Calcio
RADIO CRC - Chiariello: "Nel 2025 mi auguro ambiente più sereno per aiutare Conte"
01.01.2025 10:10 di Napoli Magazine

Su CRC è intervenuto Umberto Chiariello con il suo punto: "Com'è vario il mondo lo si scopre giorno per giorno e come è mutevole l'opinione delle folle. Mi capitava spesso di incontrare la gente: 'Dottore, complimenti, auguri! Eh però questo Meret. Dottò, ma perché 'o difendite? Ma c'amma fa con stu Meret'. Ora la gente mi ferma: 'Però sapete che avevate ragione, quel Meret è buono!' Tutto questo fino al prossimo errore, che ovviamente ci sarà perché tutti i portieri sbagliano. Il problema è l'atteggiamento. Oggi ci saluta uno dei piccoli grandi eroi del nostro recente passato: Mario Rui, detto da me Marittiello 'o Guappo, perché si afferrava con gente di 20 cm più grande e più grossa di lui senza timore reverenziale alcuno. Era un po' un piccolo Gattuso da questo punto di vista. E in campo aveva un sinistro da mezzala assolutamente tecnica. Fisico da puffo, senza offesa ovviamente. Quante volte ho visto nelle varie squadre giovanili terzini sinistri piccoli arrembanti, mancini, bel piede, che saltano l'uomo e dico: 'Ma quello lo fai giocare? No non può! Ma come in Promozione non può? No, non può in Eccellenza non può? No, non può. E perché non può? E' piccolo, hai ragione: è piccolo'. Poi ripenso a Roberto Carlos, è piccolo o è un gigante? Poi penso a Marcelo, è piccolo o un gigante? Poi vedo che Parisi gioca in Serie A, è un gigante? Non mi pare proprio. E Dimarco com'è? È 1,75 scarso, non è proprio piccolo piccolo ma insomma... Mario Rui è 1.70. E di terzini sinistri piccoli e forti quanti ce ne sono anche destri? Carbacar quanto è grande? E' un puffo pure lui. E come mai è uno dei giocatori più vincenti della storia e allora mi domando e dico: 'Ma davvero siamo così miopi da valutare i calciatori in base ai chili e all'altezza e non alla loro qualità? Mario Rui è venuto qui per fare la riserva di Ghoulam ed è stato 7 anni. All'inizio era la riserva di Ghoulam quando era al massimo del suo splendore. In quel periodo è stato il terzino più forte della storia del Napoli di tutti i tempi, non ho paura di essere smentito. Purtroppo è durato poco, perché poi si è rotto, ma rotto di brutto proprio contro Guardiola e il Manchester City. Mario Rui i primi tempi, ma non per poco tempo, per un anno e mezzo, è stato oggetto e bersagliato da tutti i tifosi napoletani come il male assoluto. Io la ricordo ancora la battaglia per avere Emerson Palmieri al posto di Mario Rui, con Emerson Palmieri vinceremo lo scudetto... Perché aveva fatto una buona partita in Nazionale in coppia con Insigne, poi guarda caso Emerson Palmieri va a giocare in almeno sette squadre e fa la riserva sette volte su sette, non gioca da nessuna parte. E si scopre che a Mario Rui è degno manco di portargli la borsa, perché Mario Rui da uno dei più vituperati, così come Lorenzino Insigne, oggi Kvara fa le stesse cose che faceva Insigne, inguardabile, 100 tiri di cui 90 sulla schiena dell'avversario e 10 in curva. Però lui si chiama Kvara e non Lorenzo Insigne, massacrato di brutto, proprio ma di brutto. Meret, Rui, Insigne e oggi Romelu Lukaku, come se il popolo napoletano avesse sempre quella voglia di ghigliottina. Il retaggio Borbonico in questa città esiste, la voglia di trovare sempre soggetti da attaccare da offendere da da colpire da considerare sempre in maniera negativa senza dargli nessuna alternativa nessuna chance. Giudizi netti, apodittici, sono non sono un po' il male endemico di questa città? Mario Rui poi è stato un grande protagonista dello scudetto di Spalletti. Lascia Napoli dopo essersi comportato malissimo, e questo non va disconosciuto, l'estate scorsa al punto da essere lasciato dal suo procuratore storico che non ha condiviso il suo comportamento. Ha rifiutato ben sette squadre pur di prendersi i soldi a Napoli e trattare un'eventuale rescissione, che è avvenuta solo adesso. Però rimane nei nostri cuori, perché è uno degli eroi dello scudetto. E noi li saluteremo a uno a uno sempre come gli eroi dello scudetto, perché poi le doglianze passano ma i ricordi dolci restano. Adesso se Meret continua in questa stagione straordinaria, che sta facendo un solo errore vero, un gol che poteva forse evitare con l'Atalanta. Non di più che non è un errore grave quello su Lookman, l'errore vero è su Calhanoglu, per il resto una stagione straordinaria. E se alla fine di questa stagione Meret continua di questo passo e si afferma come un portiere di statura internazionale, tutti quelli che lo hanno massacrato che sono tanti secondo voi si vanno a nascondere? Ma che! Migreranno come il popolo degli uccelli migratori su un altro bersaglio, felici come avvoltoi di banchettare sulle sue spoglie ancora calde. Perché tanto la voglia di ghigliottina non passa mai in questa città. Quando Sacchi diceva che il problema di Napoli è l'ambiente, è un handicap difficile da superare. E ogni volta che faceva una griglia estiva sui favoriti per lo scudetto, arrivato alla voce Napoli, partiva sempre da questo presupposto Napoli è difficile ambientalmente, è un ostacolo in più. Riflettiamo, potrebbe darsi che ci aspetta un bellissimo 2025 sportivamente parlando. Mi auguro che quello che debba deve prevalere nel 2025 deve essere solo una cosa: il buon senso. E ai tifosi napoletani io auguro il buon senso, di essere più indulgenti, meno apodittici nei loro giudizi, di essere più comprensivi. Stranamente il napoletano vive una contraddizione speciale, ha una filosofia di vita meravigliosamente elastica del vivi e lascia vivere. Il napoletano è quello che si adatta in tutto il mondo, provate a mandare un veronese in Sicilia o un bergamasco in Puglia fa una fatica bestiale. Il napoletano no, il napoletano va dappertutto e si fa voler bene dappertutto. Al punto che poi vai al nord, ti integri, fai bella figura e ti dicono: 'Oh ma lei è talmente bravo che non sembra napoletano'. Per loro è un complimento, è ovviamente un'offesa ma non lo capiscono. Al napoletano, che ha uno stile di vita assolutamente elastico, indulgente, non assolutista, dove esiste il caffè sospeso e il comizio da bar che avviene in ogni occasione, dove chiunque si inserisce nel discorso di un altro come se stesse in una grande Agorà. Una città inclusiva come la nostra, perché quando parla di calcio diventa talebana, diventa una un popolo assolutamente forcaiolo, perché amma vincere, simmo 'o Napule!' Ecco se spungiamo dal nostro vocabolario, dal nostro pensiero, questo che certi cattivi maestri ci stanno instillando giorno dopo giorno 'Amma vencere, Pappò cacc 'e soldi!' Se questo lo riusciamo a espungere dal nostro modo di vivere, forse daremo davvero una mano a Conte e ai suoi ragazzi, che hanno bisogno di un ambiente sereno e tranquillo, perché sono il terzo incomodo. Alle volte i vecchi adagi ci azzeccano 'tra i due litiganti, il terzo gode'. Facciamo che il 2025 si goda come i ricci, poi mi spiegherete come fanno i ricci a godere. Ma questa è un'altra storia...".

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01/01/2025 - 10:10

Su CRC è intervenuto Umberto Chiariello con il suo punto: "Com'è vario il mondo lo si scopre giorno per giorno e come è mutevole l'opinione delle folle. Mi capitava spesso di incontrare la gente: 'Dottore, complimenti, auguri! Eh però questo Meret. Dottò, ma perché 'o difendite? Ma c'amma fa con stu Meret'. Ora la gente mi ferma: 'Però sapete che avevate ragione, quel Meret è buono!' Tutto questo fino al prossimo errore, che ovviamente ci sarà perché tutti i portieri sbagliano. Il problema è l'atteggiamento. Oggi ci saluta uno dei piccoli grandi eroi del nostro recente passato: Mario Rui, detto da me Marittiello 'o Guappo, perché si afferrava con gente di 20 cm più grande e più grossa di lui senza timore reverenziale alcuno. Era un po' un piccolo Gattuso da questo punto di vista. E in campo aveva un sinistro da mezzala assolutamente tecnica. Fisico da puffo, senza offesa ovviamente. Quante volte ho visto nelle varie squadre giovanili terzini sinistri piccoli arrembanti, mancini, bel piede, che saltano l'uomo e dico: 'Ma quello lo fai giocare? No non può! Ma come in Promozione non può? No, non può in Eccellenza non può? No, non può. E perché non può? E' piccolo, hai ragione: è piccolo'. Poi ripenso a Roberto Carlos, è piccolo o è un gigante? Poi penso a Marcelo, è piccolo o un gigante? Poi vedo che Parisi gioca in Serie A, è un gigante? Non mi pare proprio. E Dimarco com'è? È 1,75 scarso, non è proprio piccolo piccolo ma insomma... Mario Rui è 1.70. E di terzini sinistri piccoli e forti quanti ce ne sono anche destri? Carbacar quanto è grande? E' un puffo pure lui. E come mai è uno dei giocatori più vincenti della storia e allora mi domando e dico: 'Ma davvero siamo così miopi da valutare i calciatori in base ai chili e all'altezza e non alla loro qualità? Mario Rui è venuto qui per fare la riserva di Ghoulam ed è stato 7 anni. All'inizio era la riserva di Ghoulam quando era al massimo del suo splendore. In quel periodo è stato il terzino più forte della storia del Napoli di tutti i tempi, non ho paura di essere smentito. Purtroppo è durato poco, perché poi si è rotto, ma rotto di brutto proprio contro Guardiola e il Manchester City. Mario Rui i primi tempi, ma non per poco tempo, per un anno e mezzo, è stato oggetto e bersagliato da tutti i tifosi napoletani come il male assoluto. Io la ricordo ancora la battaglia per avere Emerson Palmieri al posto di Mario Rui, con Emerson Palmieri vinceremo lo scudetto... Perché aveva fatto una buona partita in Nazionale in coppia con Insigne, poi guarda caso Emerson Palmieri va a giocare in almeno sette squadre e fa la riserva sette volte su sette, non gioca da nessuna parte. E si scopre che a Mario Rui è degno manco di portargli la borsa, perché Mario Rui da uno dei più vituperati, così come Lorenzino Insigne, oggi Kvara fa le stesse cose che faceva Insigne, inguardabile, 100 tiri di cui 90 sulla schiena dell'avversario e 10 in curva. Però lui si chiama Kvara e non Lorenzo Insigne, massacrato di brutto, proprio ma di brutto. Meret, Rui, Insigne e oggi Romelu Lukaku, come se il popolo napoletano avesse sempre quella voglia di ghigliottina. Il retaggio Borbonico in questa città esiste, la voglia di trovare sempre soggetti da attaccare da offendere da da colpire da considerare sempre in maniera negativa senza dargli nessuna alternativa nessuna chance. Giudizi netti, apodittici, sono non sono un po' il male endemico di questa città? Mario Rui poi è stato un grande protagonista dello scudetto di Spalletti. Lascia Napoli dopo essersi comportato malissimo, e questo non va disconosciuto, l'estate scorsa al punto da essere lasciato dal suo procuratore storico che non ha condiviso il suo comportamento. Ha rifiutato ben sette squadre pur di prendersi i soldi a Napoli e trattare un'eventuale rescissione, che è avvenuta solo adesso. Però rimane nei nostri cuori, perché è uno degli eroi dello scudetto. E noi li saluteremo a uno a uno sempre come gli eroi dello scudetto, perché poi le doglianze passano ma i ricordi dolci restano. Adesso se Meret continua in questa stagione straordinaria, che sta facendo un solo errore vero, un gol che poteva forse evitare con l'Atalanta. Non di più che non è un errore grave quello su Lookman, l'errore vero è su Calhanoglu, per il resto una stagione straordinaria. E se alla fine di questa stagione Meret continua di questo passo e si afferma come un portiere di statura internazionale, tutti quelli che lo hanno massacrato che sono tanti secondo voi si vanno a nascondere? Ma che! Migreranno come il popolo degli uccelli migratori su un altro bersaglio, felici come avvoltoi di banchettare sulle sue spoglie ancora calde. Perché tanto la voglia di ghigliottina non passa mai in questa città. Quando Sacchi diceva che il problema di Napoli è l'ambiente, è un handicap difficile da superare. E ogni volta che faceva una griglia estiva sui favoriti per lo scudetto, arrivato alla voce Napoli, partiva sempre da questo presupposto Napoli è difficile ambientalmente, è un ostacolo in più. Riflettiamo, potrebbe darsi che ci aspetta un bellissimo 2025 sportivamente parlando. Mi auguro che quello che debba deve prevalere nel 2025 deve essere solo una cosa: il buon senso. E ai tifosi napoletani io auguro il buon senso, di essere più indulgenti, meno apodittici nei loro giudizi, di essere più comprensivi. Stranamente il napoletano vive una contraddizione speciale, ha una filosofia di vita meravigliosamente elastica del vivi e lascia vivere. Il napoletano è quello che si adatta in tutto il mondo, provate a mandare un veronese in Sicilia o un bergamasco in Puglia fa una fatica bestiale. Il napoletano no, il napoletano va dappertutto e si fa voler bene dappertutto. Al punto che poi vai al nord, ti integri, fai bella figura e ti dicono: 'Oh ma lei è talmente bravo che non sembra napoletano'. Per loro è un complimento, è ovviamente un'offesa ma non lo capiscono. Al napoletano, che ha uno stile di vita assolutamente elastico, indulgente, non assolutista, dove esiste il caffè sospeso e il comizio da bar che avviene in ogni occasione, dove chiunque si inserisce nel discorso di un altro come se stesse in una grande Agorà. Una città inclusiva come la nostra, perché quando parla di calcio diventa talebana, diventa una un popolo assolutamente forcaiolo, perché amma vincere, simmo 'o Napule!' Ecco se spungiamo dal nostro vocabolario, dal nostro pensiero, questo che certi cattivi maestri ci stanno instillando giorno dopo giorno 'Amma vencere, Pappò cacc 'e soldi!' Se questo lo riusciamo a espungere dal nostro modo di vivere, forse daremo davvero una mano a Conte e ai suoi ragazzi, che hanno bisogno di un ambiente sereno e tranquillo, perché sono il terzo incomodo. Alle volte i vecchi adagi ci azzeccano 'tra i due litiganti, il terzo gode'. Facciamo che il 2025 si goda come i ricci, poi mi spiegherete come fanno i ricci a godere. Ma questa è un'altra storia...".