Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, avrebbe ricevuto delle minacce di morte dopo il pareggio contro il Venezia: “Quelle che un tifoso — si far per dire — della Curva Sud bianconera avrebbe urlato a Dusan Vlahovic facendolo, umanamente, esplodere, nel turbolento terzo tempo della sfida contro il Venezia. L’epilogo è stato fuori categoria, anche rispetto a una partita che la Juve, a lungo, aveva giocato in maniera indecente: fuori categoria perché nulla ha a che vedere con il pallone l’andare sotto ai propri ultrà, come il monello davanti alla cattedra della maestra (per quale logica poi?); e perché c’entrano ancora di meno con lo sport le minacce. Nel dubbio, la Digos farà accertamenti sulle eventuali minacce, appunto, visionando le telecamere dell’Allianz Stadium. Dal codice sportivo a quello penale è un attimo. Ai confini della notte, riassumeva Thiago Motta: «I tifosi hanno la libertà di esprimere le loro emozioni, e i giocatori sono i primi che vorrebbero cambiare la situazione, ma ci vuole rispetto, perché non è bello prendersi degli insulti»".
di Napoli Magazine
16/12/2024 - 09:36
Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, avrebbe ricevuto delle minacce di morte dopo il pareggio contro il Venezia: “Quelle che un tifoso — si far per dire — della Curva Sud bianconera avrebbe urlato a Dusan Vlahovic facendolo, umanamente, esplodere, nel turbolento terzo tempo della sfida contro il Venezia. L’epilogo è stato fuori categoria, anche rispetto a una partita che la Juve, a lungo, aveva giocato in maniera indecente: fuori categoria perché nulla ha a che vedere con il pallone l’andare sotto ai propri ultrà, come il monello davanti alla cattedra della maestra (per quale logica poi?); e perché c’entrano ancora di meno con lo sport le minacce. Nel dubbio, la Digos farà accertamenti sulle eventuali minacce, appunto, visionando le telecamere dell’Allianz Stadium. Dal codice sportivo a quello penale è un attimo. Ai confini della notte, riassumeva Thiago Motta: «I tifosi hanno la libertà di esprimere le loro emozioni, e i giocatori sono i primi che vorrebbero cambiare la situazione, ma ci vuole rispetto, perché non è bello prendersi degli insulti»".