Si terrà sabato 14 dicembre, alle ore 20.00, nel teatrino della Parrocchia di Santa Maria della Rotonda a Napoli (Via Pietro Castellino, 67), “La notte che imparammo a sognare”, il nuovo spettacolo di narrazione del regista e scrittore Massimo Piccolo, organizzato da Neapolis Alma, nell’ambito del progetto Altri Natali, promosso e finanziato dal Comune di Napoli.
Lo spettacolo è già sold out e vedrà in scena, accanto all’autore, l’ensemble composto da: Adriana Cardinale alla voce cantante, Claudia Di Rienzo a quella recitante, Francesco Marziani al pianoforte e alla conduzione musicale, Enrico Valanzuolo alla tromba, Antonio Napolitano al contrabbasso, Max Del Pezzo alla batteria. L’ospite speciale della serata sarà Roberta D’Ovidio per una parentesi sul grande autore napoletano Raffaele La Capria.
«Ogni dicembre, questo è il terzo - ci racconta Massimo Piccolo, autore del testo e regista dello spettacolo -, per noi diventa un onore e una responsabilità sempre maggiore portare a Napoli, in questa rassegna meravigliosa, questa idea di spettacolo di narrazione, dove la parola scritta trasmuta e si veste di altre suggestioni per passare dalla lettura all’ascolto e, dato davvero gratificante, il pubblico aumenta per numero e affetto di giorno in giorno, di spettacolo in spettacolo… di storia in storia. In questi racconti - continua Piccolo - il tema centrale sarà la rinascita data dal sogno inteso come evento straordinario, a volte desiderato, come Alice nel bellissimo Benedizione di Kent Haruf, a volte addirittura inconcepibile, come per il Furore di Stainbeck. Ovviamente non potranno mancare un po’ dei miei personaggi e, per quest’anno, ho in mente di presentare anche quello che più di tutti mi ha cambiato la vita, ma sarà una sorpresa».
Alcuni distacchi e alcune perdite sono così drammatici e totalizzanti da poter essere superate solo con un profondo viaggio di rinascita. Che sia la separazione dalla propria terra o l’addio a una persona cara, il distacco da tutto quello che siamo stati è così denso da cacciarci in quella che potremmo definire una “notte senza sogni”, dove non basta il semplice scorrere del tempo per riuscire a risollevarsi ma c’è bisogno che una parte di noi “muoia” per poter poi “rinascere” in una forma nuova.
di Napoli Magazine
11/12/2024 - 13:04
Si terrà sabato 14 dicembre, alle ore 20.00, nel teatrino della Parrocchia di Santa Maria della Rotonda a Napoli (Via Pietro Castellino, 67), “La notte che imparammo a sognare”, il nuovo spettacolo di narrazione del regista e scrittore Massimo Piccolo, organizzato da Neapolis Alma, nell’ambito del progetto Altri Natali, promosso e finanziato dal Comune di Napoli.
Lo spettacolo è già sold out e vedrà in scena, accanto all’autore, l’ensemble composto da: Adriana Cardinale alla voce cantante, Claudia Di Rienzo a quella recitante, Francesco Marziani al pianoforte e alla conduzione musicale, Enrico Valanzuolo alla tromba, Antonio Napolitano al contrabbasso, Max Del Pezzo alla batteria. L’ospite speciale della serata sarà Roberta D’Ovidio per una parentesi sul grande autore napoletano Raffaele La Capria.
«Ogni dicembre, questo è il terzo - ci racconta Massimo Piccolo, autore del testo e regista dello spettacolo -, per noi diventa un onore e una responsabilità sempre maggiore portare a Napoli, in questa rassegna meravigliosa, questa idea di spettacolo di narrazione, dove la parola scritta trasmuta e si veste di altre suggestioni per passare dalla lettura all’ascolto e, dato davvero gratificante, il pubblico aumenta per numero e affetto di giorno in giorno, di spettacolo in spettacolo… di storia in storia. In questi racconti - continua Piccolo - il tema centrale sarà la rinascita data dal sogno inteso come evento straordinario, a volte desiderato, come Alice nel bellissimo Benedizione di Kent Haruf, a volte addirittura inconcepibile, come per il Furore di Stainbeck. Ovviamente non potranno mancare un po’ dei miei personaggi e, per quest’anno, ho in mente di presentare anche quello che più di tutti mi ha cambiato la vita, ma sarà una sorpresa».
Alcuni distacchi e alcune perdite sono così drammatici e totalizzanti da poter essere superate solo con un profondo viaggio di rinascita. Che sia la separazione dalla propria terra o l’addio a una persona cara, il distacco da tutto quello che siamo stati è così denso da cacciarci in quella che potremmo definire una “notte senza sogni”, dove non basta il semplice scorrere del tempo per riuscire a risollevarsi ma c’è bisogno che una parte di noi “muoia” per poter poi “rinascere” in una forma nuova.