NAPOLI - Torna il campionato ma soprattutto riecco il Napoli targato Walter Mazzarri. La trasferta di Bergamo ci restituisce sulla panchina azzurro il volto guerriero e l'anima indomita del tecnico che, al netto dello scudetto di Spalletti e della annate di Sarri, ha regalato a Napoli le più significative emozioni dell'era Adl. Non si vive di ricordi ed è chiaro che lo sliding doors ci porta subito al bivio cruciale di una nuova e difficile sfida, adesso bisogna guardare al futuro, anzi al presente, mettere da parte l'amarcord del primo Mazzarri e l'incubo recente dell'era Garcia. Mazzarri si rimette in gioco con le motivazioni giuste e ci andrei cauto con i verdetti di chi già lo "bolla" per finito e fa profezie nefaste. Il mister di San Vincenzo conosce bene l'ambiente e non a caso in questi primi giorni a Castel Volturno si sono viste facce più serene, più sorridenti e un dialogo tra il tecnico e la squadra, che mancava da tempo e di fatto non si era visto nel periodo di Garcia.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
24/11/2023 - 15:00
NAPOLI - Torna il campionato ma soprattutto riecco il Napoli targato Walter Mazzarri. La trasferta di Bergamo ci restituisce sulla panchina azzurro il volto guerriero e l'anima indomita del tecnico che, al netto dello scudetto di Spalletti e della annate di Sarri, ha regalato a Napoli le più significative emozioni dell'era Adl. Non si vive di ricordi ed è chiaro che lo sliding doors ci porta subito al bivio cruciale di una nuova e difficile sfida, adesso bisogna guardare al futuro, anzi al presente, mettere da parte l'amarcord del primo Mazzarri e l'incubo recente dell'era Garcia. Mazzarri si rimette in gioco con le motivazioni giuste e ci andrei cauto con i verdetti di chi già lo "bolla" per finito e fa profezie nefaste. Il mister di San Vincenzo conosce bene l'ambiente e non a caso in questi primi giorni a Castel Volturno si sono viste facce più serene, più sorridenti e un dialogo tra il tecnico e la squadra, che mancava da tempo e di fatto non si era visto nel periodo di Garcia.
Emanuele Cammaroto
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