Roberto Breda, neo tecnico della Salernitana, si è presentato in conferenza stampa: "Vedo nella Salernitana una grandissima opportunità, secondo me la rosa non è da buttare via ma ci sono dei valori inespressi. Ho avuto grande disponibilità dalla proprietà per rinforzare la squadra. Penso che bisogna valutare prima i giocatori a disposizione e poi intervenire sul mercato. Credo che una proprietà forte come quella che c'è in questo momento a Salerno non c'è mai stata. Voglio concentrarmi esclusivamente su questi sei mesi, voglio dimostrare sul campo il mio valore. Nella mia precedente gestione ricordo una partita di Coppa Italia in avvio di stagione, Salernitana-SudTirol, con 700 paganti e poi la finale playoff contro il Verona con oltre ventimila spettatori. In Italia ci sono poche piazze come questa. Ho allenato in tante città calde dal punto di vista della tifoseria e qui riconosco un'unità d'intenti e una simbiosi tra pubblico e squadra come da nessuna altra parte. Non conta solo il gioco ma la mentalità e l'aggressività che si mettono in campo per dominare il gioco. Questo è uno stadio che se interpreti la gara in un certo modo, ti consente non di giocare in undici ma in quindici. So benissimo cosa vuol dire vivere la Salernitana in una certa maniera e devo trasmetterlo ai ragazzi non con le parole ma con il lavoro e il nostro modo di fare".
di Napoli Magazine
04/01/2025 - 18:33
Roberto Breda, neo tecnico della Salernitana, si è presentato in conferenza stampa: "Vedo nella Salernitana una grandissima opportunità, secondo me la rosa non è da buttare via ma ci sono dei valori inespressi. Ho avuto grande disponibilità dalla proprietà per rinforzare la squadra. Penso che bisogna valutare prima i giocatori a disposizione e poi intervenire sul mercato. Credo che una proprietà forte come quella che c'è in questo momento a Salerno non c'è mai stata. Voglio concentrarmi esclusivamente su questi sei mesi, voglio dimostrare sul campo il mio valore. Nella mia precedente gestione ricordo una partita di Coppa Italia in avvio di stagione, Salernitana-SudTirol, con 700 paganti e poi la finale playoff contro il Verona con oltre ventimila spettatori. In Italia ci sono poche piazze come questa. Ho allenato in tante città calde dal punto di vista della tifoseria e qui riconosco un'unità d'intenti e una simbiosi tra pubblico e squadra come da nessuna altra parte. Non conta solo il gioco ma la mentalità e l'aggressività che si mettono in campo per dominare il gioco. Questo è uno stadio che se interpreti la gara in un certo modo, ti consente non di giocare in undici ma in quindici. So benissimo cosa vuol dire vivere la Salernitana in una certa maniera e devo trasmetterlo ai ragazzi non con le parole ma con il lavoro e il nostro modo di fare".