Cristian Bucchi, allenatore ed ex Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Rrahmani e Buongiorno sono due giocatori che amano il duello, sono pronti per affrontare attaccanti come Dovbyk. La crescita dei calciatori quando arrivi nei top club club è durante la settimana più che in partita. Quando ogni giorno ti prepari con compagni forti è inevitabile che migliori. Se il Napoli riuscirà a mettere Lukaku nelle condizioni di girarsi o andare in profondità vedremo una grande prestazione. Se la palla arriva lentamente allora non riesci a farlo rendere al meglio. La Roma quest'anno ha fatto davvero poco, credevo che De Rossi avesse un impatto maggiore, era una squadra sotto ritmo. Si è passati poi a Juric con un cambiamento radicale. Ci sono momenti in cui la tua idea di calcio non si sposa con il materiale a disposizione. Questo succede spesso quando subentri. La cosa migliore sarebbe adattarsi a quello che hai. Ci sono pochi dirigenti capaci di parlare di calcio e fare scelte giuste difendendo il lavoro tecnico. Poi adesso con le società governate dai fondi c'è tanto business poco campo".
di Napoli Magazine
21/11/2024 - 16:06
Cristian Bucchi, allenatore ed ex Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Rrahmani e Buongiorno sono due giocatori che amano il duello, sono pronti per affrontare attaccanti come Dovbyk. La crescita dei calciatori quando arrivi nei top club club è durante la settimana più che in partita. Quando ogni giorno ti prepari con compagni forti è inevitabile che migliori. Se il Napoli riuscirà a mettere Lukaku nelle condizioni di girarsi o andare in profondità vedremo una grande prestazione. Se la palla arriva lentamente allora non riesci a farlo rendere al meglio. La Roma quest'anno ha fatto davvero poco, credevo che De Rossi avesse un impatto maggiore, era una squadra sotto ritmo. Si è passati poi a Juric con un cambiamento radicale. Ci sono momenti in cui la tua idea di calcio non si sposa con il materiale a disposizione. Questo succede spesso quando subentri. La cosa migliore sarebbe adattarsi a quello che hai. Ci sono pochi dirigenti capaci di parlare di calcio e fare scelte giuste difendendo il lavoro tecnico. Poi adesso con le società governate dai fondi c'è tanto business poco campo".