La Civica Pinacoteca il Guercino è il principale contenitore culturale della Città di Cento, rimasta chiusa per più di dieci anni a causa del sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia nel 2012. La quadreria emiliana ospita la maggior concentrazione al mondo dei capolavori di Giovanni Francesco Barbieri detto “il Guercino” e della sua Bottega. Tra i capolavori conservati spicca La Madonna col Bambino fra i Santi Giuseppe, Francesco ed i committenti, nota come La Carracina, opera di Ludovico Carracci, da sempre ritenuta di fondamentale importanza per il giovane Guercino.
Fino al 26 gennaio 2025 l’opera originale sarà esposta presso la mostra “Guercino. L’era Ludovisi a Roma” alle Scuderie del Quirinale, dedicata alla straordinaria produzione artistica del Guercino e al suo periodo romano. Per colmare questa assenza, una replica fedele de La Carraccina, realizzata da Haltadefinizione, tech company del Gruppo Panini Cultura, è stata installata in Pinacoteca. La riproduzione è stata ottenuta grazie alla digitalizzazione con tecnologia gigapixel, per catturare ogni dettaglio dell’opera. Haltadefinizione ha curato tutte le fasi del progetto, dalla digitalizzazione alla fedele riproduzione fisica, fino alla collocazione. L’immagine in altissima risoluzione è inoltre disponibile online sul sito di Haltadefinizione, rendendo l’opera accessibile a tutti gli studiosi e appassionati. |
L’iniziativa, promossa dal Comune di Cento con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito di un ampio programma di valorizzazione del patrimonio culturale locale e garantisce continuità alla fruizione della Pinacoteca, riaperta al pubblico lo scorso anno dopo i lavori di restauro post sisma.
«Consapevoli dell'importanza della Carraccina all'interno del percorso espositivo, abbiamo deciso di colmare questo “vuoto” in modo innovativo, sfruttando quella che è una tecnologia decisamente all’avanguardia. Non solo abbiamo una replica fedele ma una replica che può essere toccata e vista da vicino. Si apre dunque un panorama di possibilità di interazione con l’opera non solo dal punto di vista fisico ma anche didattico, che sapremo sfruttare anche in futuro quando tornerà l’originale perché la replica resterà di proprietà della Pinacoteca.» |
di Napoli Magazine
26/11/2024 - 11:10
La Civica Pinacoteca il Guercino è il principale contenitore culturale della Città di Cento, rimasta chiusa per più di dieci anni a causa del sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia nel 2012. La quadreria emiliana ospita la maggior concentrazione al mondo dei capolavori di Giovanni Francesco Barbieri detto “il Guercino” e della sua Bottega. Tra i capolavori conservati spicca La Madonna col Bambino fra i Santi Giuseppe, Francesco ed i committenti, nota come La Carracina, opera di Ludovico Carracci, da sempre ritenuta di fondamentale importanza per il giovane Guercino.
Fino al 26 gennaio 2025 l’opera originale sarà esposta presso la mostra “Guercino. L’era Ludovisi a Roma” alle Scuderie del Quirinale, dedicata alla straordinaria produzione artistica del Guercino e al suo periodo romano. Per colmare questa assenza, una replica fedele de La Carraccina, realizzata da Haltadefinizione, tech company del Gruppo Panini Cultura, è stata installata in Pinacoteca. La riproduzione è stata ottenuta grazie alla digitalizzazione con tecnologia gigapixel, per catturare ogni dettaglio dell’opera. Haltadefinizione ha curato tutte le fasi del progetto, dalla digitalizzazione alla fedele riproduzione fisica, fino alla collocazione. L’immagine in altissima risoluzione è inoltre disponibile online sul sito di Haltadefinizione, rendendo l’opera accessibile a tutti gli studiosi e appassionati. |
L’iniziativa, promossa dal Comune di Cento con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito di un ampio programma di valorizzazione del patrimonio culturale locale e garantisce continuità alla fruizione della Pinacoteca, riaperta al pubblico lo scorso anno dopo i lavori di restauro post sisma.
«Consapevoli dell'importanza della Carraccina all'interno del percorso espositivo, abbiamo deciso di colmare questo “vuoto” in modo innovativo, sfruttando quella che è una tecnologia decisamente all’avanguardia. Non solo abbiamo una replica fedele ma una replica che può essere toccata e vista da vicino. Si apre dunque un panorama di possibilità di interazione con l’opera non solo dal punto di vista fisico ma anche didattico, che sapremo sfruttare anche in futuro quando tornerà l’originale perché la replica resterà di proprietà della Pinacoteca.» |