NAPOLI - Giochi aperti e colpi di scena ancora possibili per la panchina del Napoli. Aurelio De Laurentiis non ha ancora deciso a chi affidare la panchina del Napoli per la prossima stagione. Ad oggi il successore di Calzona non c'è e - repetita iuvant - è necessario avere anche rispetto dei tifosi nell'analisi della situazione. Il presidente è molto combattuto sulla scelta, se potesse ingaggerebbe Antonio Conte non domani ma ieri e a frenarlo, al netto di ogni aspetto economico, è soltanto la questione legata alla progettualità che Adl vorrebbe e all'attitudine del tecnico a non legarsi per un lungo periodo al proprio club. Tutto ruota attorno alla clausola, quindi, che Conte vorrebbe per un'eventuale uscita unilaterale dal contratto già tra un anno in caso di scudetto. L'alternativa Pioli non convince e i malumori della piazza su questa soluzione fanno riflettere De Laurentiis. Stesso discorso vale per Italiano, a cui è stato evidenziato in termini garbati ma chiari che non è una prima scelta. Gasperini resta un'opzione, ma ancora complessa e con tempi lunghi e l'Atalanta vuole rinnovarlo. 

C'è una novità decisamente suggestiva. Jorge Mendes nei prossimi giorni sarà in Italia per incontrare il Milan ma c'è un intreccio che porta al Napoli. Il potente agente portoghese vorrebbe piazzare un doppio colpo. Mendes sta lavorando per liberare Sergio Conceicao dal Porto e portarlo al Milan, ma soprattutto - ed è questa la notizia del giorno - mi risulta che riproverà ad offrire la disponibilità di Josè Mourinho ad allenare il Napoli. Ci aveva provato nei mesi scorsi, poco dopo l'esonero a Roma e ora Mendes torna alla carica. Lo Special One vorrebbe 7 milioni a stagione ma sa bene che incasserebbe un no immediato da Adl a queste cifre, per questo alla fine della fiera, si accontenterebbe anche di un ingaggio inferiore, attorno ai 5,5/6 con eventuali bonus. Cifre comunque pesanti, simili a quelle di Conte, ma con una differenza: Mourinho non pretenderebbe alcuna clausola di svincolo e sarebbe disposto ad un ragionamento di progetto, per un contratto triennale. Mourinho non chiederebbe rivoluzioni tecniche e c'è un intreccio curioso con Lukaku, che il Chelsea offre al Napoli nell'affare Osimhen e che è un "pretoriano" di Conte ma anche dello Special One. Difficile dire quali saranno le valutazioni di De Laurentiis, che potrebbe declinare la proposta di Mendes o magari aprire a questa pista. Il nuovo ds Manna, tra l'altro, è perplesso su Pioli e Italiano e spinge per convincere De Laurentiis ad ingaggiare un nome di spessore e di caratura riconosciuta, caldeggia Conte e Allegri ma anche Mourinho rientrerebbe in questo ambito a pieno titolo. Al di là della narrazione mediatica di questo tempo, Mourinho è un profilo importante, merita grande rispetto e considerazione. 

Il tempo stringe, Conte è sullo sfondo, Pioli è una seconda scelta come Italiano e la rifondazione del Napoli non può partire da punti interrogativi e malumori, De Laurentiis deve dare una sterzata, serve il colpo di teatro per riaccendere l'entusiasmo e compattare la piazza.