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L'EX SASSUOLO - Maxime Lopez: "Al Napoli con Garcia? Sarebbe stata la città perfetta per me"
22.11.2024 10:10 di Napoli Magazine

Maxime Lopez, ex centrocampista di Sassuolo e Fiorentina tra le altre, attualmente al Paris FC, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: "Troppo onesto? Lo sarò sempre. Parlare in italiano? Mi mancava. A dirla tutta mi mancano i rapporti umani. Ho incontrato persone straordinarie, davvero. Mi dispiace per come si è chiusa l'avventura al Sassuolo. Firenze? Ho vissuto l'anno più bello della mia vita sotto l'aspetto umano. Sto bene a Parigi. E te lo dice uno che è nato a Marsiglia. Dopo la stagione complicata alla Fiorentina volevo tornare a casa. Qualcuno è rimasto sorpreso dal fatto che abbia deciso di firmare in Ligue 2. Ma la verità è che questa estate il mio calciomercato è stato difficile. Non ho ricevuto proposte che reputassi interessanti. L'Italia è stata una tappa bellissima. Mi mancano i ristoranti, le persone... Anche il mio autista che ormai non vedo più. Guardo il mio cane e penso all'Italia. Per voi è un animale che è allo stesso livello dell'uomo. È bellissimo tutto questo. Sassuolo? Non ho avuto problemi con nessuno, tifosi compresi. Ho sempre dato tutto in campo e mi è dispiaciuto ricevere gli insulti quando si è iniziato a parlare di un mio addio. Non mi sentivo di restare in Serie B. A Fabio Grosso gliel'ho detto. 'Sei bravo, so che mi faresti giocare. Ma io non voglio restare'. Fiorentina? In alcune circostanze meritavo di giocare di più. Non sono stato un gran giocatore per il club, lo ammetto. Ma anche alcuni miei compagni mi dicevano 'Maxime... Ma perché non giochi?' Cosa potevo fare? Accetto le decisioni dell'allenatore con il quale ho avuto un buon rapporto. Adoro 'giocare corto'. Ecco, lui mi ha fatto capire che questa è una possibilità. Ma che in certe situazioni si può giocare anche con la palla lunga. E mi è stato d'aiuto per questo. De Zerbi è un genio. Vuole che ti diverti. Ho trascorso otto mesi con lui. Se solo ci ripenso... Avevamo una squadra di 'fenomeni'. Berardi, che reputo il calciatore più forte con cui abbia giocato. Raspadori che era molto giovane, Caputo che voi italiani rispettate tanto. Ma anche Boga, Traorè, Locatelli... Troppo, troppo forti. Quando è andato via gli ho fatto una confidenza: 'mister, se fossi rimasto anche nella stagione successiva saremmo arrivati in Europa'. Magari non in Champions League, ma comunque nelle prime posizioni. Dionisi è un buon allenatore. Garcia? Siamo sempre rimasti in contatto. Quando è andato al Napoli abbiamo parlato di un mio possibile trasferimento. Io stavo facendo bene e quella sarebbe stata la città perfetta per me. Ma alla fine disse che avrebbe pensato a un altro profilo. Per come è terminata l'avventura è stato meglio accettare Firenze. Quando cambi divisa perdi tanti amici. Io gioco molto alla PlayStation, in particolare a FC25 e Warzone con Nasri, uno dei miei migliori amici. Ai tempi del Sassuolo c'erano Berardi e Laurienté... Ma ora non è più la stessa cosa. Non possiamo fare finta di essere legati come un tempo. Nella passata stagione ho avuto un amico come Jonathan Ikoné che mi ha aiutato parecchio. Un 'frere'. Abitavamo a dieci secondi di distanza, mi passava a prendere per andare agli allenamenti. E anzi ne approfitto per mandargli un grande abbraccio visto che nei giorni scorsi ha perso suo papà. Ho legato anche con Nzola, Kouame. Insomma... Umanamente è stato l'anno più bello della mia carriera. Gol vittoria contro la Juventus nel 2021? Sono un fan di Messi. Segnai e c'erano dei tifosi pronti a insultarmi, il che è la normalità. Ma è in quel momento che ho pensato di esultare come CR7. Non me l'ero preparato. Non avrei mai pensato di giocare in Serie A. Ma il vostro calcio è perfetto e son contento di esserci stato. Ora sono a Parigi, c'è un progetto importante che ho apprezzato. Anzi, io ho firmato prima ancora dell'annuncio di Arnault. Siamo un po' come il Sassuolo di oggi, in Serie B ma con tanti giocatori da A. Nazionale? Sono ancora lontano. Sarebbe da matti e stupidi dire 'voglio andare al Mondiale' o qualcosa del genere. Non ci penso neanche un secondo, la mia testa è al Paris FC".

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22/11/2024 - 10:10

Maxime Lopez, ex centrocampista di Sassuolo e Fiorentina tra le altre, attualmente al Paris FC, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: "Troppo onesto? Lo sarò sempre. Parlare in italiano? Mi mancava. A dirla tutta mi mancano i rapporti umani. Ho incontrato persone straordinarie, davvero. Mi dispiace per come si è chiusa l'avventura al Sassuolo. Firenze? Ho vissuto l'anno più bello della mia vita sotto l'aspetto umano. Sto bene a Parigi. E te lo dice uno che è nato a Marsiglia. Dopo la stagione complicata alla Fiorentina volevo tornare a casa. Qualcuno è rimasto sorpreso dal fatto che abbia deciso di firmare in Ligue 2. Ma la verità è che questa estate il mio calciomercato è stato difficile. Non ho ricevuto proposte che reputassi interessanti. L'Italia è stata una tappa bellissima. Mi mancano i ristoranti, le persone... Anche il mio autista che ormai non vedo più. Guardo il mio cane e penso all'Italia. Per voi è un animale che è allo stesso livello dell'uomo. È bellissimo tutto questo. Sassuolo? Non ho avuto problemi con nessuno, tifosi compresi. Ho sempre dato tutto in campo e mi è dispiaciuto ricevere gli insulti quando si è iniziato a parlare di un mio addio. Non mi sentivo di restare in Serie B. A Fabio Grosso gliel'ho detto. 'Sei bravo, so che mi faresti giocare. Ma io non voglio restare'. Fiorentina? In alcune circostanze meritavo di giocare di più. Non sono stato un gran giocatore per il club, lo ammetto. Ma anche alcuni miei compagni mi dicevano 'Maxime... Ma perché non giochi?' Cosa potevo fare? Accetto le decisioni dell'allenatore con il quale ho avuto un buon rapporto. Adoro 'giocare corto'. Ecco, lui mi ha fatto capire che questa è una possibilità. Ma che in certe situazioni si può giocare anche con la palla lunga. E mi è stato d'aiuto per questo. De Zerbi è un genio. Vuole che ti diverti. Ho trascorso otto mesi con lui. Se solo ci ripenso... Avevamo una squadra di 'fenomeni'. Berardi, che reputo il calciatore più forte con cui abbia giocato. Raspadori che era molto giovane, Caputo che voi italiani rispettate tanto. Ma anche Boga, Traorè, Locatelli... Troppo, troppo forti. Quando è andato via gli ho fatto una confidenza: 'mister, se fossi rimasto anche nella stagione successiva saremmo arrivati in Europa'. Magari non in Champions League, ma comunque nelle prime posizioni. Dionisi è un buon allenatore. Garcia? Siamo sempre rimasti in contatto. Quando è andato al Napoli abbiamo parlato di un mio possibile trasferimento. Io stavo facendo bene e quella sarebbe stata la città perfetta per me. Ma alla fine disse che avrebbe pensato a un altro profilo. Per come è terminata l'avventura è stato meglio accettare Firenze. Quando cambi divisa perdi tanti amici. Io gioco molto alla PlayStation, in particolare a FC25 e Warzone con Nasri, uno dei miei migliori amici. Ai tempi del Sassuolo c'erano Berardi e Laurienté... Ma ora non è più la stessa cosa. Non possiamo fare finta di essere legati come un tempo. Nella passata stagione ho avuto un amico come Jonathan Ikoné che mi ha aiutato parecchio. Un 'frere'. Abitavamo a dieci secondi di distanza, mi passava a prendere per andare agli allenamenti. E anzi ne approfitto per mandargli un grande abbraccio visto che nei giorni scorsi ha perso suo papà. Ho legato anche con Nzola, Kouame. Insomma... Umanamente è stato l'anno più bello della mia carriera. Gol vittoria contro la Juventus nel 2021? Sono un fan di Messi. Segnai e c'erano dei tifosi pronti a insultarmi, il che è la normalità. Ma è in quel momento che ho pensato di esultare come CR7. Non me l'ero preparato. Non avrei mai pensato di giocare in Serie A. Ma il vostro calcio è perfetto e son contento di esserci stato. Ora sono a Parigi, c'è un progetto importante che ho apprezzato. Anzi, io ho firmato prima ancora dell'annuncio di Arnault. Siamo un po' come il Sassuolo di oggi, in Serie B ma con tanti giocatori da A. Nazionale? Sono ancora lontano. Sarebbe da matti e stupidi dire 'voglio andare al Mondiale' o qualcosa del genere. Non ci penso neanche un secondo, la mia testa è al Paris FC".