Ciro Venerato, esperto di mercato di Rai Sport, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Tra i rigori del nuovo regolamento mi sembra di vedere che in Cagliari-Atalanta ce n’è uno che più netto di quello dato alla Juventus e all’Udinese. Se vogliamo rendere il calcio credibile, dobbiamo cercare di limitare il più possibile la discrezionalità. Col vecchio regolamento si poteva valutare la volontarietà e l’involontarietà di un intervento. Il braccio a protezione del volto o del corpo col vecchio regolamento non è rigore. Mentre se uno fa il bagher è rigore, ne ricordo uno di Bernardeschi a Cagliari, giusto per fare un esempio, che non fu fischiato. Chi critica Politano non sa di calcio. Lui sa far tutto, sa fare il muratore e l’architetto e nel calcio moderno è difficilissimo. So quanto Conte tenga al giocatore, perché è uno che riesce a fare la fase di possesso e di non possesso e il Napoli vive di equilibri. David Neres ogni volta che ha giocato ha convinto, lo conosco da quando giocava nello Shakhtar, il problema della sua carriera è stata la continuità. Ma Conte gli sta inculcando una fase di calcio più moderna. Fare la fase di non possesso non significa fare il terzino. Io penso, poi posso sbagliarmi, che difficilmente vedremo insieme Kvaratskhelia e Neres, a meno che non si giocherà con squadre più deboli che vengono a Napoli a giocare con dieci difensori. Nelle gare importanti, invece, credo che ci sarà un’alternanza. Secondo me Politano insieme a Lobotka e pochi altri fa parte di quei giocatori che Conte metterà sempre in campo. Il primo tempo di Udine non è stato malvagio. Il Napoli è stato sfortunato in occasione del rigore subito e non ha capitalizzato due-tre occasioni, ma è stato più brillante rispetto ad altre trasferte dove non aveva convinto. Olivera centrale? Lo fa in Nazionale, ma il sistema difensivo di Bielsa non è quello che fa il Napoli. Il Genoa con Vieira ha un modulo particolare. Può partire con un 4-2-3-1 che all’occorrenza può diventare 4-3-3 con gli esterni che si alzano di fianco a Pinamonti. Ma può diventare anche un 4-3-1-2 o un 4-4-2. In sostanza, è un Genoa molto più camaleontico rispetto a quello di Gilardino dove, per esempio, Zanoli fa l’esterno alto. Ci sono tre soluzioni per fare fronte all’infortunio di Buongiorno. La prima è Rafa Marin, ma l’insidia è che non ha mai giocato in campionato e non lo si getta nella mischia in un campo difficile come quello del Genoa. C’è l’opzione Olivera, ma poi c’è la coperta corta a sinistra: Spinazzola è un ottimo quinto, ma è un pessimo quarto. Il male minore sarà quello di riproporre Juan Jesus. I numeri e le statistiche su Lukaku ci dicono che tre gol sono arrivati su un calcio verticale e di profondità, mentre di testa non ha ancora segnato. Mi sembra che l’idea della giocata lunga per l’attacco alla profondità sia quella al momento che paga di più. Sul mercato, il Napoli ha avuto un approccio importante con l’intermediario italiano di Danilo, che portò il giocatore alla Juventus dal Manchester City. Non ha ancora chiamato Giuntoli, evidentemente vuole capire i margini della trattativa economica col giocatore e poi eventualmente avviare una trattativa. Probabilmente sta valutando anche altre opzioni e sa che la Juve chiederebbe un giocatore come Raspadori, che De Laurentiis non darà mai. Smentisco l’interesse del Napoli per Skriniar. C’è stato un no reiterato dell’Arsenal per il prestito di Kiwior, il Napoli oggi non ha a disposizione 25-30 milioni di euro per acquistarlo a titolo definitivo. Dragusin non vuole lasciare la Premier League. Chi viene a Napoli sa che può rischiare la panchina vista la presenza di Rrahmani e Buongiorno. Il difensore rumeno non vuole lasciare l’Inghilterra e poi rischiare di non giocare, in più il Napoli ha trovato anche una certa chiusura da parte del Tottenham. La pista Bijol può essere caldeggiata più da De Laurentiis che da Conte, visto che è un giocatore più adatto a giocare a tre e non a quattro. Lasciamo una porta aperta per Luiz Felipe, è svincolato e il Napoli lo valuta. Ismajli, invece, sarebbe un investimento. Conosce la Serie A, ma non è una delle primissime scelte. Il Napoli non lo ha ancora chiesto a Corsi. Proprio con l’Empoli ci sono problemi per Zerbin con l’entourage per l’ingaggio. Sembrava fatta per il prestito secco, ma la richiesta economica non piace al club toscano. Non è fatta. Fazzini è un giocatore che il Napoli segue, non c’è una trattativa intavolata, c’è anche la Fiorentina su di lui visto che deve sostituire Bove e può farlo con lo stesso Fazzini o con Folorunsho. Non mi risulta ad oggi che il Napoli stia valutando Matic. Raspadori resta a meno che non arrivi un’offerta irrinunciabile più dall’estero che dall’Italia. C’è stato un pour parler per lo scambio Biraghi-Spinazzola. Il Napoli prenderebbe volentieri Biraghi. Bisogna capire se la Fiorentina punterebbe su Spinazzola o se l’affare si può fare col suo addio all’estero e l’arrivo di Biraghi al Napoli. Il Napoli prenderà due attaccanti a giugno, in un modo o nell’altro Simeone andrà via. Oltre all’arcinoto Bonny, c’è un nome che piace da pazzi a De Laurentiis, Manna e Conte ed è Jhon Duran dell’Aston Villa. Costa 40 milioni, il club partenopeo ha già avuto due colloqui con l’agente e a breve credo che avrà anche una call conference con l’Aston Villa. E’ un profilo valutato e promosso da tutto il Napoli. Bisogna capire la disponibilità del club inglese, la valutazione precisa, se il Napoli vorrà acquistarlo in anticipo. De Vrij è stato proposto al Napoli e ad altri club italiani e stranieri dalla sua agenzia di procura. Laddove rimanesse Dybala, Ranieri per la Roma chiederebbe comunque Raspadori. Non è un discorso strettamente legato, perché il tecnico lo stima a prescindere. Ma il Napoli non vuole rinforzare nessuna diretta concorrente. Il mio pensiero è che il Napoli conferma Raspadori più per non rinforzare le altre che per stima verso il giocatore. Rinnovo di Meret? C’è stato un incontro tra l’entourage del giocatore e il Napoli, siamo vicinissimi alla chiusura. La differenza tra domanda e offerta è del 10%. Per Kvaratskhelia, invece, le parti sono tornate a dialogare. C’è ottimismo, bisogna capire le clausole variabili in base all’importanza e al fatturato del club e le varie commissioni”.
di Napoli Magazine
18/12/2024 - 23:00
Ciro Venerato, esperto di mercato di Rai Sport, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Tra i rigori del nuovo regolamento mi sembra di vedere che in Cagliari-Atalanta ce n’è uno che più netto di quello dato alla Juventus e all’Udinese. Se vogliamo rendere il calcio credibile, dobbiamo cercare di limitare il più possibile la discrezionalità. Col vecchio regolamento si poteva valutare la volontarietà e l’involontarietà di un intervento. Il braccio a protezione del volto o del corpo col vecchio regolamento non è rigore. Mentre se uno fa il bagher è rigore, ne ricordo uno di Bernardeschi a Cagliari, giusto per fare un esempio, che non fu fischiato. Chi critica Politano non sa di calcio. Lui sa far tutto, sa fare il muratore e l’architetto e nel calcio moderno è difficilissimo. So quanto Conte tenga al giocatore, perché è uno che riesce a fare la fase di possesso e di non possesso e il Napoli vive di equilibri. David Neres ogni volta che ha giocato ha convinto, lo conosco da quando giocava nello Shakhtar, il problema della sua carriera è stata la continuità. Ma Conte gli sta inculcando una fase di calcio più moderna. Fare la fase di non possesso non significa fare il terzino. Io penso, poi posso sbagliarmi, che difficilmente vedremo insieme Kvaratskhelia e Neres, a meno che non si giocherà con squadre più deboli che vengono a Napoli a giocare con dieci difensori. Nelle gare importanti, invece, credo che ci sarà un’alternanza. Secondo me Politano insieme a Lobotka e pochi altri fa parte di quei giocatori che Conte metterà sempre in campo. Il primo tempo di Udine non è stato malvagio. Il Napoli è stato sfortunato in occasione del rigore subito e non ha capitalizzato due-tre occasioni, ma è stato più brillante rispetto ad altre trasferte dove non aveva convinto. Olivera centrale? Lo fa in Nazionale, ma il sistema difensivo di Bielsa non è quello che fa il Napoli. Il Genoa con Vieira ha un modulo particolare. Può partire con un 4-2-3-1 che all’occorrenza può diventare 4-3-3 con gli esterni che si alzano di fianco a Pinamonti. Ma può diventare anche un 4-3-1-2 o un 4-4-2. In sostanza, è un Genoa molto più camaleontico rispetto a quello di Gilardino dove, per esempio, Zanoli fa l’esterno alto. Ci sono tre soluzioni per fare fronte all’infortunio di Buongiorno. La prima è Rafa Marin, ma l’insidia è che non ha mai giocato in campionato e non lo si getta nella mischia in un campo difficile come quello del Genoa. C’è l’opzione Olivera, ma poi c’è la coperta corta a sinistra: Spinazzola è un ottimo quinto, ma è un pessimo quarto. Il male minore sarà quello di riproporre Juan Jesus. I numeri e le statistiche su Lukaku ci dicono che tre gol sono arrivati su un calcio verticale e di profondità, mentre di testa non ha ancora segnato. Mi sembra che l’idea della giocata lunga per l’attacco alla profondità sia quella al momento che paga di più. Sul mercato, il Napoli ha avuto un approccio importante con l’intermediario italiano di Danilo, che portò il giocatore alla Juventus dal Manchester City. Non ha ancora chiamato Giuntoli, evidentemente vuole capire i margini della trattativa economica col giocatore e poi eventualmente avviare una trattativa. Probabilmente sta valutando anche altre opzioni e sa che la Juve chiederebbe un giocatore come Raspadori, che De Laurentiis non darà mai. Smentisco l’interesse del Napoli per Skriniar. C’è stato un no reiterato dell’Arsenal per il prestito di Kiwior, il Napoli oggi non ha a disposizione 25-30 milioni di euro per acquistarlo a titolo definitivo. Dragusin non vuole lasciare la Premier League. Chi viene a Napoli sa che può rischiare la panchina vista la presenza di Rrahmani e Buongiorno. Il difensore rumeno non vuole lasciare l’Inghilterra e poi rischiare di non giocare, in più il Napoli ha trovato anche una certa chiusura da parte del Tottenham. La pista Bijol può essere caldeggiata più da De Laurentiis che da Conte, visto che è un giocatore più adatto a giocare a tre e non a quattro. Lasciamo una porta aperta per Luiz Felipe, è svincolato e il Napoli lo valuta. Ismajli, invece, sarebbe un investimento. Conosce la Serie A, ma non è una delle primissime scelte. Il Napoli non lo ha ancora chiesto a Corsi. Proprio con l’Empoli ci sono problemi per Zerbin con l’entourage per l’ingaggio. Sembrava fatta per il prestito secco, ma la richiesta economica non piace al club toscano. Non è fatta. Fazzini è un giocatore che il Napoli segue, non c’è una trattativa intavolata, c’è anche la Fiorentina su di lui visto che deve sostituire Bove e può farlo con lo stesso Fazzini o con Folorunsho. Non mi risulta ad oggi che il Napoli stia valutando Matic. Raspadori resta a meno che non arrivi un’offerta irrinunciabile più dall’estero che dall’Italia. C’è stato un pour parler per lo scambio Biraghi-Spinazzola. Il Napoli prenderebbe volentieri Biraghi. Bisogna capire se la Fiorentina punterebbe su Spinazzola o se l’affare si può fare col suo addio all’estero e l’arrivo di Biraghi al Napoli. Il Napoli prenderà due attaccanti a giugno, in un modo o nell’altro Simeone andrà via. Oltre all’arcinoto Bonny, c’è un nome che piace da pazzi a De Laurentiis, Manna e Conte ed è Jhon Duran dell’Aston Villa. Costa 40 milioni, il club partenopeo ha già avuto due colloqui con l’agente e a breve credo che avrà anche una call conference con l’Aston Villa. E’ un profilo valutato e promosso da tutto il Napoli. Bisogna capire la disponibilità del club inglese, la valutazione precisa, se il Napoli vorrà acquistarlo in anticipo. De Vrij è stato proposto al Napoli e ad altri club italiani e stranieri dalla sua agenzia di procura. Laddove rimanesse Dybala, Ranieri per la Roma chiederebbe comunque Raspadori. Non è un discorso strettamente legato, perché il tecnico lo stima a prescindere. Ma il Napoli non vuole rinforzare nessuna diretta concorrente. Il mio pensiero è che il Napoli conferma Raspadori più per non rinforzare le altre che per stima verso il giocatore. Rinnovo di Meret? C’è stato un incontro tra l’entourage del giocatore e il Napoli, siamo vicinissimi alla chiusura. La differenza tra domanda e offerta è del 10%. Per Kvaratskhelia, invece, le parti sono tornate a dialogare. C’è ottimismo, bisogna capire le clausole variabili in base all’importanza e al fatturato del club e le varie commissioni”.