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MERCATO - Cammaroto svela a "NM": "Napoli, spunta l'idea Koulibaly! Simeone resta, Raspadori piace a 4 club, Flamengo e Arabia Saudita sulle tracce di Juan Jesus, ultime su Rafa Marin, Kiwior, Danilo, Zerbin, Folorunsho, Kvara e Osimhen"
07.12.2024 23:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli si lascia alle spalle l'amara notte di Coppa Italia e si rituffa in campionato con il secondo round della sfida alla Lazio, stavolta con i titolari in campo al "Maradona". Antonio Conte non lo ammetterà mai ma ha scelto di puntare tutto sulla lotta scudetto e adesso è inutile fare "processi" e perdersi in sterili polemiche su una squadra che è prima in Serie A. Ha fatto bene Aurelio De Laurentiis a condividere pubblicamente le scelte di Conte, deludendo ancora una volta le speranze di chi si aspettava frizioni o divergenze. L'ambiente è compatto e deve rimanere concentrato, remando dalla stessa parte. 

Adesso la notte dell'Olimpico apre scenari significativi non soltanto perché si andrà a tutto gas sulla Serie A ma anche perché l'eliminazione in Coppa ha certificato la necessità di fare mercato già a gennaio. La strategia del mister azzurro l'avevamo anticipata in tempi non sospetti: Lazio, Udinese, Genoa e Venezia diventano quattro finali con l'obiettivo di prendere tutto il massimo possibile in termini di punti. Chiudere l'anno in vetta o comunque in piena lotta scudetto è l'orizzonte tracciato, perché a quel punto si riaprirà il mercato e arriveranno rinforzi importanti già nella sessione invernali. Il Napoli B è distante qualche anno luce dal Napoli A, lo sapevamo e il ko contro la Lazio ha tolto dubbi residui se mai ce ne fossero. L'idea è quella di fare a gennaio tre operazioni importanti. La possibilità c'è anche perché il Napoli ha il tesoretto Osimhen che arriverà di certo, forse subito se il Psg lancerà un assalto immediato al nigeriano o al più tardi se ne riparlerà a giugno. Ora o tra 6 mesi il Napoli incasserà quei 75 milioni che non sono arrivati la scorsa estate, e poi a fine stagione il Napoli si ritroverà in Champions League, con altri 40 milioni che entreranno nelle casse del club. Si potrebbe maliziosamente ipotizzare anche l'eventualità, non remota, di un addio a fine campionato di Kvara, che porterebbe un'altra somma pesante da reinvestire. 

E allora si punta su tre operazioni importanti, puntando sulle idee e le opportunità, che a volte fanno la differenza prima di tutto il resto. Priorità alla difesa, dove Juan Jesus è ai saluti e gli è stato già chiesto di trovare una soluzione con 6 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Il Flamengo è un'idea, non l'unica, c'è anche la possibilità che vada in Arabia Saudita. Rafa Marin al momento non convince nemmeno lui, se non siamo alla bocciatura poco ci manca, ma qui non c'è ancora una decisione definitiva. Arriverà un centrale o forse anche due per non avere patemi nell'alternativa ai titolari. Kiwior aspetta la Juve e vuole ricongiungersi a Thiago Motta, l'Arsenal chiede 20 milioni, trattativa congelata, così come è dura per Dragusin che comincia a trovare spazio al Tottenham e vuole restare sino a giugno in Inghilterra. Danilo è un nome che mi sorprenderei se arrivasse perché ha 33 anni e un ingaggio da 4 milioni, è in difficoltà alla Juve e non mi risulta che ci sia stato il "corteggiamento" da parte di Conte di cui si parla. Le voci hanno semmai il sapore di un Arthur bis, che fu proposto al Napoli e bocciato dal tecnico azzurro. 

Ecco quindi che spunta l'idea Koulibaly, ex Napoli, 8 stagioni e 317 presenze in azzurro. La sua esperienza in Arabia Saudita è ai titoli di coda. Il 2 novembre disse che il suo "tempo" al Napoli "è finito" ma nel calcio come nella vita tutto cambia dalla sera alla mattino. A Napoli c'è Antonio Conte che voleva Koulibaly alla Juve, al Chelsea e poi al Tottenham. Lo cerca da sempre e la novità importante è quella di un sondaggio che già ci sarebbe stato per capire la disponibilità del giocatore a rimettersi in gioco. La carta d'identità dice 33 anni ma un fisico integro, un calciatore che può ancora dire la sua. Le indiscrezioni e le valutazioni mi raccontano che ci sia stato un contatto tra il calciatore e il mister, si erano già sentiti a luglio come anche Koulibaly ha ammesso e non si sono mai persi di vista. Il profilo che cerca il Napoli è un uomo di esperienza, e chiaramente non un'operazione dispendiosa, impensabile a gennaio. Koulibaly deve tagliarsi lo stipendio ma quello potrebbe farlo, ha già guadagnato abbastanza e sa che non ha altra scelta se vuole lasciare il "cimitero del pallone" per tornare in Europa. L'ipotesi, se dovessero maturare le condizioni per un ritorno di Koulibaly al Napoli, sarebbero quella di un contratto di 18 mesi, sino al giugno 2026.  
 
L'Al-Hilal non opporrebbe resistenza per salutare Koulibaly, attenzione perché ci vuole provare anche la Juventus con Giuntoli che fiuta il colpo. Da capire intanto la volontà del giocatore di rimettersi in gioco, se c'è la convinzione e se ci sono le motivazioni: dipende tutto da quello e ad oggi il giocatore starebbe riflettendo. La mia sensazione è che se Conte effettivamente chiama, Koulibaly non dirà di no. Aspettiamo, prudenza, calma e gesso, anche per non illudere i tifosi: ad oggi è una possibilità e non una scelta definitiva ma il Napoli riflette. Ma non è nemmeno un caso che stiano già filtrando segnali in questa direzione, quella cioè di un ritorno a Napoli, anche da ambienti vicini alla società. Sarebbe una bella storia, immaginare Koulibaly che torna a Napoli per provare a vincere insieme a Conte quello scudetto che al Napoli e a KK fu portato via ai tempi del Napoli di Sarri. E forse è il grande stimolo che può portare ad un clamoroso ritorno.  
 
In attacco è in uscita Raspadori, siamo alla fine della sua esperienza al Napoli, anche per il bene del giocatore che merita spazio e qui ne sta trovando poco. Il Napoli vorrebbe 20 milioni per lasciarlo andare, potrebbe anche esserci un prestito con diritto di riscatto. Lo cerca l'Atalanta ma il Napoli non lo cede ad una rivale, vale idem per la Juve che aveva proposto uno scambio con Fagioli. Il Napoli vuole solo una cessione che consente al club di monetizzare un investimento che fu di 35 milioni. Qualche chance per la Roma, è lontana dai giochi d'alta classifica ma al momento vorrebbe un prestito secco. Rimane la pista Marsiglia del "mentore" De Zerbi. 
 
Infine, chi rimane a Napoli è Simeone. Ha fatto bene con la Lazio. E' stato l'unico a salvarsi dal naufragio dell'Olimpico, insieme a Neres, Gilmour e Caprile. Conte lo ha blindato e l'impressione è che, al netto del poco spazio avuto, stia ritrovando smalto fisico e motivazioni importanti, è dentro il gruppo e rimarrà a Napoli. Verso l'addio invece Zerbin, cercato da Venezia ed Empoli (al Napoli piace Fazzini), mentre Folorunsho è nel mirino di nuovo della Fiorentina, che dovrà sostituire Bove, e qui potrebbero quindi entrare altre risorse nelle casse del Napoli, che a quel punto prenderebbe un centrocampista di qualità per allargare le rotazioni del tecnico partenopeo. 

Emanuele Cammaroto

Napoli Magazine

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07/12/2024 - 23:50

NAPOLI - Il Napoli si lascia alle spalle l'amara notte di Coppa Italia e si rituffa in campionato con il secondo round della sfida alla Lazio, stavolta con i titolari in campo al "Maradona". Antonio Conte non lo ammetterà mai ma ha scelto di puntare tutto sulla lotta scudetto e adesso è inutile fare "processi" e perdersi in sterili polemiche su una squadra che è prima in Serie A. Ha fatto bene Aurelio De Laurentiis a condividere pubblicamente le scelte di Conte, deludendo ancora una volta le speranze di chi si aspettava frizioni o divergenze. L'ambiente è compatto e deve rimanere concentrato, remando dalla stessa parte. 

Adesso la notte dell'Olimpico apre scenari significativi non soltanto perché si andrà a tutto gas sulla Serie A ma anche perché l'eliminazione in Coppa ha certificato la necessità di fare mercato già a gennaio. La strategia del mister azzurro l'avevamo anticipata in tempi non sospetti: Lazio, Udinese, Genoa e Venezia diventano quattro finali con l'obiettivo di prendere tutto il massimo possibile in termini di punti. Chiudere l'anno in vetta o comunque in piena lotta scudetto è l'orizzonte tracciato, perché a quel punto si riaprirà il mercato e arriveranno rinforzi importanti già nella sessione invernali. Il Napoli B è distante qualche anno luce dal Napoli A, lo sapevamo e il ko contro la Lazio ha tolto dubbi residui se mai ce ne fossero. L'idea è quella di fare a gennaio tre operazioni importanti. La possibilità c'è anche perché il Napoli ha il tesoretto Osimhen che arriverà di certo, forse subito se il Psg lancerà un assalto immediato al nigeriano o al più tardi se ne riparlerà a giugno. Ora o tra 6 mesi il Napoli incasserà quei 75 milioni che non sono arrivati la scorsa estate, e poi a fine stagione il Napoli si ritroverà in Champions League, con altri 40 milioni che entreranno nelle casse del club. Si potrebbe maliziosamente ipotizzare anche l'eventualità, non remota, di un addio a fine campionato di Kvara, che porterebbe un'altra somma pesante da reinvestire. 

E allora si punta su tre operazioni importanti, puntando sulle idee e le opportunità, che a volte fanno la differenza prima di tutto il resto. Priorità alla difesa, dove Juan Jesus è ai saluti e gli è stato già chiesto di trovare una soluzione con 6 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Il Flamengo è un'idea, non l'unica, c'è anche la possibilità che vada in Arabia Saudita. Rafa Marin al momento non convince nemmeno lui, se non siamo alla bocciatura poco ci manca, ma qui non c'è ancora una decisione definitiva. Arriverà un centrale o forse anche due per non avere patemi nell'alternativa ai titolari. Kiwior aspetta la Juve e vuole ricongiungersi a Thiago Motta, l'Arsenal chiede 20 milioni, trattativa congelata, così come è dura per Dragusin che comincia a trovare spazio al Tottenham e vuole restare sino a giugno in Inghilterra. Danilo è un nome che mi sorprenderei se arrivasse perché ha 33 anni e un ingaggio da 4 milioni, è in difficoltà alla Juve e non mi risulta che ci sia stato il "corteggiamento" da parte di Conte di cui si parla. Le voci hanno semmai il sapore di un Arthur bis, che fu proposto al Napoli e bocciato dal tecnico azzurro. 

Ecco quindi che spunta l'idea Koulibaly, ex Napoli, 8 stagioni e 317 presenze in azzurro. La sua esperienza in Arabia Saudita è ai titoli di coda. Il 2 novembre disse che il suo "tempo" al Napoli "è finito" ma nel calcio come nella vita tutto cambia dalla sera alla mattino. A Napoli c'è Antonio Conte che voleva Koulibaly alla Juve, al Chelsea e poi al Tottenham. Lo cerca da sempre e la novità importante è quella di un sondaggio che già ci sarebbe stato per capire la disponibilità del giocatore a rimettersi in gioco. La carta d'identità dice 33 anni ma un fisico integro, un calciatore che può ancora dire la sua. Le indiscrezioni e le valutazioni mi raccontano che ci sia stato un contatto tra il calciatore e il mister, si erano già sentiti a luglio come anche Koulibaly ha ammesso e non si sono mai persi di vista. Il profilo che cerca il Napoli è un uomo di esperienza, e chiaramente non un'operazione dispendiosa, impensabile a gennaio. Koulibaly deve tagliarsi lo stipendio ma quello potrebbe farlo, ha già guadagnato abbastanza e sa che non ha altra scelta se vuole lasciare il "cimitero del pallone" per tornare in Europa. L'ipotesi, se dovessero maturare le condizioni per un ritorno di Koulibaly al Napoli, sarebbero quella di un contratto di 18 mesi, sino al giugno 2026.  
 
L'Al-Hilal non opporrebbe resistenza per salutare Koulibaly, attenzione perché ci vuole provare anche la Juventus con Giuntoli che fiuta il colpo. Da capire intanto la volontà del giocatore di rimettersi in gioco, se c'è la convinzione e se ci sono le motivazioni: dipende tutto da quello e ad oggi il giocatore starebbe riflettendo. La mia sensazione è che se Conte effettivamente chiama, Koulibaly non dirà di no. Aspettiamo, prudenza, calma e gesso, anche per non illudere i tifosi: ad oggi è una possibilità e non una scelta definitiva ma il Napoli riflette. Ma non è nemmeno un caso che stiano già filtrando segnali in questa direzione, quella cioè di un ritorno a Napoli, anche da ambienti vicini alla società. Sarebbe una bella storia, immaginare Koulibaly che torna a Napoli per provare a vincere insieme a Conte quello scudetto che al Napoli e a KK fu portato via ai tempi del Napoli di Sarri. E forse è il grande stimolo che può portare ad un clamoroso ritorno.  
 
In attacco è in uscita Raspadori, siamo alla fine della sua esperienza al Napoli, anche per il bene del giocatore che merita spazio e qui ne sta trovando poco. Il Napoli vorrebbe 20 milioni per lasciarlo andare, potrebbe anche esserci un prestito con diritto di riscatto. Lo cerca l'Atalanta ma il Napoli non lo cede ad una rivale, vale idem per la Juve che aveva proposto uno scambio con Fagioli. Il Napoli vuole solo una cessione che consente al club di monetizzare un investimento che fu di 35 milioni. Qualche chance per la Roma, è lontana dai giochi d'alta classifica ma al momento vorrebbe un prestito secco. Rimane la pista Marsiglia del "mentore" De Zerbi. 
 
Infine, chi rimane a Napoli è Simeone. Ha fatto bene con la Lazio. E' stato l'unico a salvarsi dal naufragio dell'Olimpico, insieme a Neres, Gilmour e Caprile. Conte lo ha blindato e l'impressione è che, al netto del poco spazio avuto, stia ritrovando smalto fisico e motivazioni importanti, è dentro il gruppo e rimarrà a Napoli. Verso l'addio invece Zerbin, cercato da Venezia ed Empoli (al Napoli piace Fazzini), mentre Folorunsho è nel mirino di nuovo della Fiorentina, che dovrà sostituire Bove, e qui potrebbero quindi entrare altre risorse nelle casse del Napoli, che a quel punto prenderebbe un centrocampista di qualità per allargare le rotazioni del tecnico partenopeo. 

Emanuele Cammaroto

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