NAPOLI - Ricominciare dall’allenatore. E farlo alla svelta. Si possono comprendere i dubbi e i tentennamenti del presidente il quale vuole essere sicuro di non commettere gli stessi gravissimi errori della scorsa estate, si può capire che alcuni tra i tecnici identificati per subentrare a Calzona sulla panchina del Napoli siano condizionati nel dare una risposta a eventi importanti che ancora devono accadere (Atalanta e Fiorentina concluderanno o meno la stagione con la vittoria rispettivamente di Europa League e Conference League), ma a tutto c’è un limite. Proprio quello che accadde lo scorso anno dovrebbe convincere De Laurentiis che temporeggiare, tirare la corda non è mai un buon affare. E non dimentichiamo che la squadra, indipendentemente da chi sarà il nuovo allenatore, dovrà essere completamente rifondata. E’ fuori discussione che il lavoro che sarà chiamato a svolgere il nuovo direttore sportivo – assieme allo stesso presidente, su questo non vi è dubbio vista la radicata abitudine di De Laurentiis di non dare mai carta bianca a chicchessia, figuriamoci in un settore così delicato e decisivo come quello del mercato – dovrà essere portato avanti di concerto con chi siederà in panchina. Ed è altrettanto noto che le basi del calciomercato si gettano proprio nei mesi finali della stagione agonistica che precede l’avvio delle compravendite. Quest’anno, poi, c’è un ulteriore elemento da considerare – gli Europei - che contribuisce a dare più fretta a chi, nelle varie società, ha il compito di avviare e portare a termine le trattative. Si sa come vanno queste cose. Se una società ha messo gli occhi su un calciatore che deve giocare le partite di una delle Nazionali che partecipano alla rassegna continentale, c’è il rischio che le sue quotazioni possano aumentare e che la società di appartenenza non si accontenti più, per cederne il cartellino, di una cifra della quale oggi si accontenterebbe. Insomma ci sono tutte le condizioni per richiedere decisioni tempestive e purtroppo De Laurentiis ci ha abituato nel corso degli anni a non essere, in questo senso, un fulmine. Speriamo almeno che il presidente abbia le idee chiare e che l’attesa obbligata da eventi indipendenti dalla sua volontà sia solo un ostacolo transitorio del quale si libererà al più presto. L’attesa dei tifosi è giustamente spasmodica. Le delusioni di questa stagione sono state talmente forti e inaspettate che la gente non ne può più. Domenica prossima, per fortuna, con la partita Napoli-Lecce si metterà fine a questo incubo che pare non avere mai termine. Ma cerchiamo almeno di partire con il piede giusto per programmare al meglio la prossima stagione e per farci guardare con ottimismo al futuro.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
21/05/2024 - 23:55
NAPOLI - Ricominciare dall’allenatore. E farlo alla svelta. Si possono comprendere i dubbi e i tentennamenti del presidente il quale vuole essere sicuro di non commettere gli stessi gravissimi errori della scorsa estate, si può capire che alcuni tra i tecnici identificati per subentrare a Calzona sulla panchina del Napoli siano condizionati nel dare una risposta a eventi importanti che ancora devono accadere (Atalanta e Fiorentina concluderanno o meno la stagione con la vittoria rispettivamente di Europa League e Conference League), ma a tutto c’è un limite. Proprio quello che accadde lo scorso anno dovrebbe convincere De Laurentiis che temporeggiare, tirare la corda non è mai un buon affare. E non dimentichiamo che la squadra, indipendentemente da chi sarà il nuovo allenatore, dovrà essere completamente rifondata. E’ fuori discussione che il lavoro che sarà chiamato a svolgere il nuovo direttore sportivo – assieme allo stesso presidente, su questo non vi è dubbio vista la radicata abitudine di De Laurentiis di non dare mai carta bianca a chicchessia, figuriamoci in un settore così delicato e decisivo come quello del mercato – dovrà essere portato avanti di concerto con chi siederà in panchina. Ed è altrettanto noto che le basi del calciomercato si gettano proprio nei mesi finali della stagione agonistica che precede l’avvio delle compravendite. Quest’anno, poi, c’è un ulteriore elemento da considerare – gli Europei - che contribuisce a dare più fretta a chi, nelle varie società, ha il compito di avviare e portare a termine le trattative. Si sa come vanno queste cose. Se una società ha messo gli occhi su un calciatore che deve giocare le partite di una delle Nazionali che partecipano alla rassegna continentale, c’è il rischio che le sue quotazioni possano aumentare e che la società di appartenenza non si accontenti più, per cederne il cartellino, di una cifra della quale oggi si accontenterebbe. Insomma ci sono tutte le condizioni per richiedere decisioni tempestive e purtroppo De Laurentiis ci ha abituato nel corso degli anni a non essere, in questo senso, un fulmine. Speriamo almeno che il presidente abbia le idee chiare e che l’attesa obbligata da eventi indipendenti dalla sua volontà sia solo un ostacolo transitorio del quale si libererà al più presto. L’attesa dei tifosi è giustamente spasmodica. Le delusioni di questa stagione sono state talmente forti e inaspettate che la gente non ne può più. Domenica prossima, per fortuna, con la partita Napoli-Lecce si metterà fine a questo incubo che pare non avere mai termine. Ma cerchiamo almeno di partire con il piede giusto per programmare al meglio la prossima stagione e per farci guardare con ottimismo al futuro.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com