Francesco Montervino, ex capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: “C’è un alone di negatività attorno a Juan Jesus, ma era stato scelto per fare il quarto difensore e non il titolare. Non è più giovanissimo, io non gradisco tanto la sua presenza, ma se Conte si fida di lui e non di Rafa Marin evidentemente un motivo c’è. Anche perché negli spogliatoi di solito c’è anche un discorso di leadership, morale oltre che tecnica, e questo può portare gli allenatori a scegliere un calciatore piuttosto che un altro. Si andrà mancino per mancino e destro per destro, come di solito si usa in caso di sostituzioni in questo ruolo, ma non mi sorprenderei se Conte dovesse sorprenderci con una soluzione nuova. Magari una difesa fluida che potrebbe portare Olivera e Di Lorenzo a stringere verso Rrahmani formando una difesa a tre all’occorrenza. Genova? Quello è il giorno più importante della mia carriera calcistica, un’emozione che non ho provato nemmeno quando ho giocato in Serie A. Il giorno della promozione in quello stadio fu un pomeriggio di festa indimenticabile”.
di Napoli Magazine
18/12/2024 - 14:05
Francesco Montervino, ex capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: “C’è un alone di negatività attorno a Juan Jesus, ma era stato scelto per fare il quarto difensore e non il titolare. Non è più giovanissimo, io non gradisco tanto la sua presenza, ma se Conte si fida di lui e non di Rafa Marin evidentemente un motivo c’è. Anche perché negli spogliatoi di solito c’è anche un discorso di leadership, morale oltre che tecnica, e questo può portare gli allenatori a scegliere un calciatore piuttosto che un altro. Si andrà mancino per mancino e destro per destro, come di solito si usa in caso di sostituzioni in questo ruolo, ma non mi sorprenderei se Conte dovesse sorprenderci con una soluzione nuova. Magari una difesa fluida che potrebbe portare Olivera e Di Lorenzo a stringere verso Rrahmani formando una difesa a tre all’occorrenza. Genova? Quello è il giorno più importante della mia carriera calcistica, un’emozione che non ho provato nemmeno quando ho giocato in Serie A. Il giorno della promozione in quello stadio fu un pomeriggio di festa indimenticabile”.