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VIDEO CONFERENCE – Napoli, Conte: “Kvara ha chiesto di essere ceduto, sono deluso, faccio un passo indietro, ora se la vedono lui e il club, se dovesse restare sia chiaro che non ho incatenato nessuno, questa non è una piazza di passaggio, out Olivera, Buongiorno e Khvicha col Verona”
11.01.2025 14:55 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) – Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Napoli-Hellas Verona. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.

- Cosa sta succedendo con Kvaratskhelia?

“Non mi sono mai sottratto a domande scomode, se parlo è perché dico la verità altrimenti preferisco tacere. Non amo dire bugie. Stiamo parlando di un calciatore importante. Quest’estate, quando parlai col presidente, con le partenze certe di Zielinski e Osimhen, dissi che volevo delle certezze tecniche. Ho preteso dal presidente che alcuni calciatori venissero confermati, tra questi c’era Khvicha. In estate aveva chiesto di essere ceduto, non era l’unico. Andiamo avanti ma si dimentica il lavoro fatto sei mesi fa per far restare tanti calciatori. Non sto raccontando chissà che cosa. Sono contento di essere riuscito a tenere i calciatori che volevo e sono contenti. Kvara ha chiesto al club di essere ceduto. Ho parlato col calciatore, che mi ha confermato questa decisione. Personalmente provo una grande delusione, perché sono stato sei mesi con lui facendolo sentire al centro del progetto. Gli ho fatto capire che si poteva fare qualcosa di importante. C’era un contratto da rinnovare e siamo tornati al punto di partenza. C’è grande delusione perché prendo le cose di petto, significa che nemmeno io sono stato così incisivo per convincere le due parti ad andare insieme. Devo fare un passo indietro. Non posso tenere con le catene chi non vuole rimanere. L’ho fatto quest’estate, mi sono reso conto che la notizia arrivata è un fulmine a ciel sereno. Facendo un passo indietro, è giusto che la situazione la risolvano il club e Kvara. Non vorrei che il calciatore pensasse che l’ho incatenato a Napoli. In maniera presuntuosa credevo di convincerlo, ma non ci sono riuscito. Kvara non è disponibile per la gara con il Verona, vedremo cosa accadrà in futuro. Andiamo a perdere un giocatore importante, concentriamoci sul Verona”.

- Quanto rischia di incidere questa perdita?

“Per noi allenatori è un mese terribile. Molti calciatori pensano di essere con la valigia in mano. Ho molta fiducia in questi calciatori. Saluto Caprile e Folorunsho, che hanno chiesto di andare via per giocare. Abbiamo trovato sostituti all’altezza della situazione. Auguro loro il meglio e li ringrazio. Non vedo l’ora che finisca il mercato di riparazione di gennaio. Dobbiamo restare concentrati. Ci aspetta una partita tosta. Il Verona nelle ultime 4 partite ha fatto 7 punti, ci hanno fatto tre gol all’andata. Ci sono tante situazioni da considerare. E’ la prima gara del ritorno, dobbiamo partire bene”.

- Ha trovato il sostituto di Kvara sul mercato?

“No, è stato un fulmine a ciel sereno. Pensiamo al Verona, sono tre punti. Mettiamo fieno in cascina, è troppo importante per noi. Kvara oggi è un giocatore del Napoli, entro il 31 vedremo. La situazione sarà monitorata. E’ giusto lasciare la palla al club, al calciatore e al suo entourage. Quello che dovevo fare l’ho fatto, anzi ho fatto fin troppo”.

- E’ rientrato Politano, Olivera ha ancora qualche problema?

“Non ci saranno Kvara, Olivera e Buongiorno contro il Verona, gli altri sono tutti disponibili. Pensavamo di poter risolvere il problema al polpaccio di Olivera, serve un po' di precauzione. Dispiace perche’ il ragazzo sta facendo bene. E’ un’opportunità per Spinazzola, dopo l’ottima partita con la Fiorentina, di riconfermarsi. Spinazzola l’abbiamo voluto e deve continuare a restare con noi, è totalmente concentrato con noi, ha l’opportunità da sfruttare. E’ capitato anche a Neres e Juan Jesus. Bisogna sfruttare la chance quando capit”.

- Non vuole giocatori scontenti…

“Devo valorizzare il più possibile chi ho a disposizione. Sarebbe controproducente. Se Kvara rimanesse deve capire che e’ una situazione che non sono riuscito a risolvere, io non c’entro più niente. Se dovesse rimanere deve capire che non l’ho incatenato qui io, e poi mi trovo con un giocatore in meno. Le cifre sono state fatte. Il calciatore sa che mi sono tirato fuori da questa situazione, lo faccio per il bene del Napoli. Ho lasciato libero arbitrio, non mi sono opposto a niente. Deve continuare a dare il 100% se dovesse rimanere”.

- Ha parlato di tabula rasa…

“Non concedo alibi né a me stesso, né agli altri. Erano venuti a mancare tanti calciatori nelle ultime partite. Abbiamo rispetto di tutti, ma paura di nessuno. Possiamo perdere qualcuno, il percorso è lì. Mi auguro di riuscire nell’intento di non far vedere il Napoli come una squadra di passaggio. Deve essere chiaro”.

- La forza del Napoli risiede anche nella forza britannica a centrocampo?

“Al di là che possano essere svedesi, norvegesi o britannici cerchiamo giocatori che abbiano un valore aggiunto. Non è facile. Nel mercato estivo ci sono state tante partenze e 7 arrivi. Il rischio di sbagliare è elevato, conoscendo il nostro budget e il monte stipendi da affrontare. Rimanere in quelle posizioni di alta classifica significa essere attraenti per i calciatori. Quando possiamo incidere dobbiamo farlo. Ci sono momenti in cui sei incudine ed altre sei martello”.

 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

11/01/2025 - 14:55

CASTEL VOLTURNO (CE) – Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Napoli-Hellas Verona. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.

- Cosa sta succedendo con Kvaratskhelia?

“Non mi sono mai sottratto a domande scomode, se parlo è perché dico la verità altrimenti preferisco tacere. Non amo dire bugie. Stiamo parlando di un calciatore importante. Quest’estate, quando parlai col presidente, con le partenze certe di Zielinski e Osimhen, dissi che volevo delle certezze tecniche. Ho preteso dal presidente che alcuni calciatori venissero confermati, tra questi c’era Khvicha. In estate aveva chiesto di essere ceduto, non era l’unico. Andiamo avanti ma si dimentica il lavoro fatto sei mesi fa per far restare tanti calciatori. Non sto raccontando chissà che cosa. Sono contento di essere riuscito a tenere i calciatori che volevo e sono contenti. Kvara ha chiesto al club di essere ceduto. Ho parlato col calciatore, che mi ha confermato questa decisione. Personalmente provo una grande delusione, perché sono stato sei mesi con lui facendolo sentire al centro del progetto. Gli ho fatto capire che si poteva fare qualcosa di importante. C’era un contratto da rinnovare e siamo tornati al punto di partenza. C’è grande delusione perché prendo le cose di petto, significa che nemmeno io sono stato così incisivo per convincere le due parti ad andare insieme. Devo fare un passo indietro. Non posso tenere con le catene chi non vuole rimanere. L’ho fatto quest’estate, mi sono reso conto che la notizia arrivata è un fulmine a ciel sereno. Facendo un passo indietro, è giusto che la situazione la risolvano il club e Kvara. Non vorrei che il calciatore pensasse che l’ho incatenato a Napoli. In maniera presuntuosa credevo di convincerlo, ma non ci sono riuscito. Kvara non è disponibile per la gara con il Verona, vedremo cosa accadrà in futuro. Andiamo a perdere un giocatore importante, concentriamoci sul Verona”.

- Quanto rischia di incidere questa perdita?

“Per noi allenatori è un mese terribile. Molti calciatori pensano di essere con la valigia in mano. Ho molta fiducia in questi calciatori. Saluto Caprile e Folorunsho, che hanno chiesto di andare via per giocare. Abbiamo trovato sostituti all’altezza della situazione. Auguro loro il meglio e li ringrazio. Non vedo l’ora che finisca il mercato di riparazione di gennaio. Dobbiamo restare concentrati. Ci aspetta una partita tosta. Il Verona nelle ultime 4 partite ha fatto 7 punti, ci hanno fatto tre gol all’andata. Ci sono tante situazioni da considerare. E’ la prima gara del ritorno, dobbiamo partire bene”.

- Ha trovato il sostituto di Kvara sul mercato?

“No, è stato un fulmine a ciel sereno. Pensiamo al Verona, sono tre punti. Mettiamo fieno in cascina, è troppo importante per noi. Kvara oggi è un giocatore del Napoli, entro il 31 vedremo. La situazione sarà monitorata. E’ giusto lasciare la palla al club, al calciatore e al suo entourage. Quello che dovevo fare l’ho fatto, anzi ho fatto fin troppo”.

- E’ rientrato Politano, Olivera ha ancora qualche problema?

“Non ci saranno Kvara, Olivera e Buongiorno contro il Verona, gli altri sono tutti disponibili. Pensavamo di poter risolvere il problema al polpaccio di Olivera, serve un po' di precauzione. Dispiace perche’ il ragazzo sta facendo bene. E’ un’opportunità per Spinazzola, dopo l’ottima partita con la Fiorentina, di riconfermarsi. Spinazzola l’abbiamo voluto e deve continuare a restare con noi, è totalmente concentrato con noi, ha l’opportunità da sfruttare. E’ capitato anche a Neres e Juan Jesus. Bisogna sfruttare la chance quando capit”.

- Non vuole giocatori scontenti…

“Devo valorizzare il più possibile chi ho a disposizione. Sarebbe controproducente. Se Kvara rimanesse deve capire che e’ una situazione che non sono riuscito a risolvere, io non c’entro più niente. Se dovesse rimanere deve capire che non l’ho incatenato qui io, e poi mi trovo con un giocatore in meno. Le cifre sono state fatte. Il calciatore sa che mi sono tirato fuori da questa situazione, lo faccio per il bene del Napoli. Ho lasciato libero arbitrio, non mi sono opposto a niente. Deve continuare a dare il 100% se dovesse rimanere”.

- Ha parlato di tabula rasa…

“Non concedo alibi né a me stesso, né agli altri. Erano venuti a mancare tanti calciatori nelle ultime partite. Abbiamo rispetto di tutti, ma paura di nessuno. Possiamo perdere qualcuno, il percorso è lì. Mi auguro di riuscire nell’intento di non far vedere il Napoli come una squadra di passaggio. Deve essere chiaro”.

- La forza del Napoli risiede anche nella forza britannica a centrocampo?

“Al di là che possano essere svedesi, norvegesi o britannici cerchiamo giocatori che abbiano un valore aggiunto. Non è facile. Nel mercato estivo ci sono state tante partenze e 7 arrivi. Il rischio di sbagliare è elevato, conoscendo il nostro budget e il monte stipendi da affrontare. Rimanere in quelle posizioni di alta classifica significa essere attraenti per i calciatori. Quando possiamo incidere dobbiamo farlo. Ci sono momenti in cui sei incudine ed altre sei martello”.

 

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

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