NAPOLI - Non dimenticherò mai l'esultanza festante di Kvara sul pullman a tetto scoperto del Napoli dopo la matematica certezza della vittoria del terzo scudetto. Cappello celebrativo di cartone a falda larga, sguardo scintillante, sorriso gioioso di chi sta vivendo un sogno ad occhi aperti. Khvicha è stato tra gli artefici della grande impresa sportiva capitanata da Spalletti e il suo apporto concreto alla conquista del tricolore è un fatto indelebile, impresso nella memoria e nel cuore della tifoseria partenopea. C'è stata poi di mezzo una stagione sciagurata, con l'improduttivo avvicendarsi di tre allenatori dopo la partenza di Spalletti, e che ha visto andare in frantumi i sogni di gloria azzurri. Capitolo ormai chiuso e alle spalle. È cominciata infatti dalla attuale stagione, l'era della ricostruzione con Conte, leader carismatico che ha saputo letteralmente rigenerare una squadra che aveva perso identità e personalità e lo ha fatto in pochi mesi, tanto che attualmente il Napoli è primo in classifica e può dedicarsi di settimana in settimana a preparare le singole sfide di campionato non avendo impegni nelle coppe europee. Ci sono i presupposti per andare oltre le più rosee aspettative e più che presumibilmente gli azzurri torneranno in Champions l'anno prossimo. Questo è il quadro d'insieme in cui si inserisce la scelta di Kvaratskhelia di lasciare comunque il Napoli a gennaio, data una allettante, milionaria offerta di ingaggio da parte del PSG. "So che siete molto dispiaciuti, ma un giorno vi racconterò tutto", ha detto l'attaccante georgiano in un video pubblicato su Instagram in cui saluta e ringrazia i tifosi del Napoli prima ancora della ufficialità del trasferimento al club parigino. Non si ravvedono altre ragioni se non quelle prettamente economiche dietro la scelta di lasciare una squadra attualmente in testa alla classifica ed un progetto di cui Khvicha stesso faceva parte a pieno titolo. La sua stella continuerà a brillare altrove, nel calcio moderno è anacronistico ormai meravigliarsi di certi addii, eppure resta l'evidenza di una tempistica discutibile nello scegliere di andare via a stagione in corso, al di là di quelle che saranno le specifiche ragioni che un giorno Kvara vorrà raccontare. Il dato di fatto è che va via, da giovane professionista talentuoso qual è ha colto le vantaggiose opportunità economiche che gli si sono presentate a gennaio ed ha fatto la sua scelta consapevole. Non resta che salutarlo, ringraziare e voltare pagina. Gli interpreti cambiano, ciò che conta è solo la maglia.
di Napoli Magazine
17/01/2025 - 14:00
NAPOLI - Non dimenticherò mai l'esultanza festante di Kvara sul pullman a tetto scoperto del Napoli dopo la matematica certezza della vittoria del terzo scudetto. Cappello celebrativo di cartone a falda larga, sguardo scintillante, sorriso gioioso di chi sta vivendo un sogno ad occhi aperti. Khvicha è stato tra gli artefici della grande impresa sportiva capitanata da Spalletti e il suo apporto concreto alla conquista del tricolore è un fatto indelebile, impresso nella memoria e nel cuore della tifoseria partenopea. C'è stata poi di mezzo una stagione sciagurata, con l'improduttivo avvicendarsi di tre allenatori dopo la partenza di Spalletti, e che ha visto andare in frantumi i sogni di gloria azzurri. Capitolo ormai chiuso e alle spalle. È cominciata infatti dalla attuale stagione, l'era della ricostruzione con Conte, leader carismatico che ha saputo letteralmente rigenerare una squadra che aveva perso identità e personalità e lo ha fatto in pochi mesi, tanto che attualmente il Napoli è primo in classifica e può dedicarsi di settimana in settimana a preparare le singole sfide di campionato non avendo impegni nelle coppe europee. Ci sono i presupposti per andare oltre le più rosee aspettative e più che presumibilmente gli azzurri torneranno in Champions l'anno prossimo. Questo è il quadro d'insieme in cui si inserisce la scelta di Kvaratskhelia di lasciare comunque il Napoli a gennaio, data una allettante, milionaria offerta di ingaggio da parte del PSG. "So che siete molto dispiaciuti, ma un giorno vi racconterò tutto", ha detto l'attaccante georgiano in un video pubblicato su Instagram in cui saluta e ringrazia i tifosi del Napoli prima ancora della ufficialità del trasferimento al club parigino. Non si ravvedono altre ragioni se non quelle prettamente economiche dietro la scelta di lasciare una squadra attualmente in testa alla classifica ed un progetto di cui Khvicha stesso faceva parte a pieno titolo. La sua stella continuerà a brillare altrove, nel calcio moderno è anacronistico ormai meravigliarsi di certi addii, eppure resta l'evidenza di una tempistica discutibile nello scegliere di andare via a stagione in corso, al di là di quelle che saranno le specifiche ragioni che un giorno Kvara vorrà raccontare. Il dato di fatto è che va via, da giovane professionista talentuoso qual è ha colto le vantaggiose opportunità economiche che gli si sono presentate a gennaio ed ha fatto la sua scelta consapevole. Non resta che salutarlo, ringraziare e voltare pagina. Gli interpreti cambiano, ciò che conta è solo la maglia.