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L'EX - Trotta: "Garnacho giovane e straordinario, Conte sta facendo un capolavoro con il Napoli"
23.01.2025 11:34 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve:

La Juventus continua a soffrire di 'pareggite', anche in Champions League. Un Napoli che, invece, sembra in grande forma. Ma il calcio, lo sappiamo, è fatto per smentire i pronostici, vero?

“Un ennesimo pareggio per gli uomini di Thiago Motta, chiamati sabato a una sfida che, sulla carta, sembra molto difficile: in casa del Napoli, allo stadio Diego Armando Maradona. Sicuramente, oggi il Napoli appare più convinto delle proprie capacità. Questa, però, è sempre una partita con la Juve: una gara importante, che sarà equilibrata. Però è vero, la Juventus in questo momento sta attraversando un periodo complicato. Tanti pareggi sono un'anomalia per una squadra come la Juve. Non so se ci siano mai stati così tanti pareggi nella loro storia. Sicuramente stanno vivendo un girone d'andata molto difficile".

Visto che nel DNA della Juventus il pareggio non è contemplato e il loro slogan è ‘Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta’, possiamo dire che Thiago Motta abbia deluso le aspettative?

"Secondo me, sì. Come ho già detto, non sono nemmeno sicuro che oggi la Juve rifarebbe la stessa scelta. Hanno voluto puntare su un allenatore giovane per iniziare un progetto con Giuntoli, ma l’impatto con una grande squadra è stato difficile. Non credo che Motta abbia ancora trovato una soluzione per invertire questa tendenza negativa. Dall'altra parte, invece, Conte ha fatto un vero e proprio miracolo. È riuscito a rigenerare la squadra in pochi mesi, portandola prima in classifica. Ha dimostrato di saper gestire ogni aspetto, con giocatori motivati e al posto giusto. Per me, è lui che sta facendo la vera impresa".

Per quanto riguarda Conte, sappiamo che il calcio è fatto di alti e bassi: basta un soffio di vento per far crollare un castello?

"Dipende dal castello che si aspettavano. Anche se il Napoli quest’anno non dovesse vincere lo scudetto, dopo l’annata scorsa nessuno se lo aspettava. Il vero successo è il clima che Conte ha ricreato. Ha portato tutta la società, compreso il presidente De Laurentiis, a seguirlo in ogni aspetto. È riuscito a rigenerare giocatori che sembravano persi e a dare di nuovo valore alla rosa. Questo è il suo capolavoro".

Cosa manca realmente a questo Napoli per essere ancora più competitivo?

"Sicuramente servono rinforzi mirati. Se vogliono puntare a grandi obiettivi, devono cercare un esterno che sostituisca Kvaratskhelia e un difensore centrale di livello. Anche se Juan Jesus sta sorprendendo, avere una copertura maggiore sarebbe fondamentale. La squadra è già molto competitiva, ma questi innesti la renderebbero pronta per lottare fino alla fine".

Chi sarebbe il miglior sostituto di Kvaratskhelia al Napoli? Alejandro Garnacho o Karim Adeyemi?

"Per me Garnacho. È un giocatore giovane, straordinario, imprevedibile e davvero importante. Personalmente, lo preferisco e spero che il Napoli possa permetterselo. Sarebbe un grande investimento. Garnacho sì, Adeyemi forse".

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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve:

La Juventus continua a soffrire di 'pareggite', anche in Champions League. Un Napoli che, invece, sembra in grande forma. Ma il calcio, lo sappiamo, è fatto per smentire i pronostici, vero?

“Un ennesimo pareggio per gli uomini di Thiago Motta, chiamati sabato a una sfida che, sulla carta, sembra molto difficile: in casa del Napoli, allo stadio Diego Armando Maradona. Sicuramente, oggi il Napoli appare più convinto delle proprie capacità. Questa, però, è sempre una partita con la Juve: una gara importante, che sarà equilibrata. Però è vero, la Juventus in questo momento sta attraversando un periodo complicato. Tanti pareggi sono un'anomalia per una squadra come la Juve. Non so se ci siano mai stati così tanti pareggi nella loro storia. Sicuramente stanno vivendo un girone d'andata molto difficile".

Visto che nel DNA della Juventus il pareggio non è contemplato e il loro slogan è ‘Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta’, possiamo dire che Thiago Motta abbia deluso le aspettative?

"Secondo me, sì. Come ho già detto, non sono nemmeno sicuro che oggi la Juve rifarebbe la stessa scelta. Hanno voluto puntare su un allenatore giovane per iniziare un progetto con Giuntoli, ma l’impatto con una grande squadra è stato difficile. Non credo che Motta abbia ancora trovato una soluzione per invertire questa tendenza negativa. Dall'altra parte, invece, Conte ha fatto un vero e proprio miracolo. È riuscito a rigenerare la squadra in pochi mesi, portandola prima in classifica. Ha dimostrato di saper gestire ogni aspetto, con giocatori motivati e al posto giusto. Per me, è lui che sta facendo la vera impresa".

Per quanto riguarda Conte, sappiamo che il calcio è fatto di alti e bassi: basta un soffio di vento per far crollare un castello?

"Dipende dal castello che si aspettavano. Anche se il Napoli quest’anno non dovesse vincere lo scudetto, dopo l’annata scorsa nessuno se lo aspettava. Il vero successo è il clima che Conte ha ricreato. Ha portato tutta la società, compreso il presidente De Laurentiis, a seguirlo in ogni aspetto. È riuscito a rigenerare giocatori che sembravano persi e a dare di nuovo valore alla rosa. Questo è il suo capolavoro".

Cosa manca realmente a questo Napoli per essere ancora più competitivo?

"Sicuramente servono rinforzi mirati. Se vogliono puntare a grandi obiettivi, devono cercare un esterno che sostituisca Kvaratskhelia e un difensore centrale di livello. Anche se Juan Jesus sta sorprendendo, avere una copertura maggiore sarebbe fondamentale. La squadra è già molto competitiva, ma questi innesti la renderebbero pronta per lottare fino alla fine".

Chi sarebbe il miglior sostituto di Kvaratskhelia al Napoli? Alejandro Garnacho o Karim Adeyemi?

"Per me Garnacho. È un giocatore giovane, straordinario, imprevedibile e davvero importante. Personalmente, lo preferisco e spero che il Napoli possa permetterselo. Sarebbe un grande investimento. Garnacho sì, Adeyemi forse".