NAPOLI - Il Napoli torna a tuonare, dopo il doppio k.o. interno contro la Lazio, con una vittoria perentoria nel risultato finale raggiunto ad Udine. Bisognava vincere e i tre punti sono arrivati, tre lunghezze d'oro come le reti realizzate. Nonostante un primo tempo non entusiasmante, con i padroni di casa in vantaggio con Thauvin, che ha ribadito in rete la respinta centrale di Meret, la squadra di Conte non si è scomposta. Nell'intervallo il tecnico si è fatto sentire e i risultati si sono visti. Già perchè, complice una prateria concessa a Lukaku, con l'ottimo lancio di McTominay per la punta belga si è riequilibrata la partita. Lo scozzese, prima di questo gesto tecnico, non aveva impressionato, così come Anguissa e lo stesso Lobotka, apparso stranamente incauto dopo il tocco di braccio che ha causato il penaly in favore dei bianconeri. Giusto il rigore concesso all'Udinese, così come sarebbe stato corretto attribuire il tiro dagli undici metri al Cagliari per il tocco di mano di Kossounou, ma in Sardegna arbitro e VAR hanno chiuso gli occhi. E purtroppo non è la prima volta che gli orobici possono approfittare di queste sviste arbitrali: era accaduto, infatti, già nelle sfide con Monza, Udinese e Milan. L'Atalanta, comunque, appare in difficoltà, per la gestione delle tante gare ravvicinate, e se ne è accorto pure Gasperini, tutt'altro che euforico dopo la vittoria striminzita conseguita e bravo a tuonare contro Zaniolo, che ogni volta che segna infiamma il pubblico avversario con le sue esultanze, non accomodando per nulla il gioco in campo per i propri compagni. Il Napoli, per fortuna, dopo 50 minuti di sonno, si è svegliato. Prima Lukaku, poi Neres (un fulmine di guerra non appena ha un pò di campo a disposizione) con la gentile collaborazione di Giannetti ed infine Anguissa (dopo un bel duetto con il subentrato Simeone). Così gli azzurri hanno portato a casa tre punti d'oro, che in termini di "ricostruzione" fanno ben sperare. Non parliamo di scudetto, ci mancherebbe, però i segnali che arrivano dagli ex campioni d'Italia sono più che incoraggianti. Certo è che bisognerebbe avere meno paura nello sviluppo del gioco, puntando meno al possesso palla in alcuni frangenti e più alla conclusione in porta. In tal senso Neres ha rappresentato una bella ventata di novità, perchè il brasiliano salta l'avversario che si presenta al suo cospetto quasi ad occhi chiusi. Lo stesso Kvara si è complimentato con il compagno tra i commenti al suo post su Instagram. Bene così, il gruppo è unito e vuole restare in vetta. Lo ha fatto intendere anche Anguissa tra le righe delle sue riflessioni post vittoria. E Conte può sorridere, pensando già a Genoa e Venezia, perchè d'altronde qui non c'è nessuna voglia di mollare un centimetro nella corsa verso il tricolore.
Antonio Petrazzuolo
di Napoli Magazine
15/12/2024 - 09:00
NAPOLI - Il Napoli torna a tuonare, dopo il doppio k.o. interno contro la Lazio, con una vittoria perentoria nel risultato finale raggiunto ad Udine. Bisognava vincere e i tre punti sono arrivati, tre lunghezze d'oro come le reti realizzate. Nonostante un primo tempo non entusiasmante, con i padroni di casa in vantaggio con Thauvin, che ha ribadito in rete la respinta centrale di Meret, la squadra di Conte non si è scomposta. Nell'intervallo il tecnico si è fatto sentire e i risultati si sono visti. Già perchè, complice una prateria concessa a Lukaku, con l'ottimo lancio di McTominay per la punta belga si è riequilibrata la partita. Lo scozzese, prima di questo gesto tecnico, non aveva impressionato, così come Anguissa e lo stesso Lobotka, apparso stranamente incauto dopo il tocco di braccio che ha causato il penaly in favore dei bianconeri. Giusto il rigore concesso all'Udinese, così come sarebbe stato corretto attribuire il tiro dagli undici metri al Cagliari per il tocco di mano di Kossounou, ma in Sardegna arbitro e VAR hanno chiuso gli occhi. E purtroppo non è la prima volta che gli orobici possono approfittare di queste sviste arbitrali: era accaduto, infatti, già nelle sfide con Monza, Udinese e Milan. L'Atalanta, comunque, appare in difficoltà, per la gestione delle tante gare ravvicinate, e se ne è accorto pure Gasperini, tutt'altro che euforico dopo la vittoria striminzita conseguita e bravo a tuonare contro Zaniolo, che ogni volta che segna infiamma il pubblico avversario con le sue esultanze, non accomodando per nulla il gioco in campo per i propri compagni. Il Napoli, per fortuna, dopo 50 minuti di sonno, si è svegliato. Prima Lukaku, poi Neres (un fulmine di guerra non appena ha un pò di campo a disposizione) con la gentile collaborazione di Giannetti ed infine Anguissa (dopo un bel duetto con il subentrato Simeone). Così gli azzurri hanno portato a casa tre punti d'oro, che in termini di "ricostruzione" fanno ben sperare. Non parliamo di scudetto, ci mancherebbe, però i segnali che arrivano dagli ex campioni d'Italia sono più che incoraggianti. Certo è che bisognerebbe avere meno paura nello sviluppo del gioco, puntando meno al possesso palla in alcuni frangenti e più alla conclusione in porta. In tal senso Neres ha rappresentato una bella ventata di novità, perchè il brasiliano salta l'avversario che si presenta al suo cospetto quasi ad occhi chiusi. Lo stesso Kvara si è complimentato con il compagno tra i commenti al suo post su Instagram. Bene così, il gruppo è unito e vuole restare in vetta. Lo ha fatto intendere anche Anguissa tra le righe delle sue riflessioni post vittoria. E Conte può sorridere, pensando già a Genoa e Venezia, perchè d'altronde qui non c'è nessuna voglia di mollare un centimetro nella corsa verso il tricolore.
Antonio Petrazzuolo