Mister Z
MR Z - Direbbe Lucio Dalla: "Cara Ifab ti scrivo, così mi distraggo..."
24.01.2024 14:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Cara Ifab ti scrivo, così mi distraggo un po’, canterebbe Lucio Dalla. E io, come tutti i tifosi del Napoli, ho sicuramente bisogno di distrarmi per non pensare a ciò che è accaduto a Riyadh dove il Napoli ha giocato in dieci uomini durante la mezz’ora finale della partita e dopo una strenua, coraggiosa difesa del punteggio di parità, che avrebbe portato diritto alla tombola dei calci di rigore, ha incassato durante il recupero il gol della sconfitta. Qui non ho alcuna intenzione di polemizzare per l’arbitraggio di Rapuano perché non è questo il punto che intendo affrontare. Oggi voglio infatti parlare dell’Ifab ed è a tale istituto che mi rivolgo, indirizzandogli una lettera virtuale per esprimere una mia idea che vorrei tanto che qualcuno (la Figc?) condividesse e sponsorizzasse. Ifab, come i nostri lettori certamente sapranno, sta per L'International Football Association Board. E’ un organo internazionale – trascrivo da Wikipedia - (un'associazione di diritto svizzero), istituito a Londra nel 1886, che è composto di soli otto membri, indipendente dalla FIFA (dal gennaio 2014) e dalle quattro Federazioni britanniche che la compongono (inglese, scozzese, gallese e nord-irlandese). L'Ifab ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e innovazione delle regole del gioco del calcio a livello internazionale e nazionale, vincolando alla loro osservanza tutte le federazioni, organizzazioni e associazioni calcistiche, che svolgono il calcio a livello professionale e dilettantistico, escluso il solo livello amatoriale. Perché ‘scrivo’ all’Ifab? Il ragionamento è il seguente. Nel terzo millennio si gioca un calcio a velocità supersonica in cui i contatti fisici sono molto frequenti e in diverse circostanze perfino casuali anche se violenti e come tali punibili. L’avvento del quarto uomo e successivamente del Var hanno accentuato notevolmente la possibilità per chi dirige una partita di individuare i falli e sanzionarli così come prescritto dal regolamento. E’ altresì vero che al giorno d’oggi – molto più di quanto avveniva in passato – proprio per l’atletismo e il tatticismo esasperato che contraddistingue il calcio moderno, una squadra che a causa di un’espulsione di un suo calciatore è costretta a fronteggiare l’avversaria in inferiorità numerica ha possibilità di resistenza pari a zero. L’espulsione – giusta o ingiusta che sia – è un provvedimento nemico del calcio, su questo credo che nessuno possa avere dubbi. Lunedì sera ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Una partita in cui le due squadre se la stavano giocando alla pari, in cui l’una o l’altra avrebbe potuto prevalere sul campo attraverso l’affermazione del proprio gioco è stata decisa da un provvedimento arbitrale. Lo ripeto, a scanso di equivoci: la mia non è una critica a Rapuano (peraltro il secondo cartellino giallo a Simeone era sacrosanto, semmai si potrebbe discutere sul primo) ma è soltanto un’osservazione legata a un provvedimento, quello dell’espulsione per doppia ammonizione, che pregiudica irrimediabilmente la regolarità di una partita. Ecco allora la mia proposta all’Ifab. Chi ha in mano i destini delle regole del calcio cambi la regola in un modo semplicissimo. Dopo il secondo cartellino giallo il calciatore rimane in campo e il giudice sportivo, a partita conclusa, gli commina una giornata di squalifica da scontare nel turno successivo. L’espulsione dal campo scatta soltanto dopo il terzo cartellino giallo e si accompagna anche in questo caso con una squalifica che vale per il turno successivo. Insomma con due gialli ci sarebbe il provvedimento punitivo ma le partite non verrebbero più falsate. Cito ancora Wikipedia: Le modifiche delle regole del calcio vengono decise nel corso dell'Incontro Generale Annuale (che si svolge ogni anno a febbraio-marzo, ndr). Fino a quattro settimane prima della data della riunione, le federazioni inviano le proposte di modifica al segretario della propria associazione apicale, che le trasmette alla FIFA, che a sua volta le rende note all'Ifab e alle altre associazioni, distribuendo il documento che riassume tutte le proposte. La Figc potrebbe avanzare subito questa proposta di civiltà sportiva e se fosse accolta la finiremmo finalmente di assistere a spettacoli, come quello di lunedì scorso, in cui lo spirito del calcio e i valori dello sport vengono mortificati. Perché far giocare una squadra in inferiorità numerica è come assistere a un incontro di boxe in cui due pugili si battono contro un solo avversario. Secondo voi chi è destinato a vincere?

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

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24/01/2024 - 14:00

NAPOLI - Cara Ifab ti scrivo, così mi distraggo un po’, canterebbe Lucio Dalla. E io, come tutti i tifosi del Napoli, ho sicuramente bisogno di distrarmi per non pensare a ciò che è accaduto a Riyadh dove il Napoli ha giocato in dieci uomini durante la mezz’ora finale della partita e dopo una strenua, coraggiosa difesa del punteggio di parità, che avrebbe portato diritto alla tombola dei calci di rigore, ha incassato durante il recupero il gol della sconfitta. Qui non ho alcuna intenzione di polemizzare per l’arbitraggio di Rapuano perché non è questo il punto che intendo affrontare. Oggi voglio infatti parlare dell’Ifab ed è a tale istituto che mi rivolgo, indirizzandogli una lettera virtuale per esprimere una mia idea che vorrei tanto che qualcuno (la Figc?) condividesse e sponsorizzasse. Ifab, come i nostri lettori certamente sapranno, sta per L'International Football Association Board. E’ un organo internazionale – trascrivo da Wikipedia - (un'associazione di diritto svizzero), istituito a Londra nel 1886, che è composto di soli otto membri, indipendente dalla FIFA (dal gennaio 2014) e dalle quattro Federazioni britanniche che la compongono (inglese, scozzese, gallese e nord-irlandese). L'Ifab ha il potere di stabilire qualsiasi modifica e innovazione delle regole del gioco del calcio a livello internazionale e nazionale, vincolando alla loro osservanza tutte le federazioni, organizzazioni e associazioni calcistiche, che svolgono il calcio a livello professionale e dilettantistico, escluso il solo livello amatoriale. Perché ‘scrivo’ all’Ifab? Il ragionamento è il seguente. Nel terzo millennio si gioca un calcio a velocità supersonica in cui i contatti fisici sono molto frequenti e in diverse circostanze perfino casuali anche se violenti e come tali punibili. L’avvento del quarto uomo e successivamente del Var hanno accentuato notevolmente la possibilità per chi dirige una partita di individuare i falli e sanzionarli così come prescritto dal regolamento. E’ altresì vero che al giorno d’oggi – molto più di quanto avveniva in passato – proprio per l’atletismo e il tatticismo esasperato che contraddistingue il calcio moderno, una squadra che a causa di un’espulsione di un suo calciatore è costretta a fronteggiare l’avversaria in inferiorità numerica ha possibilità di resistenza pari a zero. L’espulsione – giusta o ingiusta che sia – è un provvedimento nemico del calcio, su questo credo che nessuno possa avere dubbi. Lunedì sera ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Una partita in cui le due squadre se la stavano giocando alla pari, in cui l’una o l’altra avrebbe potuto prevalere sul campo attraverso l’affermazione del proprio gioco è stata decisa da un provvedimento arbitrale. Lo ripeto, a scanso di equivoci: la mia non è una critica a Rapuano (peraltro il secondo cartellino giallo a Simeone era sacrosanto, semmai si potrebbe discutere sul primo) ma è soltanto un’osservazione legata a un provvedimento, quello dell’espulsione per doppia ammonizione, che pregiudica irrimediabilmente la regolarità di una partita. Ecco allora la mia proposta all’Ifab. Chi ha in mano i destini delle regole del calcio cambi la regola in un modo semplicissimo. Dopo il secondo cartellino giallo il calciatore rimane in campo e il giudice sportivo, a partita conclusa, gli commina una giornata di squalifica da scontare nel turno successivo. L’espulsione dal campo scatta soltanto dopo il terzo cartellino giallo e si accompagna anche in questo caso con una squalifica che vale per il turno successivo. Insomma con due gialli ci sarebbe il provvedimento punitivo ma le partite non verrebbero più falsate. Cito ancora Wikipedia: Le modifiche delle regole del calcio vengono decise nel corso dell'Incontro Generale Annuale (che si svolge ogni anno a febbraio-marzo, ndr). Fino a quattro settimane prima della data della riunione, le federazioni inviano le proposte di modifica al segretario della propria associazione apicale, che le trasmette alla FIFA, che a sua volta le rende note all'Ifab e alle altre associazioni, distribuendo il documento che riassume tutte le proposte. La Figc potrebbe avanzare subito questa proposta di civiltà sportiva e se fosse accolta la finiremmo finalmente di assistere a spettacoli, come quello di lunedì scorso, in cui lo spirito del calcio e i valori dello sport vengono mortificati. Perché far giocare una squadra in inferiorità numerica è come assistere a un incontro di boxe in cui due pugili si battono contro un solo avversario. Secondo voi chi è destinato a vincere?

 

 

Mario Zaccaria

 

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