Federazioni sportive al voto con i rinnovi di ciclismo, scherma e sport rotellistici. Due le conferme, Cordiano Dagnoni (FCI) e Sabatino Aracu (FISR), uno il cambio, quello nella FIS con Luigi Mazzone che subentra a Paolo Azzi. Il primo a essere eletto è stato Dagnoni, al suo secondo mandato nella federciclismo, con il 59,74% dei voti, vincendo il ballottaggio contro l'ex atleta Silvio Martinello. "Sono stati quattro anni molto impegnativi che hanno dato tante soddisfazioni e tante gioie - le parole dopo la rielezione -. E' vero, abbiamo sbagliato anche qualcosa, ma quando si vuole cambiare bisogna pur rischiare. Restare nella zona di comfort e non fare nulla sarebbe stato troppo facile. Sono veramente grato per la fiducia che mi è stata rinnovata anche perché credo la continuità sia la strada migliore per raccogliere i frutti nei prossimi anni". Una continuità che negli sport rotellistici conosce bene Aracu, confermato per il suo nono mandato con il 90,46% dei voti a fronte del 7,7% del suo sfidante, Michele Gandolfo. Un nuovo vento, invece, soffia negli sport di spada e fioretto con l'opposizione di Generazione Scherma che ha portato al successo di Mazzone come nuovo presidente federale grazie al 55,43% dei voti. Battuto così Azzi che lascia dopo il suo primo mandato. "Metterò energia e passione al servizio della federazione - dice il neo presidente -. Ora vogliamo rispettare gli impegni presi e mettere tutti d'accordo, anche chi la persa diversamente". In consiglio federale, poi, entrano anche la pluricampionessa paralimpica, Bebe Vio, in quota atleti e Daniele Garozzo, oro a Rio, in quota affiliati. Mancano ancora poche federazioni per completare il quadro elettorale, tra cui la FIGC, al voto il 3 febbraio, il volley (22 e 23 febbraio) e la ginnastica (1 marzo). Infine sarà la volta del presidente del CONI con un election day unico insieme al CIP fissato per il prossimo 26 giugno.
di Napoli Magazine
19/01/2025 - 17:23
Federazioni sportive al voto con i rinnovi di ciclismo, scherma e sport rotellistici. Due le conferme, Cordiano Dagnoni (FCI) e Sabatino Aracu (FISR), uno il cambio, quello nella FIS con Luigi Mazzone che subentra a Paolo Azzi. Il primo a essere eletto è stato Dagnoni, al suo secondo mandato nella federciclismo, con il 59,74% dei voti, vincendo il ballottaggio contro l'ex atleta Silvio Martinello. "Sono stati quattro anni molto impegnativi che hanno dato tante soddisfazioni e tante gioie - le parole dopo la rielezione -. E' vero, abbiamo sbagliato anche qualcosa, ma quando si vuole cambiare bisogna pur rischiare. Restare nella zona di comfort e non fare nulla sarebbe stato troppo facile. Sono veramente grato per la fiducia che mi è stata rinnovata anche perché credo la continuità sia la strada migliore per raccogliere i frutti nei prossimi anni". Una continuità che negli sport rotellistici conosce bene Aracu, confermato per il suo nono mandato con il 90,46% dei voti a fronte del 7,7% del suo sfidante, Michele Gandolfo. Un nuovo vento, invece, soffia negli sport di spada e fioretto con l'opposizione di Generazione Scherma che ha portato al successo di Mazzone come nuovo presidente federale grazie al 55,43% dei voti. Battuto così Azzi che lascia dopo il suo primo mandato. "Metterò energia e passione al servizio della federazione - dice il neo presidente -. Ora vogliamo rispettare gli impegni presi e mettere tutti d'accordo, anche chi la persa diversamente". In consiglio federale, poi, entrano anche la pluricampionessa paralimpica, Bebe Vio, in quota atleti e Daniele Garozzo, oro a Rio, in quota affiliati. Mancano ancora poche federazioni per completare il quadro elettorale, tra cui la FIGC, al voto il 3 febbraio, il volley (22 e 23 febbraio) e la ginnastica (1 marzo). Infine sarà la volta del presidente del CONI con un election day unico insieme al CIP fissato per il prossimo 26 giugno.