NAPOLI - E ora sfruttiamo il calendario favorevole! Nelle prossime quattro partite di campionato il Napoli giocherà per tre volte al Maradona (con Monza, Como e Lecce) e una volta fuori casa (a Empoli). Le avversarie più quotate avranno da superare ostacoli più difficili (spiccano un Roma-Inter e un Inter-Juventus) e dunque la squadra di Conte ha la concreta possibilità di mettere la testa davanti e cominciare una corsa da battistrada. La partita di Torino con i bianconeri ha dimostrato che…i conti di Conte cominciano a tornare. La prestazione di McTominay, ad esempio, ha fatto ben comprendere le potenzialità degli inserimenti che l’allenatore potrà fare sul tronco iniziale, quello tirato su durante i ritiri di Dimaro e di Castel di Sangro. Alcuni (troppi) elementi della rosa sono arrivati in ritardo, non hanno potuto fare la preparazione e c’è stato inevitabilmente bisogno di aspettare che si ambientassero e che raggiungessero un buono stato di forma e di affiatamento con i compagni per poterli vedere esprimere tutte le loro potenzialità. Ora, però, McTominay, Gilmour e Neres sono entrati a pieno titolo negli schemi e la loro presenza in campo consente a Conte anche di poter contare su sistemi tattici mutevoli, caratteristica che, se ben sfruttata, può rappresentare un’arma determinante in certi momenti della stagione più delicati. Il Napoli – dopo cinque giornate lo possiamo dire con cognizione di causa – è destinato a disputare un campionato di vertice perché ormai si è chiaramente compreso che non ci sono squadre capaci di fare una corsa solitaria in vetta come è avvenuto negli ultimi due anni, prima con il Napoli di Spalletti e poi con l’Inter. Le forze in campo, nella parte apicale della graduatoria, si equivalgono e nella lotta per il titolo tricolore si batteranno sicuramente tre o quattro squadre. Fra queste ci sono certamente gli azzurri. Dopodomani, intanto, c’è da chiudere favorevolmente un’altra pratica, quella della Coppa Italia, competizione che nelle sue fasi iniziali viene generalmente un po’ snobbata dai grandi club ma che nella stretta finale tutti vogliono vincere. Il Palermo è un avversario da affrontare con la dovuta concentrazione, anche se l’ostacolo non può considerarsi insormontabile. L’auspicio è che Conte sappia miscelare bene le forze di cui dispone, dando spazio in questa gara anche a certe seconde linee (Zerbin, Ngonge, Folorunsho, Marin, Gilmour, Raspadori) che in campionato sono destinate a non avere molto spazio ma che in Coppa Italia potrebbero rappresentare un valore aggiunto. Poi tutti concentrati sulla sfida al Monza, pronti a vivere nuovamente, dopo tante sofferenze, l’inebriante brivido della vetta della classifica.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
24/09/2024 - 14:00
NAPOLI - E ora sfruttiamo il calendario favorevole! Nelle prossime quattro partite di campionato il Napoli giocherà per tre volte al Maradona (con Monza, Como e Lecce) e una volta fuori casa (a Empoli). Le avversarie più quotate avranno da superare ostacoli più difficili (spiccano un Roma-Inter e un Inter-Juventus) e dunque la squadra di Conte ha la concreta possibilità di mettere la testa davanti e cominciare una corsa da battistrada. La partita di Torino con i bianconeri ha dimostrato che…i conti di Conte cominciano a tornare. La prestazione di McTominay, ad esempio, ha fatto ben comprendere le potenzialità degli inserimenti che l’allenatore potrà fare sul tronco iniziale, quello tirato su durante i ritiri di Dimaro e di Castel di Sangro. Alcuni (troppi) elementi della rosa sono arrivati in ritardo, non hanno potuto fare la preparazione e c’è stato inevitabilmente bisogno di aspettare che si ambientassero e che raggiungessero un buono stato di forma e di affiatamento con i compagni per poterli vedere esprimere tutte le loro potenzialità. Ora, però, McTominay, Gilmour e Neres sono entrati a pieno titolo negli schemi e la loro presenza in campo consente a Conte anche di poter contare su sistemi tattici mutevoli, caratteristica che, se ben sfruttata, può rappresentare un’arma determinante in certi momenti della stagione più delicati. Il Napoli – dopo cinque giornate lo possiamo dire con cognizione di causa – è destinato a disputare un campionato di vertice perché ormai si è chiaramente compreso che non ci sono squadre capaci di fare una corsa solitaria in vetta come è avvenuto negli ultimi due anni, prima con il Napoli di Spalletti e poi con l’Inter. Le forze in campo, nella parte apicale della graduatoria, si equivalgono e nella lotta per il titolo tricolore si batteranno sicuramente tre o quattro squadre. Fra queste ci sono certamente gli azzurri. Dopodomani, intanto, c’è da chiudere favorevolmente un’altra pratica, quella della Coppa Italia, competizione che nelle sue fasi iniziali viene generalmente un po’ snobbata dai grandi club ma che nella stretta finale tutti vogliono vincere. Il Palermo è un avversario da affrontare con la dovuta concentrazione, anche se l’ostacolo non può considerarsi insormontabile. L’auspicio è che Conte sappia miscelare bene le forze di cui dispone, dando spazio in questa gara anche a certe seconde linee (Zerbin, Ngonge, Folorunsho, Marin, Gilmour, Raspadori) che in campionato sono destinate a non avere molto spazio ma che in Coppa Italia potrebbero rappresentare un valore aggiunto. Poi tutti concentrati sulla sfida al Monza, pronti a vivere nuovamente, dopo tante sofferenze, l’inebriante brivido della vetta della classifica.
Mario Zaccaria
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