“Il Tar ha deciso: più scuole in Campania contro il dimensionamento scolastico voluto dal Governo. Un primo passo per la difesa dell’istruzione è stato conquistato, resta l’amaro in bocca perché in un paese civile non dovrebbe essere il tribunale a garantire i diritti nella tua Regione, ma chi ci governa”. Queste le dichiarazioni di Lucia Fortini, Assessora alla Scuola, alle Politiche Sociali e Giovanili della Regione Campania, intervenuta a “MattinaLive”, il morning show di Canale 8, condotto da Diletta Acanfora. “Nessun Governo dovrebbe tagliare le risorse all’istruzione. La nostra battaglia contro il dimensionamento scolastico prosegue, perché è basata su parametri numerici voluti da ministero e che non risultano applicabili nei fatti - ha aggiunto - perché incongruenti rispetto alle cifre di studenti che si dimostrano differenti rispetto alle previsioni di inizio anno. Dopo le sollecitazioni inviate al Governo, per correggere disposizioni pregresse e non avendo ricevuto adeguata risposta, ci siamo rivolti al Tar. Ci saranno altri gradi di giudizio, ma un primo passo è stato fatto in questa lunga battaglia che abbiamo intrapreso contro chi vuole impoverire la nostra scuola”.
di Napoli Magazine
10/12/2024 - 22:07
“Il Tar ha deciso: più scuole in Campania contro il dimensionamento scolastico voluto dal Governo. Un primo passo per la difesa dell’istruzione è stato conquistato, resta l’amaro in bocca perché in un paese civile non dovrebbe essere il tribunale a garantire i diritti nella tua Regione, ma chi ci governa”. Queste le dichiarazioni di Lucia Fortini, Assessora alla Scuola, alle Politiche Sociali e Giovanili della Regione Campania, intervenuta a “MattinaLive”, il morning show di Canale 8, condotto da Diletta Acanfora. “Nessun Governo dovrebbe tagliare le risorse all’istruzione. La nostra battaglia contro il dimensionamento scolastico prosegue, perché è basata su parametri numerici voluti da ministero e che non risultano applicabili nei fatti - ha aggiunto - perché incongruenti rispetto alle cifre di studenti che si dimostrano differenti rispetto alle previsioni di inizio anno. Dopo le sollecitazioni inviate al Governo, per correggere disposizioni pregresse e non avendo ricevuto adeguata risposta, ci siamo rivolti al Tar. Ci saranno altri gradi di giudizio, ma un primo passo è stato fatto in questa lunga battaglia che abbiamo intrapreso contro chi vuole impoverire la nostra scuola”.