredibile pensare che uno dei potenziali candidati al prossimo Pallone d'Oro possa restare svincolato. Sta facendo una stagione di primissimo livello e lo switch per il ragazzo è arrivato quando è stato allenato da Luciano Spalletti: da velocista è diventato un giocatore fortissimo in zona assist e gol, uno dei più migliorati negli ultimi 10 anni. E il lavoro di Slot al Liverpool insegna che non sempre l'alibi del tempo per incidere poi è corretto".
di Napoli Magazine
09/01/2025 - 22:09
Il giornalista Claudio Agave, opinionista di "Tutti al VAR", ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format su Sportitalia:
Come giudica l’esordio di Conceicao?
"Magari la febbre gli ha dato un po' di adrenalina per sopravvivere sportivamente. Il messaggio forte è arrivato dalla voglia di emergere e dimostrare qualcosa, con 2 rimonte contro squadre importanti. Ovviamente le partite secche forse sono più semplici da approcciare a livello mentale. Impatto immediato e l'abbiamo visto, magari non a livello di gioco perché il tempo era poco. Però Conceicao, pur avendo vinto tanto, non si è mai legato eccessivamente al bel gioco, quindi andrà visto contro squadre più chiuse per capire se il Milan sia guarito o meno".
Casadei o Fazzini al Napoli?
"Le vie del calciomercato sono infinite, è un gioco di pedine, una partita a scacchi. Forse per ciò che serve al Napoli in futuro Fazzini è funzionale, rispetto a Casadei che comunque ha una fisicità importante. Sono due ragazzi che hanno un ottimo futuro davanti. Però non so realmente quale sia la priorità. Forse è Fazzini però, in teoria, costa un po' di più".
Come giudica l’operato di Thiago Motta?
"Nello sport come nella vita essere idealisti non paga, almeno ora. Giustamente lui ha le sue convinzioni che, nel corso della carriera, lo hanno portato dove, così come per chi l'ha scelto. Posto questo, a livello di rosa già a giugno erano evidenti alcune falle di rosa. Se sai che Milik è infortunato e che Vlahovic non è l'attaccante giusto per il tuo gioco, devi fare qualcosa. A gennaio non puoi. Ma al di là di questo, quando alleni un club come la Juventus puoi scegliere 2 approcci: quello idealista - con il rischio di fallire - o quello accondiscendente, lavorando con il materiale a disposizione. Motta ha scelto per me il primo approccio e questo, in un club rilevante, grande e di blasone come la Juve, non sempre funziona. Facciamo l'esempio di Sarri: per anni, in carriera, ha interpretato la sua visione di calcio solo in maniera offensiva. Ha ricevuto tanti complimenti ma ha vinto poco. Quando si è evoluto, cercando il compromesso nell'idealismo, ha iniziato a vincere. In sostanza, Motta deve cercare dentro sé stesso il compromesso. Ma la società deve aiutarlo comprando i giocatori giusti per il suo gioco".
Tra i top player in scadenza figura Salah…
"Incredibile pensare che uno dei potenziali candidati al prossimo Pallone d'Oro possa restare svincolato. Sta facendo una stagione di primissimo livello e lo switch per il ragazzo è arrivato quando è stato allenato da Luciano Spalletti: da velocista è diventato un giocatore fortissimo in zona assist e gol, uno dei più migliorati negli ultimi 10 anni. E il lavoro di Slot al Liverpool insegna che non sempre l'alibi del tempo per incidere poi è corretto".