Presente alla terza edizione dell’International Sport Film Festival a Castellammare di Stabia, l'allenatore Bortolo Mutti ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa presente all'evento: “Il film mi è piaciuto molto, perché mi ha fatto ritornare indietro di parecchi anni, facendomi rivivere uno spaccato di vita che a noi procurò entusiasmo. Ma è stata una pellicola che mi anche commosso, perché ha messo in evidenza il senso di appartenenza e di attaccamento al nostro territorio, al nostro essere, sentimenti che oggi sono quasi spariti. Quello che i tifosi sardi hanno dimostrato, con grandi sacrifici per seguire una squadra di calcio che li rappresentava, è come la passione identitaria di un popolo possa andare al di là del risultato, dal momento che il Cagliari perse in campo, ma vinse fuori. Serie A? La mia Atalanta, e lo dico da bergamasco, è una favola da otto anni. Per me si giocherà lo scudetto con Napoli e Inter, sono queste le tre squadre candidate per lottare per il titolo. Nel 1997 sono stato allenatore del Napoli in un momento storico di grande crisi societaria, peccato. Oggi c’è un grande presidente, De Laurentiis, che ha investito e rilanciato il progetto per mettere nel dimenticatoio un anno difficile. Conte con il suo carisma ha dato un segnale importante: testa bassa, lavoro e ambizioni per puntare in alto, e lo ha fatto da condottiero. E glielo auguro di cuore, perché tengo a Napoli”.
di Napoli Magazine
28/11/2024 - 18:43
Presente alla terza edizione dell’International Sport Film Festival a Castellammare di Stabia, l'allenatore Bortolo Mutti ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa presente all'evento: “Il film mi è piaciuto molto, perché mi ha fatto ritornare indietro di parecchi anni, facendomi rivivere uno spaccato di vita che a noi procurò entusiasmo. Ma è stata una pellicola che mi anche commosso, perché ha messo in evidenza il senso di appartenenza e di attaccamento al nostro territorio, al nostro essere, sentimenti che oggi sono quasi spariti. Quello che i tifosi sardi hanno dimostrato, con grandi sacrifici per seguire una squadra di calcio che li rappresentava, è come la passione identitaria di un popolo possa andare al di là del risultato, dal momento che il Cagliari perse in campo, ma vinse fuori. Serie A? La mia Atalanta, e lo dico da bergamasco, è una favola da otto anni. Per me si giocherà lo scudetto con Napoli e Inter, sono queste le tre squadre candidate per lottare per il titolo. Nel 1997 sono stato allenatore del Napoli in un momento storico di grande crisi societaria, peccato. Oggi c’è un grande presidente, De Laurentiis, che ha investito e rilanciato il progetto per mettere nel dimenticatoio un anno difficile. Conte con il suo carisma ha dato un segnale importante: testa bassa, lavoro e ambizioni per puntare in alto, e lo ha fatto da condottiero. E glielo auguro di cuore, perché tengo a Napoli”.