Calcio
MEDIASET - La Juve è a un bivio, ma senza identità: Motta si aggrappa a Yildiz, l'unica certezza
12.01.2025 16:04 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

Dodici pareggi in 19 giornate, 33 punti totali. Se è vero che l'imbattibilità sottolineata da Thiago Motta nel postpartita del Derby può essere in parte un vanto, nell'ormai trentennale era dei tre punti a vittoria il pareggio può considerarsi una mezza sconfitta. Qualcosa di più se ti chiami Juventus e se i numeri in questione sono questi. Nonostante l'ottimismo e il bicchiere mezzo pieno valutato dal tecnico juventino a fine partita, il nuovo progetto della Vecchia Signora fatica ad accendersi e il tempo inizia a stringere. Con Atalanta, Milan e Napoli all'orizzonte così come le ultime due uscite europee in Champions League, la Juventus è di fronte a un enorme bivio per il presente e per il futuro. Ma come ci arriva?

Fisicamente male, basta dare un'occhiata al numero di infortunati e acciaccati con cui Motta - che non lo reputa giustamente un alibi - deve fare i conti da diverse settimane. Mentalmente non benissimo, con le scorie della Supercoppa Italiana e la mancanza di reazione alle avversità che anche nel Derby contro il Torino per larghi tratti di gara ha fatto capolino. Sono già 12 i punti lasciati per strada dopo essere passata in vantaggio, una infinità a metà stagione per una squadra che punta al vertice.Tatticamente non giudicabile, o meglio, senza anima. Se è vero che contro i granata sono arrivati tantissimi tiri nella ripresa, gli Expected Goals ancora una volta hanno registrato un valore inferiore all'uno.

Qual è la vera Juventus? Dopo sei mesi di lavoro non si può dire, ma se per gli uomini il motivo è noto e convive con i problemi che a turno stanno toccando tutti, quello che preoccupa i tifosi bianconeri è la mancanza di un'identità precisa, di un modo di intendere il gioco che non si vede tra le linee. Buona parte della creazione offensiva è affidata al talento e all'istinto di Yildiz, ancora più che a quello di Conceiçao, ma non viene supportato da prestazioni corali con principi tattici definiti. Se basterà il mercato a sistemare la situazione sarà il tempo a definirlo, ma intanto Motta - nervoso dentro e fuori dal campo - deve per forza di cose affidarsi al suo numero 10, il primo giocatore della Juventus a trovare la rete in entrambi i derby contro il Torino in una stagione di Serie A a partire da Cristiano Ronaldo nel 2018/19. Non uno qualunque.

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MEDIASET - La Juve è a un bivio, ma senza identità: Motta si aggrappa a Yildiz, l'unica certezza

di Napoli Magazine

12/01/2025 - 16:04

Dodici pareggi in 19 giornate, 33 punti totali. Se è vero che l'imbattibilità sottolineata da Thiago Motta nel postpartita del Derby può essere in parte un vanto, nell'ormai trentennale era dei tre punti a vittoria il pareggio può considerarsi una mezza sconfitta. Qualcosa di più se ti chiami Juventus e se i numeri in questione sono questi. Nonostante l'ottimismo e il bicchiere mezzo pieno valutato dal tecnico juventino a fine partita, il nuovo progetto della Vecchia Signora fatica ad accendersi e il tempo inizia a stringere. Con Atalanta, Milan e Napoli all'orizzonte così come le ultime due uscite europee in Champions League, la Juventus è di fronte a un enorme bivio per il presente e per il futuro. Ma come ci arriva?

Fisicamente male, basta dare un'occhiata al numero di infortunati e acciaccati con cui Motta - che non lo reputa giustamente un alibi - deve fare i conti da diverse settimane. Mentalmente non benissimo, con le scorie della Supercoppa Italiana e la mancanza di reazione alle avversità che anche nel Derby contro il Torino per larghi tratti di gara ha fatto capolino. Sono già 12 i punti lasciati per strada dopo essere passata in vantaggio, una infinità a metà stagione per una squadra che punta al vertice.Tatticamente non giudicabile, o meglio, senza anima. Se è vero che contro i granata sono arrivati tantissimi tiri nella ripresa, gli Expected Goals ancora una volta hanno registrato un valore inferiore all'uno.

Qual è la vera Juventus? Dopo sei mesi di lavoro non si può dire, ma se per gli uomini il motivo è noto e convive con i problemi che a turno stanno toccando tutti, quello che preoccupa i tifosi bianconeri è la mancanza di un'identità precisa, di un modo di intendere il gioco che non si vede tra le linee. Buona parte della creazione offensiva è affidata al talento e all'istinto di Yildiz, ancora più che a quello di Conceiçao, ma non viene supportato da prestazioni corali con principi tattici definiti. Se basterà il mercato a sistemare la situazione sarà il tempo a definirlo, ma intanto Motta - nervoso dentro e fuori dal campo - deve per forza di cose affidarsi al suo numero 10, il primo giocatore della Juventus a trovare la rete in entrambi i derby contro il Torino in una stagione di Serie A a partire da Cristiano Ronaldo nel 2018/19. Non uno qualunque.

Fonte: Sport Mediaset