L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: ‘Napoli cinico e spietato a Firenze, tris sontuoso di un gruppo solido più forte delle assenze, il capolavoro di Conte’
05.01.2025 23:53 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli vola sulle ali dell'entusiasmo, quasi incurante delle assenze pesantissime di Buongiorno, Kvaratskhelia e Politano. Alla vigilia del match dell'Artemio Franchi più di un dubbio era sorto per le ultime due defezioni in ordine cronologico, altri due titolarissimi difficilissimi da sostituire. Però, devo essere sincero, avevo capito dalle parole di Conte che non ci sarebbero stati grossi contraccolpi. Uno dei principali meriti dell'allenatore, e me ne rendo sempre più conto strada facendo, è quello di essere chiaro nell'esposizione dei fatti. Ed anche stavolta ci ha visto bene, tant'è che la scelta di Spinazzola è stata più che centrata. Lo stesso Juan Jesus, al di là del ritardo sulla marcatura di Kean in occasione del gol annullato ai viola per evidente tocco di mano, non ha commesso grosse ingenuità. E la sicurezza nei disimpegni inizia a pervadere non solo chi sta subentrando dalla panchina, ma un pò tutti a partire da Meret. Bravo Alex a non farsi sorprendere da deviazioni beffarde disegnate da Mandragora e Beltran, sugli scudi Olivera che si è visto annullare una rete per evidente fuorigioco, senza dimenticare il diligente Di Lorenzo e il tanto discusso Rrahmani, del quale si è sempre detto avesse bisogno di una sorta di balia al suo fianco per potersi esprimere al meglio, sciocchezza colossale per come si sta destreggiando già da alcune gare. A Firenze mi è piaciuto tutto il centrocampo in blocco: stratosferico Lobotka in cabina di regia, insidiosi e pungenti sia Anguissa (bravo a procurarsi il rigore) che McTominay (al di là del gol da opportunista, ho ancora negli occhi il magico controllo a seguire al'altezza del cerchio centrale di centrocampo di cui si è reso protagonista nel primo tempo). Dopo aver preso le misure, pure Spinazzola ha iniziato a macinare chilometri rendendosi pericoloso sia con alcuni cross che con un paio di conclusioni verso la porta di De Gea. Su Neres, l'uomo che ha letteralmente spaccato il match con il suo gol, ormai si sprecano gli aggettivi. E' un fulmine di guerra quando parte in velocità e, sinceramente, merita tutti gli elogi che gli stiamo tributando. Chi non mi fa fare ancora i salti di gioia è Lukaku: tanti palloni persi, nonostante i passaggi interessanti dei compagni, poca progressione negli spazi aperti ed alcune lunghe pause, che quasi ti fanno dimenticare la sua presenza in campo. Poi però, nell'analisi cinica e spietata della partita, non posso trascurare due aspetti: l'iniziale controllo di palla, che ha poi spianato la strada a Neres per il lungo contropiede conclusosi in rete, e la personalità di andare a calciare e realizzare il rigore (procurato da Anguissa dopo un intervento a dir poco goffo di Moreno) che di fatto ha inciso non poco sull'andamento della contesa. Il peso specifico di questa rete supera tutte le macchie della sua partita, considerando anche l'errore commesso in precedenza dagli undici metri contro il Venezia. Vincere a Firenze non era per nulla scontato. Temevo qualche sofferenza in più, che non si è verificata. Il merito è sicuramente del gruppo, ma soprattutto di Antonio Conte che ormai ha forgiato questa squadra a sua immagine e somiglianza. Migliorare questo gruppo si può, ma effettivamente il miracolo sportivo che sta compiendo l'allenatore mi fa capire che ha ragione quando dice che andrebbe a baciarsi uno ad uno tutti i singoli elementi della rosa per i 44 punti totalizzati finora e che se non dovessero esserci grandi opportunità si tiene stretti tutti i 21 uomini di movimento a disposizione. Con questo assetto mentale, come auspicavo già qualche settimana fa, i gol sono arrivati. E ne arriveranno altri, perchè quando si lavora bene i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Spinazzola lo ha fatto capire in sala stampa: il Napoli se la giocherà per il vertice fino al termine della stagione, fermo restando che l'obiettivo Champions ormai si sta consolidando sempre di più. Non parliamo di scudetto, almeno per ora. Poi si vedrà. Infine una piccola chiosa per il giovane tifoso partenopeo Daniele, di appena tredici anni, a cui il Napoli ha tributato dolci pensieri dopo la triste notizia della sua prematura scomparsa in seguito alla leucemia che lo ha colpito: le parole servono a poco in questi casi, pertanto il mio sincero abbraccio è diretto a tutta la sua famiglia. Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ad un figlio, è contro il naturale ordine delle cose; ed in questo momento mi piace pensare che il suo sorriso non sia andato perduto, ma che invece si sia congiunto a quello di tutti coloro i quali hanno (ed avranno sempre) a cuore i colori della squadra amata confidando in un prosieguo della propria anima oltre la vita terrena. Da oggi il mio sorriso brillerà un pò di più d'azzurro anche per Daniele, perchè proprio nel segno del Napoli, che unisce milioni di persone nel mondo in un viaggio eterno senza confini, non esiste tempo e spazio che ci potrà mai dividere. 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
ULTIMISSIME L'EDITORIALE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: ‘Napoli cinico e spietato a Firenze, tris sontuoso di un gruppo solido più forte delle assenze, il capolavoro di Conte’

di Napoli Magazine

05/01/2025 - 23:53

NAPOLI - Il Napoli vola sulle ali dell'entusiasmo, quasi incurante delle assenze pesantissime di Buongiorno, Kvaratskhelia e Politano. Alla vigilia del match dell'Artemio Franchi più di un dubbio era sorto per le ultime due defezioni in ordine cronologico, altri due titolarissimi difficilissimi da sostituire. Però, devo essere sincero, avevo capito dalle parole di Conte che non ci sarebbero stati grossi contraccolpi. Uno dei principali meriti dell'allenatore, e me ne rendo sempre più conto strada facendo, è quello di essere chiaro nell'esposizione dei fatti. Ed anche stavolta ci ha visto bene, tant'è che la scelta di Spinazzola è stata più che centrata. Lo stesso Juan Jesus, al di là del ritardo sulla marcatura di Kean in occasione del gol annullato ai viola per evidente tocco di mano, non ha commesso grosse ingenuità. E la sicurezza nei disimpegni inizia a pervadere non solo chi sta subentrando dalla panchina, ma un pò tutti a partire da Meret. Bravo Alex a non farsi sorprendere da deviazioni beffarde disegnate da Mandragora e Beltran, sugli scudi Olivera che si è visto annullare una rete per evidente fuorigioco, senza dimenticare il diligente Di Lorenzo e il tanto discusso Rrahmani, del quale si è sempre detto avesse bisogno di una sorta di balia al suo fianco per potersi esprimere al meglio, sciocchezza colossale per come si sta destreggiando già da alcune gare. A Firenze mi è piaciuto tutto il centrocampo in blocco: stratosferico Lobotka in cabina di regia, insidiosi e pungenti sia Anguissa (bravo a procurarsi il rigore) che McTominay (al di là del gol da opportunista, ho ancora negli occhi il magico controllo a seguire al'altezza del cerchio centrale di centrocampo di cui si è reso protagonista nel primo tempo). Dopo aver preso le misure, pure Spinazzola ha iniziato a macinare chilometri rendendosi pericoloso sia con alcuni cross che con un paio di conclusioni verso la porta di De Gea. Su Neres, l'uomo che ha letteralmente spaccato il match con il suo gol, ormai si sprecano gli aggettivi. E' un fulmine di guerra quando parte in velocità e, sinceramente, merita tutti gli elogi che gli stiamo tributando. Chi non mi fa fare ancora i salti di gioia è Lukaku: tanti palloni persi, nonostante i passaggi interessanti dei compagni, poca progressione negli spazi aperti ed alcune lunghe pause, che quasi ti fanno dimenticare la sua presenza in campo. Poi però, nell'analisi cinica e spietata della partita, non posso trascurare due aspetti: l'iniziale controllo di palla, che ha poi spianato la strada a Neres per il lungo contropiede conclusosi in rete, e la personalità di andare a calciare e realizzare il rigore (procurato da Anguissa dopo un intervento a dir poco goffo di Moreno) che di fatto ha inciso non poco sull'andamento della contesa. Il peso specifico di questa rete supera tutte le macchie della sua partita, considerando anche l'errore commesso in precedenza dagli undici metri contro il Venezia. Vincere a Firenze non era per nulla scontato. Temevo qualche sofferenza in più, che non si è verificata. Il merito è sicuramente del gruppo, ma soprattutto di Antonio Conte che ormai ha forgiato questa squadra a sua immagine e somiglianza. Migliorare questo gruppo si può, ma effettivamente il miracolo sportivo che sta compiendo l'allenatore mi fa capire che ha ragione quando dice che andrebbe a baciarsi uno ad uno tutti i singoli elementi della rosa per i 44 punti totalizzati finora e che se non dovessero esserci grandi opportunità si tiene stretti tutti i 21 uomini di movimento a disposizione. Con questo assetto mentale, come auspicavo già qualche settimana fa, i gol sono arrivati. E ne arriveranno altri, perchè quando si lavora bene i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Spinazzola lo ha fatto capire in sala stampa: il Napoli se la giocherà per il vertice fino al termine della stagione, fermo restando che l'obiettivo Champions ormai si sta consolidando sempre di più. Non parliamo di scudetto, almeno per ora. Poi si vedrà. Infine una piccola chiosa per il giovane tifoso partenopeo Daniele, di appena tredici anni, a cui il Napoli ha tributato dolci pensieri dopo la triste notizia della sua prematura scomparsa in seguito alla leucemia che lo ha colpito: le parole servono a poco in questi casi, pertanto il mio sincero abbraccio è diretto a tutta la sua famiglia. Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ad un figlio, è contro il naturale ordine delle cose; ed in questo momento mi piace pensare che il suo sorriso non sia andato perduto, ma che invece si sia congiunto a quello di tutti coloro i quali hanno (ed avranno sempre) a cuore i colori della squadra amata confidando in un prosieguo della propria anima oltre la vita terrena. Da oggi il mio sorriso brillerà un pò di più d'azzurro anche per Daniele, perchè proprio nel segno del Napoli, che unisce milioni di persone nel mondo in un viaggio eterno senza confini, non esiste tempo e spazio che ci potrà mai dividere. 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com