NAPOLI - Il Napoli si lascia alle spalle l'amara notte di Coppa Italia e si rituffa in campionato con il secondo round della sfida alla Lazio, stavolta con i titolari in campo al "Maradona". Antonio Conte non lo ammetterà mai ma ha scelto di puntare tutto sulla lotta scudetto e adesso è inutile fare "processi" e perdersi in sterili polemiche su una squadra che è prima in Serie A. Ha fatto bene Aurelio De Laurentiis a condividere pubblicamente le scelte di Conte, deludendo ancora una volta le speranze di chi si aspettava frizioni o divergenze. L'ambiente è compatto e deve rimanere concentrato, remando dalla stessa parte.
Adesso la notte dell'Olimpico apre scenari significativi non soltanto perché si andrà a tutto gas sulla Serie A ma anche perché l'eliminazione in Coppa ha certificato la necessità di fare mercato già a gennaio. La strategia del mister azzurro l'avevamo anticipata in tempi non sospetti: Lazio, Udinese, Genoa e Venezia diventano quattro finali con l'obiettivo di prendere tutto il massimo possibile in termini di punti. Chiudere l'anno in vetta o comunque in piena lotta scudetto è l'orizzonte tracciato, perché a quel punto si riaprirà il mercato e arriveranno rinforzi importanti già nella sessione invernali. Il Napoli B è distante qualche anno luce dal Napoli A, lo sapevamo e il ko contro la Lazio ha tolto dubbi residui se mai ce ne fossero. L'idea è quella di fare a gennaio tre operazioni importanti. La possibilità c'è anche perché il Napoli ha il tesoretto Osimhen che arriverà di certo, forse subito se il Psg lancerà un assalto immediato al nigeriano o al più tardi se ne riparlerà a giugno. Ora o tra 6 mesi il Napoli incasserà quei 75 milioni che non sono arrivati la scorsa estate, e poi a fine stagione il Napoli si ritroverà in Champions League, con altri 40 milioni che entreranno nelle casse del club. Si potrebbe maliziosamente ipotizzare anche l'eventualità, non remota, di un addio a fine campionato di Kvara, che porterebbe un'altra somma pesante da reinvestire.
E allora si punta su tre operazioni importanti, puntando sulle idee e le opportunità, che a volte fanno la differenza prima di tutto il resto. Priorità alla difesa, dove Juan Jesus è ai saluti e gli è stato già chiesto di trovare una soluzione con 6 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Il Flamengo è un'idea, non l'unica, c'è anche la possibilità che vada in Arabia Saudita. Rafa Marin al momento non convince nemmeno lui, se non siamo alla bocciatura poco ci manca, ma qui non c'è ancora una decisione definitiva. Arriverà un centrale o forse anche due per non avere patemi nell'alternativa ai titolari. Kiwior aspetta la Juve e vuole ricongiungersi a Thiago Motta, l'Arsenal chiede 20 milioni, trattativa congelata, così come è dura per Dragusin che comincia a trovare spazio al Tottenham e vuole restare sino a giugno in Inghilterra. Danilo è un nome che mi sorprenderei se arrivasse perché ha 33 anni e un ingaggio da 4 milioni, è in difficoltà alla Juve e non mi risulta che ci sia stato il "corteggiamento" da parte di Conte di cui si parla. Le voci hanno semmai il sapore di un Arthur bis, che fu proposto al Napoli e bocciato dal tecnico azzurro.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
07/12/2024 - 23:50
NAPOLI - Il Napoli si lascia alle spalle l'amara notte di Coppa Italia e si rituffa in campionato con il secondo round della sfida alla Lazio, stavolta con i titolari in campo al "Maradona". Antonio Conte non lo ammetterà mai ma ha scelto di puntare tutto sulla lotta scudetto e adesso è inutile fare "processi" e perdersi in sterili polemiche su una squadra che è prima in Serie A. Ha fatto bene Aurelio De Laurentiis a condividere pubblicamente le scelte di Conte, deludendo ancora una volta le speranze di chi si aspettava frizioni o divergenze. L'ambiente è compatto e deve rimanere concentrato, remando dalla stessa parte.
Adesso la notte dell'Olimpico apre scenari significativi non soltanto perché si andrà a tutto gas sulla Serie A ma anche perché l'eliminazione in Coppa ha certificato la necessità di fare mercato già a gennaio. La strategia del mister azzurro l'avevamo anticipata in tempi non sospetti: Lazio, Udinese, Genoa e Venezia diventano quattro finali con l'obiettivo di prendere tutto il massimo possibile in termini di punti. Chiudere l'anno in vetta o comunque in piena lotta scudetto è l'orizzonte tracciato, perché a quel punto si riaprirà il mercato e arriveranno rinforzi importanti già nella sessione invernali. Il Napoli B è distante qualche anno luce dal Napoli A, lo sapevamo e il ko contro la Lazio ha tolto dubbi residui se mai ce ne fossero. L'idea è quella di fare a gennaio tre operazioni importanti. La possibilità c'è anche perché il Napoli ha il tesoretto Osimhen che arriverà di certo, forse subito se il Psg lancerà un assalto immediato al nigeriano o al più tardi se ne riparlerà a giugno. Ora o tra 6 mesi il Napoli incasserà quei 75 milioni che non sono arrivati la scorsa estate, e poi a fine stagione il Napoli si ritroverà in Champions League, con altri 40 milioni che entreranno nelle casse del club. Si potrebbe maliziosamente ipotizzare anche l'eventualità, non remota, di un addio a fine campionato di Kvara, che porterebbe un'altra somma pesante da reinvestire.
E allora si punta su tre operazioni importanti, puntando sulle idee e le opportunità, che a volte fanno la differenza prima di tutto il resto. Priorità alla difesa, dove Juan Jesus è ai saluti e gli è stato già chiesto di trovare una soluzione con 6 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Il Flamengo è un'idea, non l'unica, c'è anche la possibilità che vada in Arabia Saudita. Rafa Marin al momento non convince nemmeno lui, se non siamo alla bocciatura poco ci manca, ma qui non c'è ancora una decisione definitiva. Arriverà un centrale o forse anche due per non avere patemi nell'alternativa ai titolari. Kiwior aspetta la Juve e vuole ricongiungersi a Thiago Motta, l'Arsenal chiede 20 milioni, trattativa congelata, così come è dura per Dragusin che comincia a trovare spazio al Tottenham e vuole restare sino a giugno in Inghilterra. Danilo è un nome che mi sorprenderei se arrivasse perché ha 33 anni e un ingaggio da 4 milioni, è in difficoltà alla Juve e non mi risulta che ci sia stato il "corteggiamento" da parte di Conte di cui si parla. Le voci hanno semmai il sapore di un Arthur bis, che fu proposto al Napoli e bocciato dal tecnico azzurro.
Emanuele Cammaroto
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