Luciano Spalletti, c.t. della Nazionale Italiana, è intervenuto a La Domenica Sportiva: "Ho chiamato molti centrocampisti, perché un giocatore di questo reparto ha di suo la disponibilità a creare una squadra forte, è sempre in sintonia con tutto ciò che ha intorno, è sempre disposto a dare una mano a chiunque perché è nel mezzo del gioco. La Germania è una squadra forte, e tosta, ma noi vogliamo giocare queste partite e portarcele a casa. Messi o CR7? L'argentino è più difficile da marcare. Chiesa? Va oltre l'ostacolo da solo, crea situazioni di vantaggio per la squadra, prende, ti guarda negli occhi, va di là e offre situazioni da solo. Ma è chiaro che deve cominciare a giocare con più continuità. Sarebbe dovuto restare in Italia? Non lo so, ma forse ora avrà conoscenze che gli serviranno per crescere ancora. Per me può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato, ma dal punto di vista dell'impatto fisico dobbiamo fare dei passi avanti, anche con la Francia abbiamo sofferto un po' la loro stazza e intensità di ritmo. Sotto questo punto di vista dobbiamo fare dei passi avanti. Europeo? Dopo il gol preso a Parigi (dove poi l'Italia vinse, ndr) ho pensato che non ci eravamo lasciati alle spalle quelle cose che ci avevano fatto fare brutta figura nella partita contro la Svizzera. C'era da riprendere in mano una situazione in cui avevamo fatto vedere troppi punti da dover correggere. Però poi nei pochi allenamenti che avevamo fatto avevo notato cose importanti, che mi avevano fatto tornare il sorriso e che nel seguito di quella partita si sono viste. Il Napoli? E' di nuovo sulla strada per andare fino in fondo e lottare per lo scudetto, sta facendo un grande campionato, si vede un'identità di squadra ben precisa. Sono forti e hanno un allenatore forte, e un ambiente fortissimo. Lobotka? E' uno di quelli che ha determinato molto: chi gioca in quel ruolo deve essere il faro della squadra, e lui lo è".
di Napoli Magazine
23/12/2024 - 00:44
Luciano Spalletti, c.t. della Nazionale Italiana, è intervenuto a La Domenica Sportiva: "Ho chiamato molti centrocampisti, perché un giocatore di questo reparto ha di suo la disponibilità a creare una squadra forte, è sempre in sintonia con tutto ciò che ha intorno, è sempre disposto a dare una mano a chiunque perché è nel mezzo del gioco. La Germania è una squadra forte, e tosta, ma noi vogliamo giocare queste partite e portarcele a casa. Messi o CR7? L'argentino è più difficile da marcare. Chiesa? Va oltre l'ostacolo da solo, crea situazioni di vantaggio per la squadra, prende, ti guarda negli occhi, va di là e offre situazioni da solo. Ma è chiaro che deve cominciare a giocare con più continuità. Sarebbe dovuto restare in Italia? Non lo so, ma forse ora avrà conoscenze che gli serviranno per crescere ancora. Per me può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato, ma dal punto di vista dell'impatto fisico dobbiamo fare dei passi avanti, anche con la Francia abbiamo sofferto un po' la loro stazza e intensità di ritmo. Sotto questo punto di vista dobbiamo fare dei passi avanti. Europeo? Dopo il gol preso a Parigi (dove poi l'Italia vinse, ndr) ho pensato che non ci eravamo lasciati alle spalle quelle cose che ci avevano fatto fare brutta figura nella partita contro la Svizzera. C'era da riprendere in mano una situazione in cui avevamo fatto vedere troppi punti da dover correggere. Però poi nei pochi allenamenti che avevamo fatto avevo notato cose importanti, che mi avevano fatto tornare il sorriso e che nel seguito di quella partita si sono viste. Il Napoli? E' di nuovo sulla strada per andare fino in fondo e lottare per lo scudetto, sta facendo un grande campionato, si vede un'identità di squadra ben precisa. Sono forti e hanno un allenatore forte, e un ambiente fortissimo. Lobotka? E' uno di quelli che ha determinato molto: chi gioca in quel ruolo deve essere il faro della squadra, e lui lo è".