La data non è casuale. Oggi, 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità, l’Italia celebra lo sport inclusivo di Special Olympics svelando i volti pieni di entusiasmo degli 88 Azzurri che tra meno di cento giorni parteciperanno agli Special Olympics World Winter Games, Torino 2025. La Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma, ha dato il benvenuto all’intera delegazione italiana che dall’8 al 15 marzo farà gli onori di casa sulle nevi piemontesi per il più grande evento sportivo inclusivo a livello globale del 2025, con i suoi 1500 Atleti con e senza disabilità intellettive provenienti da 102 paesi, con i suoi 2000 volontari, 1000 coach e 3000 familiari, per un evento che complessivamente coinvolgerà oltre 100mila spettatori.
Il Governo italiano si schiera accanto a Special Olympics e si mette in gioco con l’impegno di tre suoi Ministri che hanno incoraggiato i futuri protagonisti dei Giochi di Torino 2025 con queste parole:
Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità: "Non bisogna mai chiudere le porte. Se diamo la possibilità agli altri di cimentarsi in quello che gli piace abbiamo persone non solo più felici ma che ci danno anche tante soddisfazioni. Siete un orgoglio del nostro Paese. E voi dovete essere protagonisti nello sport come nella vita, credo che il messaggio più forte sia quello della piena condivisione. Siamo tutte persone e tutti parti dello stesso mondo e comunque forza Italia".
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: "C'è la volontà comune di creare dei giochi memorabili e far sì che la partecipazione diventi essa stessa una medaglia. Guardando in viso i ragazzi e le ragazze, riscontriamo la gioia, l'emozione di questa attesa che porterà all’8 marzo. Li vedremo protagonisti nelle discipline invernali in una regione come il Piemonte e una città, Torino, pronte ad accoglierli e a promuovere al meglio non soltanto l'evento sportivo, ma anche il significato sociale, morale, civico di questo appuntamento. In una fase in cui il mondo si divide noi ci uniamo, per condividere la gioia delle differenze. E la gioia di rappresentare la maglia azzurra e il nostro tricolore. Il grazie va prima di tutto a voi Atleti e Atlete. Possiate godere di questa esperienza e della maglia azzurra".
Daniela Santanchè, Ministro del Turismo: "Leggere e ascoltare le storie di questi Atleti, ci fa sentire piccoli. Oggi, quindi, non è la giornata delle istituzioni ma è la giornata di chi ci farà vivere l'esperienza dei Giochi Mondiali Special Olympics. Tutti quanti tiferemo per loro, dimostrando quello che può fare lo sport: diventare un ponte che consente di andare al di là di qualsiasi barriera. Grazie a questi grandi Atleti, impariamo che nella vita si può vincere tutto".
Ai Ministri presenti si è aggiunto il messaggio di Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito: “La presentazione del Team Italia è un evento di grande rilevanza per il nostro Paese e per i valori di inclusione ed educazione che lo sport promuove. Apprezzo profondamente il lavoro svolto da Special Olympics e Il significato che i Giochi Mondiali Invernali portano non solo agli atleti, ma a tutta la società italiana, quale esempio di passione e innovazione. Auguro agli atleti di vivere questa esperienza con entusiasmo e orgoglio, certo che rappresenteranno al meglio il nostro paese”.
Tutti consapevoli di quanti vantaggi questo evento possa lasciare in eredità alla nostra nazione e al mondo intero per una effettiva crescita culturale e sociale, facendo da apripista al ciclo che proseguirà con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano e Cortina nel 2026.
Perché lo sport, per Special Olympics, non è il fine ma uno strumento dal potere straordinario. Per gli Atleti con disabilità intellettive - come ricordato dalla giornalista Rai Simona Rolandi, moderatrice dell’incontro - lo sport è un’opportunità per scoprire e accrescere potenzialità e talenti, per conoscere persone e stringere nuove amicizie, per crescere in termini di autonomia e di consapevolezza di sé. Ma lo sport in Special Olympics non è solo a vantaggio delle persone con disabilità intellettive e delle loro famiglie, è strumento e opportunità di crescita per tutti. Il progetto Scuola e lo sport unificato che unisce sullo stesso campo giovani con e senza disabilità intellettive in formazioni miste, sono mezzi potenti, in grado di promuovere una cultura inclusiva, in grado di cambiare la direzione di tante storie che pure se all’inizio hanno raccontato momenti di cattiveria, esclusione, difficoltà, sofferenza e timori possono trasformarsi in percorsi di crescita, cambiamento, rivoluzione e felicità condivisa.
Esperienza raccontata dall’atleta biellese Andrea Ferraro, che ai Mondiali gareggerà nello Sci Alpino e che grazie allo sport unificato e a Special Olympics ha portato a tifare per lui il compagno che a scuola l’aveva messo da parte. Ed è proprio quel suo compagno, Jacopo Giorna, a raccontare che: “Spesso, quando ci troviamo di fronte a qualcosa che non conosciamo tendiamo a generalizzare, basandoci su pochi preconcetti. Lo sport però ci viene in aiuto: ci avvicina e ci permette di vivere e conoscere il vero valore umano che ogni atleta con disabilità porta con sé, fatto di passione e amore verso il prossimo. Nei primi anni di liceo il rapporto tra me e Andrea è stato difficile, complice la mia immaturità. Nonostante questo, ho sempre provato affetto nei suoi confronti, dovevo solo trovare il modo giusto per esprimerlo. Mi ha aiutato diventare un Atleta partner e condividere le sue stesse gioie. Invito tutti ad avvicinarsi a questo mondo, perché insegna a ognuno di noi a diventare una persona migliore!”.
Lo sport per Special Olympics ha un potere rivoluzionario sulle relazioni sociali e sui percorsi individuali. Molti tra gli Atleti Azzurri, hanno storie significative. Storie di affermazione e di rinascita, a dimostrazione che con il giusto supporto e offrendo opportunità, si possono raggiungere traguardi straordinari. Ce lo insegna Luca Nannini, Atleta lucchese pronto a gareggiare con le sue racchette da neve. “La mia storia ha un inizio cupo e buio. Al di là della scuola non avevo altre opportunità per relazionarmi con gli altri. La mia famiglia mi teneva sotto una campana di vetro. Poi è arrivata Anna, la mia tata, che ha insistito tanto perché uscissi e facessi sport. È stata la mia salvezza. Ora mi sto allenando per partecipare a un Mondiale: non avrei mai creduto di poter realizzare un sogno simile”.
La conferenza è proseguita con gli interventi di Silvia Salis, Vicepresidente Vicario del Coni: "Quando si parte per un grande evento la delegazione diventa una seconda famiglia. Vorrei ringraziare le vostre famiglie perché da ex atleta so i sacrifici che devono fare per rendere questo possibile. Torino 2006 ha lasciato una città diversa. E questo varrà ancora di più dopo la manifestazione di marzo. Con i Giochi si cambia la mentalità di un Paese: le sedi sono premiate per la capacità di andare incontro a tutti. Quindi pensare alle esigenze di accessibilità per tutti è un regalo che si fa Torino e il Paese. Con questi World Winter Games, Torino sarà una città proiettata nel futuro”.
E di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, con un video messaggio: “Mi preme farvi giungere il mio personale in bocca al lupo e quello dell'intero Comitato Paralimpico italiano in vista di questo importantissimo evento internazionale che vedrà Torino e l'Italia protagoniste. Questo evento è l'ennesima dimostrazione di un Movimento in grado da sempre di favorire il diritto allo sport per le persone con disabilità intellettive attraverso quella declinazione più ampia che guarda allo sport non tanto e non solo come obiettivo ma come strumento che riesce a penetrare nelle famiglie italiane. Ho sempre riconosciuto a Special Olympics Italia la capacità di sensibilizzare, avvicinare le persone ad una realtà come quella della disabilità intellettiva, che ha fatto dell'inclusività il significato più profondo del suo percorso. Special Olympics fin dall'inizio ha saputo tracciare e percorrere quella strada dello sport unificato che ha contribuito in maniera importante a quella complessa e silenziosa rivoluzione culturale in cui lo sport viene vista non solo come vetrina di grandi campioni ma soprattutto come strumento di contaminazione virtuosa. Agli atleti in partenza per i Mondiali dico: siate orgogliosi di vestire quella maglia azzurra che oggi indossate e di gareggiare su di un palcoscenico tanto prestigioso con la speranza che Torino possa rappresentare ancora una volta una tappa intermedia di un cammino che vi porterà lontano".
Parole cariche di orgoglio per il vicepresidente vicario di Special Olympics Italia, nonché fondatore del Movimento in Italia, Alessandro Palazzotti, anche in nome del Presidente Angelo Moratti: "L'impressione, oggi, è quella di essere insieme a tanti sognatori che guardano lontano ma che incidono sul presente. Stiamo comunicando a tanti altri sognatori che lavorano in ogni angolo del Paese per una rivoluzione culturale profonda e che speriamo possa contagiare tutto il mondo. Credo si tratti di un momento storico, perché c’è un’accelerazione di sensibilità, non solo nelle istituzioni, ma a 360 gradi, per dare opportunità ai nostri Atleti e soprattutto a chi non lo è ancora diventato. I dirigenti delle aziende che ci affiancano, che accolgono i nostri Atleti per partecipare a eventi aziendali ne sono un esempio. Special Olympics non ti scivola addosso, entra nei cuori e ti cambia. Gli enti hanno compreso quali grandi benefici arrivino per tutta la società se viviamo in modo inclusivo. Per questo adottano gli Atleti. Sarà una grande edizione dei Giochi - conclude Palazzotti - il 12 dicembre a Torino li presenteremo con il programma definitivo. Ospiteremo un evento che sarà un'opportunità di crescita per tanti altri paesi, traendo ispirazione dalla nostra visione e dal messaggio globale che lanceremo".
La parola torna agli Atleti, con un’altra storia emozionante, quella della danzatrice torinese Gaia Pezzolato, pronta a esibirsi nella disciplina della danza sportiva per dimostrare tutto il suo talento e la sua determinazione.
La stessa determinazione che ha premiato un team scolastico, quello dell’Istituto di Istruzione Superiore “Remo Righetti” di Melfi (Potenza), portando tutti i dieci pass mondiali della squadra unificata di Floorball con i suoi Atleti e Atleti Partner.
A dare forza ai sogni della delegazione Azzurra di Torino 2025, la generosità e la sensibilità di aziende, comunità e privati che la supportano durante tutto l’anno e soprattutto in corrispondenza degli eventi nazionali e internazionali.
Sogni che non si sarebbero realizzati, senza il contributo delle aziende partner di Special Olympics Italia.
"Essere al fianco di Special Olympics significa intraprendere un percorso di ispirazione e crescita continua. Impariamo dagli atleti la forza della determinazione e il coraggio di affrontare le sfide: valori che ci guidano nello sviluppo di tecnologie e servizi di mobilità innovativi ed elettrificati, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e offrire a tutti la libertà di movimento, senza lasciare indietro nessuno. Siamo onorati di supportare queste storie straordinarie e di celebrare la diversità e il potenziale di ogni individuo. Un ringraziamento speciale va ai dipendenti del Gruppo Toyota, la cui partecipazione attiva testimonia il nostro impegno e i valori che guidano la nostra azienda” – ha dichiarato Alberto Santilli, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia.
“Siamo orgogliosi di continuare il nostro percorso al fianco di Special Olympics per supportare i prossimi Giochi Mondiali di Torino e la preparazione del team Italia”, racconta Cristina Camilli, Direttore Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Sostenibilità di Coca-Cola Italia. “Da sempre ci impegniamo per contribuire alla creazione di una società più inclusiva dove tutti possano raggiungere grandi obiettivi e per celebrare la capacità dello sport di abbattere ogni barriera”.
“Quella di Fondazione Snaitech con Special Olympics Italia è una collaborazione che va avanti da anni, ma che si è rivelata vincente fin dal primo giorno. Nasce dalla condivisione di valori e dalla comune passione per lo sport, inteso come strumento di aggregazione, crescita e inclusione e diventa immediatamente un momento di partecipazione attiva e collettiva in cui le persone di Snaitech fanno a gara per esserci e dare il loro piccolo grande supporto. Solo nel 2024 sono state oltre 500 le ore di volontariato aziendale a supporto delle attività di Special Olympics Italia” dichiara Laura Campopiano, Direttore Business Development &
Communications “Solidarietà, sport, partecipazione e rispetto sono parole che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura e che decliniamo, con la nostra Fondazione, ogni volta che si presenta l’occasione come per gli Special Olympics World Winter Games – Torino 2025”.
“Siamo felici di affiancare Special Olympics nei Giochi Mondiali Invernali 2025. Da oltre dieci anni, i nostri volontari aziendali partecipano attivamente ai vari eventi sportivi, affiancando gli atleti con dedizione e contribuendo al successo delle competizioni. Questo impegno riflette i valori che cerchiamo di diffondere ogni giorno all’interno della nostra azienda, con l’obiettivo di ispirare ciascuno a diventare ambasciatore di questo importante messaggio. Crediamo fermamente che lo sport abbia il potere di abbattere le barriere e unire le persone, ed è per noi un onore far parte di un’iniziativa che celebra il coraggio, la tenacia e la passione di questi straordinari atleti.” - Alessandro Magrini HR, GA & Corporate Communication General Manager Mitsubishi Electric Europe B.V. - Filiale Italiana
"Noi di Otis Italia siamo contenti di essere al fianco di Special Olympics e supportare così gli atleti e le atlete che parteciperanno ai prossimi Giochi. Una partnership che dura da più di un quarto di secolo e che ogni anno ci rende più orgogliosi!".
"Champion è fiera di essere al fianco della Nazionale Italiana in questa straordinaria avventura e desidera augurare il meglio a tutti gli atleti, alle loro famiglie e allo staff di Special Olympics. Con questa partnership, Champion ribadisce il proprio impegno a sostenere cause che promuovono l’inclusione e celebrano il potenziale umano in ogni sua forma".
In occasione dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Italia ha rilanciato la Campagna “Adotta un Campione”, raccolta fondi che sostiene le spese di trasferta del Team Italia all’evento. Chiunque può aderire, anche con una libera donazione, e decidere di adottare un Campione o un team di disciplina. Tutte le informazioni sono su ioadottouncampione.it.
In chiusura l’immancabile giuramento dell’Atleta Special Olympics "Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze" interpretato da Luca De Pieri, Atleta biellese dello Snowboard e le note dell’Inno d’Italia accompagnate dalla voce determinata di tutta la delegazione Azzurra, pronta a rappresentare l’Italia con orgoglio e passione.
di Napoli Magazine
03/12/2024 - 23:05
La data non è casuale. Oggi, 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità, l’Italia celebra lo sport inclusivo di Special Olympics svelando i volti pieni di entusiasmo degli 88 Azzurri che tra meno di cento giorni parteciperanno agli Special Olympics World Winter Games, Torino 2025. La Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma, ha dato il benvenuto all’intera delegazione italiana che dall’8 al 15 marzo farà gli onori di casa sulle nevi piemontesi per il più grande evento sportivo inclusivo a livello globale del 2025, con i suoi 1500 Atleti con e senza disabilità intellettive provenienti da 102 paesi, con i suoi 2000 volontari, 1000 coach e 3000 familiari, per un evento che complessivamente coinvolgerà oltre 100mila spettatori.
Il Governo italiano si schiera accanto a Special Olympics e si mette in gioco con l’impegno di tre suoi Ministri che hanno incoraggiato i futuri protagonisti dei Giochi di Torino 2025 con queste parole:
Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità: "Non bisogna mai chiudere le porte. Se diamo la possibilità agli altri di cimentarsi in quello che gli piace abbiamo persone non solo più felici ma che ci danno anche tante soddisfazioni. Siete un orgoglio del nostro Paese. E voi dovete essere protagonisti nello sport come nella vita, credo che il messaggio più forte sia quello della piena condivisione. Siamo tutte persone e tutti parti dello stesso mondo e comunque forza Italia".
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: "C'è la volontà comune di creare dei giochi memorabili e far sì che la partecipazione diventi essa stessa una medaglia. Guardando in viso i ragazzi e le ragazze, riscontriamo la gioia, l'emozione di questa attesa che porterà all’8 marzo. Li vedremo protagonisti nelle discipline invernali in una regione come il Piemonte e una città, Torino, pronte ad accoglierli e a promuovere al meglio non soltanto l'evento sportivo, ma anche il significato sociale, morale, civico di questo appuntamento. In una fase in cui il mondo si divide noi ci uniamo, per condividere la gioia delle differenze. E la gioia di rappresentare la maglia azzurra e il nostro tricolore. Il grazie va prima di tutto a voi Atleti e Atlete. Possiate godere di questa esperienza e della maglia azzurra".
Daniela Santanchè, Ministro del Turismo: "Leggere e ascoltare le storie di questi Atleti, ci fa sentire piccoli. Oggi, quindi, non è la giornata delle istituzioni ma è la giornata di chi ci farà vivere l'esperienza dei Giochi Mondiali Special Olympics. Tutti quanti tiferemo per loro, dimostrando quello che può fare lo sport: diventare un ponte che consente di andare al di là di qualsiasi barriera. Grazie a questi grandi Atleti, impariamo che nella vita si può vincere tutto".
Ai Ministri presenti si è aggiunto il messaggio di Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito: “La presentazione del Team Italia è un evento di grande rilevanza per il nostro Paese e per i valori di inclusione ed educazione che lo sport promuove. Apprezzo profondamente il lavoro svolto da Special Olympics e Il significato che i Giochi Mondiali Invernali portano non solo agli atleti, ma a tutta la società italiana, quale esempio di passione e innovazione. Auguro agli atleti di vivere questa esperienza con entusiasmo e orgoglio, certo che rappresenteranno al meglio il nostro paese”.
Tutti consapevoli di quanti vantaggi questo evento possa lasciare in eredità alla nostra nazione e al mondo intero per una effettiva crescita culturale e sociale, facendo da apripista al ciclo che proseguirà con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano e Cortina nel 2026.
Perché lo sport, per Special Olympics, non è il fine ma uno strumento dal potere straordinario. Per gli Atleti con disabilità intellettive - come ricordato dalla giornalista Rai Simona Rolandi, moderatrice dell’incontro - lo sport è un’opportunità per scoprire e accrescere potenzialità e talenti, per conoscere persone e stringere nuove amicizie, per crescere in termini di autonomia e di consapevolezza di sé. Ma lo sport in Special Olympics non è solo a vantaggio delle persone con disabilità intellettive e delle loro famiglie, è strumento e opportunità di crescita per tutti. Il progetto Scuola e lo sport unificato che unisce sullo stesso campo giovani con e senza disabilità intellettive in formazioni miste, sono mezzi potenti, in grado di promuovere una cultura inclusiva, in grado di cambiare la direzione di tante storie che pure se all’inizio hanno raccontato momenti di cattiveria, esclusione, difficoltà, sofferenza e timori possono trasformarsi in percorsi di crescita, cambiamento, rivoluzione e felicità condivisa.
Esperienza raccontata dall’atleta biellese Andrea Ferraro, che ai Mondiali gareggerà nello Sci Alpino e che grazie allo sport unificato e a Special Olympics ha portato a tifare per lui il compagno che a scuola l’aveva messo da parte. Ed è proprio quel suo compagno, Jacopo Giorna, a raccontare che: “Spesso, quando ci troviamo di fronte a qualcosa che non conosciamo tendiamo a generalizzare, basandoci su pochi preconcetti. Lo sport però ci viene in aiuto: ci avvicina e ci permette di vivere e conoscere il vero valore umano che ogni atleta con disabilità porta con sé, fatto di passione e amore verso il prossimo. Nei primi anni di liceo il rapporto tra me e Andrea è stato difficile, complice la mia immaturità. Nonostante questo, ho sempre provato affetto nei suoi confronti, dovevo solo trovare il modo giusto per esprimerlo. Mi ha aiutato diventare un Atleta partner e condividere le sue stesse gioie. Invito tutti ad avvicinarsi a questo mondo, perché insegna a ognuno di noi a diventare una persona migliore!”.
Lo sport per Special Olympics ha un potere rivoluzionario sulle relazioni sociali e sui percorsi individuali. Molti tra gli Atleti Azzurri, hanno storie significative. Storie di affermazione e di rinascita, a dimostrazione che con il giusto supporto e offrendo opportunità, si possono raggiungere traguardi straordinari. Ce lo insegna Luca Nannini, Atleta lucchese pronto a gareggiare con le sue racchette da neve. “La mia storia ha un inizio cupo e buio. Al di là della scuola non avevo altre opportunità per relazionarmi con gli altri. La mia famiglia mi teneva sotto una campana di vetro. Poi è arrivata Anna, la mia tata, che ha insistito tanto perché uscissi e facessi sport. È stata la mia salvezza. Ora mi sto allenando per partecipare a un Mondiale: non avrei mai creduto di poter realizzare un sogno simile”.
La conferenza è proseguita con gli interventi di Silvia Salis, Vicepresidente Vicario del Coni: "Quando si parte per un grande evento la delegazione diventa una seconda famiglia. Vorrei ringraziare le vostre famiglie perché da ex atleta so i sacrifici che devono fare per rendere questo possibile. Torino 2006 ha lasciato una città diversa. E questo varrà ancora di più dopo la manifestazione di marzo. Con i Giochi si cambia la mentalità di un Paese: le sedi sono premiate per la capacità di andare incontro a tutti. Quindi pensare alle esigenze di accessibilità per tutti è un regalo che si fa Torino e il Paese. Con questi World Winter Games, Torino sarà una città proiettata nel futuro”.
E di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, con un video messaggio: “Mi preme farvi giungere il mio personale in bocca al lupo e quello dell'intero Comitato Paralimpico italiano in vista di questo importantissimo evento internazionale che vedrà Torino e l'Italia protagoniste. Questo evento è l'ennesima dimostrazione di un Movimento in grado da sempre di favorire il diritto allo sport per le persone con disabilità intellettive attraverso quella declinazione più ampia che guarda allo sport non tanto e non solo come obiettivo ma come strumento che riesce a penetrare nelle famiglie italiane. Ho sempre riconosciuto a Special Olympics Italia la capacità di sensibilizzare, avvicinare le persone ad una realtà come quella della disabilità intellettiva, che ha fatto dell'inclusività il significato più profondo del suo percorso. Special Olympics fin dall'inizio ha saputo tracciare e percorrere quella strada dello sport unificato che ha contribuito in maniera importante a quella complessa e silenziosa rivoluzione culturale in cui lo sport viene vista non solo come vetrina di grandi campioni ma soprattutto come strumento di contaminazione virtuosa. Agli atleti in partenza per i Mondiali dico: siate orgogliosi di vestire quella maglia azzurra che oggi indossate e di gareggiare su di un palcoscenico tanto prestigioso con la speranza che Torino possa rappresentare ancora una volta una tappa intermedia di un cammino che vi porterà lontano".
Parole cariche di orgoglio per il vicepresidente vicario di Special Olympics Italia, nonché fondatore del Movimento in Italia, Alessandro Palazzotti, anche in nome del Presidente Angelo Moratti: "L'impressione, oggi, è quella di essere insieme a tanti sognatori che guardano lontano ma che incidono sul presente. Stiamo comunicando a tanti altri sognatori che lavorano in ogni angolo del Paese per una rivoluzione culturale profonda e che speriamo possa contagiare tutto il mondo. Credo si tratti di un momento storico, perché c’è un’accelerazione di sensibilità, non solo nelle istituzioni, ma a 360 gradi, per dare opportunità ai nostri Atleti e soprattutto a chi non lo è ancora diventato. I dirigenti delle aziende che ci affiancano, che accolgono i nostri Atleti per partecipare a eventi aziendali ne sono un esempio. Special Olympics non ti scivola addosso, entra nei cuori e ti cambia. Gli enti hanno compreso quali grandi benefici arrivino per tutta la società se viviamo in modo inclusivo. Per questo adottano gli Atleti. Sarà una grande edizione dei Giochi - conclude Palazzotti - il 12 dicembre a Torino li presenteremo con il programma definitivo. Ospiteremo un evento che sarà un'opportunità di crescita per tanti altri paesi, traendo ispirazione dalla nostra visione e dal messaggio globale che lanceremo".
La parola torna agli Atleti, con un’altra storia emozionante, quella della danzatrice torinese Gaia Pezzolato, pronta a esibirsi nella disciplina della danza sportiva per dimostrare tutto il suo talento e la sua determinazione.
La stessa determinazione che ha premiato un team scolastico, quello dell’Istituto di Istruzione Superiore “Remo Righetti” di Melfi (Potenza), portando tutti i dieci pass mondiali della squadra unificata di Floorball con i suoi Atleti e Atleti Partner.
A dare forza ai sogni della delegazione Azzurra di Torino 2025, la generosità e la sensibilità di aziende, comunità e privati che la supportano durante tutto l’anno e soprattutto in corrispondenza degli eventi nazionali e internazionali.
Sogni che non si sarebbero realizzati, senza il contributo delle aziende partner di Special Olympics Italia.
"Essere al fianco di Special Olympics significa intraprendere un percorso di ispirazione e crescita continua. Impariamo dagli atleti la forza della determinazione e il coraggio di affrontare le sfide: valori che ci guidano nello sviluppo di tecnologie e servizi di mobilità innovativi ed elettrificati, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e offrire a tutti la libertà di movimento, senza lasciare indietro nessuno. Siamo onorati di supportare queste storie straordinarie e di celebrare la diversità e il potenziale di ogni individuo. Un ringraziamento speciale va ai dipendenti del Gruppo Toyota, la cui partecipazione attiva testimonia il nostro impegno e i valori che guidano la nostra azienda” – ha dichiarato Alberto Santilli, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia.
“Siamo orgogliosi di continuare il nostro percorso al fianco di Special Olympics per supportare i prossimi Giochi Mondiali di Torino e la preparazione del team Italia”, racconta Cristina Camilli, Direttore Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Sostenibilità di Coca-Cola Italia. “Da sempre ci impegniamo per contribuire alla creazione di una società più inclusiva dove tutti possano raggiungere grandi obiettivi e per celebrare la capacità dello sport di abbattere ogni barriera”.
“Quella di Fondazione Snaitech con Special Olympics Italia è una collaborazione che va avanti da anni, ma che si è rivelata vincente fin dal primo giorno. Nasce dalla condivisione di valori e dalla comune passione per lo sport, inteso come strumento di aggregazione, crescita e inclusione e diventa immediatamente un momento di partecipazione attiva e collettiva in cui le persone di Snaitech fanno a gara per esserci e dare il loro piccolo grande supporto. Solo nel 2024 sono state oltre 500 le ore di volontariato aziendale a supporto delle attività di Special Olympics Italia” dichiara Laura Campopiano, Direttore Business Development &
Communications “Solidarietà, sport, partecipazione e rispetto sono parole che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura e che decliniamo, con la nostra Fondazione, ogni volta che si presenta l’occasione come per gli Special Olympics World Winter Games – Torino 2025”.
“Siamo felici di affiancare Special Olympics nei Giochi Mondiali Invernali 2025. Da oltre dieci anni, i nostri volontari aziendali partecipano attivamente ai vari eventi sportivi, affiancando gli atleti con dedizione e contribuendo al successo delle competizioni. Questo impegno riflette i valori che cerchiamo di diffondere ogni giorno all’interno della nostra azienda, con l’obiettivo di ispirare ciascuno a diventare ambasciatore di questo importante messaggio. Crediamo fermamente che lo sport abbia il potere di abbattere le barriere e unire le persone, ed è per noi un onore far parte di un’iniziativa che celebra il coraggio, la tenacia e la passione di questi straordinari atleti.” - Alessandro Magrini HR, GA & Corporate Communication General Manager Mitsubishi Electric Europe B.V. - Filiale Italiana
"Noi di Otis Italia siamo contenti di essere al fianco di Special Olympics e supportare così gli atleti e le atlete che parteciperanno ai prossimi Giochi. Una partnership che dura da più di un quarto di secolo e che ogni anno ci rende più orgogliosi!".
"Champion è fiera di essere al fianco della Nazionale Italiana in questa straordinaria avventura e desidera augurare il meglio a tutti gli atleti, alle loro famiglie e allo staff di Special Olympics. Con questa partnership, Champion ribadisce il proprio impegno a sostenere cause che promuovono l’inclusione e celebrano il potenziale umano in ogni sua forma".
In occasione dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Italia ha rilanciato la Campagna “Adotta un Campione”, raccolta fondi che sostiene le spese di trasferta del Team Italia all’evento. Chiunque può aderire, anche con una libera donazione, e decidere di adottare un Campione o un team di disciplina. Tutte le informazioni sono su ioadottouncampione.it.
In chiusura l’immancabile giuramento dell’Atleta Special Olympics "Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze" interpretato da Luca De Pieri, Atleta biellese dello Snowboard e le note dell’Inno d’Italia accompagnate dalla voce determinata di tutta la delegazione Azzurra, pronta a rappresentare l’Italia con orgoglio e passione.