Champions League
CHAMPIONS - Liverpool-Manchester City 3-0
04.04.2018 22:51 di Napoli Magazine Fonte: La Gazzetta dello Sport
Eccola qui, la sorpresa: il calcio italiano sperava che a confezionarla fossero Juve e Roma, invece lo scherzetto riesce al Liverpool. Nell'andata dei quarti di Champions, i Reds schiantano il Manchester City e mandano in estasi Anfield con un 3-0 pesantissimo. Martedì prossimo, all'Etihad Stadium, Guardiola avrà bisogno di un'impresa per prendersi l'accesso tra le magnifiche 4 d'Europa.
 
 
 
 
UN, DUE, TRE — In una delle serate più buie della sua avventura inglese, Pep ripete la partita del 14 gennaio, finita 4-3 per i Reds in Premier League e vinta dai Klopp-boys più nettamente di quanto dica il punteggio. Lezione non imparata. Di nuovo ritmi troppo alti per esercitare una qualsiasi forma di controllo sui tori rossi di Anfield, di nuovo corse pazze da un'area all'altra, di nuovo la partita che il barbuto tecnico tedesco si augurava. E c'è un giocatore che, più di ogni altro, in questo contesto si esalta: quel Mohamed Salah che all'intervallo ha già aggiunto al suo bottino stagionale un gol (il 38° stagionale) e un assist morbido per il colpo di testa vincente di Mané. In mezzo, per il Liverpool, c'è anche il siluro del raddoppio scagliato da Oxlade-Chamberlain, gran rivincita per il nazionale inglese ex Arsenal, considerato uno dei "bidoni" del mercato nei primi mesi coi Reds.
 
 
 
CITY INDIFESO — Senza Aguero e con l'ex Sterling in panchina, il City spaventa un po' meno in avanti, anche perché l'intensità degli avversari non permette a De Bruyne, Silva e Gundogan di ragionare con la solita lucidità e innescare il talento giovane di Sané e Gabriel Jesus. Il punto debole dei futuri campioni d'Inghilterra, però, resta sempre la difesa, nonostante le decine di milioni spesi per i terzini: il primo gol nasce da un pasticcio di Walker, Otamendi è spesso impreciso, Kompany è sovrastato sul 3-0, Laporte viene preso in mezzo da Mané e l'arrembante Robertson. L'intervallo arriva come una benedizione per Guardiola, graziato da un colpo di testa impreciso di Van Dijk.
 
 
AHI, SALAH — Dagli spogliatoi esce un Manchester City diverso, Sterling entra in campo e Salah ne esce per infortunio: da valutare il problema occorso all'egiziano. Ma Karius non è mai chiamato in causa, i tentativi del City finiscono a distanza ragguardevole dal bersaglio. La palla-gol migliore capita a Silva, a cui non riesce la deviazione vincente. Klopp è una maschera di grinta ai limiti dell'area tecnica, il collega catalano passeggia nervosamente fino al fischio finale: li attende una partita a scacchi lunga 6 giorni, ma il Liverpool parte con tre pezzi in più.
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CHAMPIONS - Liverpool-Manchester City 3-0

di Napoli Magazine

04/04/2018 - 22:51

Eccola qui, la sorpresa: il calcio italiano sperava che a confezionarla fossero Juve e Roma, invece lo scherzetto riesce al Liverpool. Nell'andata dei quarti di Champions, i Reds schiantano il Manchester City e mandano in estasi Anfield con un 3-0 pesantissimo. Martedì prossimo, all'Etihad Stadium, Guardiola avrà bisogno di un'impresa per prendersi l'accesso tra le magnifiche 4 d'Europa.
 
 
 
 
UN, DUE, TRE — In una delle serate più buie della sua avventura inglese, Pep ripete la partita del 14 gennaio, finita 4-3 per i Reds in Premier League e vinta dai Klopp-boys più nettamente di quanto dica il punteggio. Lezione non imparata. Di nuovo ritmi troppo alti per esercitare una qualsiasi forma di controllo sui tori rossi di Anfield, di nuovo corse pazze da un'area all'altra, di nuovo la partita che il barbuto tecnico tedesco si augurava. E c'è un giocatore che, più di ogni altro, in questo contesto si esalta: quel Mohamed Salah che all'intervallo ha già aggiunto al suo bottino stagionale un gol (il 38° stagionale) e un assist morbido per il colpo di testa vincente di Mané. In mezzo, per il Liverpool, c'è anche il siluro del raddoppio scagliato da Oxlade-Chamberlain, gran rivincita per il nazionale inglese ex Arsenal, considerato uno dei "bidoni" del mercato nei primi mesi coi Reds.
 
 
 
CITY INDIFESO — Senza Aguero e con l'ex Sterling in panchina, il City spaventa un po' meno in avanti, anche perché l'intensità degli avversari non permette a De Bruyne, Silva e Gundogan di ragionare con la solita lucidità e innescare il talento giovane di Sané e Gabriel Jesus. Il punto debole dei futuri campioni d'Inghilterra, però, resta sempre la difesa, nonostante le decine di milioni spesi per i terzini: il primo gol nasce da un pasticcio di Walker, Otamendi è spesso impreciso, Kompany è sovrastato sul 3-0, Laporte viene preso in mezzo da Mané e l'arrembante Robertson. L'intervallo arriva come una benedizione per Guardiola, graziato da un colpo di testa impreciso di Van Dijk.
 
 
AHI, SALAH — Dagli spogliatoi esce un Manchester City diverso, Sterling entra in campo e Salah ne esce per infortunio: da valutare il problema occorso all'egiziano. Ma Karius non è mai chiamato in causa, i tentativi del City finiscono a distanza ragguardevole dal bersaglio. La palla-gol migliore capita a Silva, a cui non riesce la deviazione vincente. Klopp è una maschera di grinta ai limiti dell'area tecnica, il collega catalano passeggia nervosamente fino al fischio finale: li attende una partita a scacchi lunga 6 giorni, ma il Liverpool parte con tre pezzi in più.
Fonte: La Gazzetta dello Sport