NAPOLI - Il Napoli vince in casa della Fiorentina, nel match valido per la 19esima giornata di Serie A. La squadra di Conte chiude il girone d’andata virtualmente da campione d’inverno, in attesa dei recuperi di Atalanta e Inter. E’ un dominio totale quello degli azzurri all’Artemio Franchi di Firenze: una squadra cinica e sfrontata, brava a sfruttare tutte le occasioni e soprattutto intelligente nel gestire le offensive della viola. Nel primo tempo, a sbloccare il match ci pensa Neres, al termine di una grande giocata. Nella ripresa, prima Lukaku su rigore poi McTominay, che approfitta di un errore di Comuzzo, archiviano definitivamente la pratica.

L’ATTACCO DEI GIGANTI AZZURRI – Nel dominio assoluto, c’è chi è riuscito a rendersi prepotentemente protagonista. Ancora una volta David Neres non tradisce le aspettative e sforna una prestazione di livello: sblocca il risultato con una grande giocata, dialogando alla perfezione con Lukaku. Si distingue per ferocia e rapidità e quando la palla arriva dalle sue parti, il Napoli ha sempre una marcia in più. Finalmente timbra il cartellino anche Romelu Lukaku, per buona pace di chi aspettava un suo gol. Con freddezza questa volta non sbaglia dal dischetto e mette in salita il successo del Napoli. Infine, Scott McTominay, che chiude il match con il gol dello 0-3. Lo scozzese è sempre nel vivo del gioco, rendendosi protagonista di una prestazione sontuosa e solida, accompagnato in maniera impeccabile dai due giganti del centrocampo azzurro: Anguissa e Lobotka. E mentre il Napoli cerca di dominare in lungo e in largo, la Fiorentina prova comunque a controbattere alle offensive degli azzurri sbattendo, però, sul muro difensivo eretto soprattutto da Amir Rrahmani: ingabbia Kean per lunghi tratti della partita con sontuosità ed è determinante nel mantenere inviolata la porta azzurra con l’intervento su Beltran. Ancora una volta il kosovaro dà ragione al suo allenatore: è un vero e proprio soldato.

L’UOMO IN PIU’ – E’ arrivato a Napoli con la consapevolezza di dover ridare un’anima a questa squadra. Una volta entrato tra le mura di Castel Volturno ha ben capito che il lavoro era più che arduo, ma non si è dato per vinto, perché la “sconfitta” non fa parte della sua natura. E’ entrato in modo impattante nella mente del gruppo, risanando ferite e tormenti di una stagione tortuosa e inaspettata. Ha rivitalizzato calciatori in preda alla massima confusione come Di Lorenzo e rimesso in sesto tutto il gruppo, responsabilizzando tutti. E’ arrivato al giro di boa, in maniera anche sorprendente, da primo in classifica e virtualmente da campione d’inverno. Antonio Conte ha dato forse anche più di quanto si aspettasse a questo ambiente e a Firenze è riuscito ad accontentare anche quelli da lui definiti “palati fini”, con gioco, dominio e tanti gol. Al Franchi si è presentato con tre assenze pesantissime (Buongiorno, Kvaratskhelia e Politano), ma non ha fatto una piega, perché ha saputo responsabilizzare anche con chi ha meno spazio. Basta guardare la scelta di schierare Spinazzola esterno d’attacco, dando equilibrio e anche pericolosità al reparto avanzato. Ha vinto nuovamente lui, rispetto a chi già guardava dubbioso questa possibile scelta. La strada è quella giusta, il lavoro da fare è ancora tanto, ma ancora una volta Antonio Conte dimostra di essere il vero uomo in più di questo Napoli.

Preziosa Lombardi

Napoli Magazine

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