NAPOLI - Darci un taglio o portare pazienza? De Laurentiis a quanto pare (non si tratta certo di argomenti sui quali la Società può fare un comunicato ufficiale e dunque ci si deve basare su indiscrezioni e sensazioni) è estremamente deluso per il rendimento del suo Napoli e in casi come questi non si può fare altro che attribuirne la responsabilità all’allenatore. Garcia per il momento – dopo il ‘vertice’ di ieri - rimarrebbe al proprio posto ma si tratta di una fiducia (o meglio, di una non sfiducia) a tempo. Alla ripresa del campionato il Napoli sarà impegnato a Verona, poi con il Milan al ‘Maradona’, quindi a Salerno e infine ancora in casa con l’Empoli (con l’intermezzo della trasferta di Champions in Germania per affrontare l’Union Berlino). Garcia si salverà se la squadra dovesse fare bottino pieno o qualcosa di simile. Diversamente il casting che – sempre secondo indiscrezioni – il presidente avrebbe riservatamente già avviato arriverebbe a un finale concreto. La difficoltà nel trovare un nuovo allenatore comunque esiste e non sarebbe facile fare un passo così importante. Sulla piazza è disponibile Antonio Conte, ma l’ex Commissario Tecnico della Nazionale, si sa, non è favorevole a prendere squadre in corsa. Poi c’è Tudor il quale potrebbe puntare alla panchina di una squadra di un campionato diverso dalla serie A. Esistono inoltre altri profili ‘minori’ e su questi è probabile che De Laurentiis possa avere più di una riserva. Insomma un cambio in panchina non è scontato, sia perché Garcia ha ancora qualche carta da giocarsi, sia perché trovare un sostituto di rango è cosa alquanto difficile. Certo la situazione non è drammatica, ma sicuramente è seria. La Fiorentina ha impartito agli azzurri una lezione di calcio che lascia pensare. Anche la Lazio di Sarri era passata al ‘Maradona’ senza colpo ferire, ma in quel caso almeno il primo tempo degli azzurri poteva essere salvato. Domenica scorsa, invece, la squadra e soprattutto il suo tecnico sono parsi essere andati a finire completamente nel pallone. Confusione, disordine in campo, decisioni cervellotiche e azzardate in panchina: questo il mix micidiale che ha portato una (cospicua) parte dei tifosi a fischiare la squadra, cosa che non si sentiva da molto tempo. Riuscirà Garcia a raddrizzare la barca che comincia a fare acqua da tutte le parti? Riuscirà a recuperare un buon rapporto con tutti i calciatori della rosa? (Dopo i ‘casi’ Kvaratskhelia e Osimhen, anche Politano lo ha mandato a quel paese dopo la sostituzione). E soprattutto il tecnico riuscirà in tempi brevi a dare finalmente una identità certa e un gioco valido alla squadra che appare in troppe occasioni ancor oggi, a tre mesi dall’insediamento dell’allenatore, una banda scalcinata e sconclusionata?
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
10/10/2023 - 13:00
NAPOLI - Darci un taglio o portare pazienza? De Laurentiis a quanto pare (non si tratta certo di argomenti sui quali la Società può fare un comunicato ufficiale e dunque ci si deve basare su indiscrezioni e sensazioni) è estremamente deluso per il rendimento del suo Napoli e in casi come questi non si può fare altro che attribuirne la responsabilità all’allenatore. Garcia per il momento – dopo il ‘vertice’ di ieri - rimarrebbe al proprio posto ma si tratta di una fiducia (o meglio, di una non sfiducia) a tempo. Alla ripresa del campionato il Napoli sarà impegnato a Verona, poi con il Milan al ‘Maradona’, quindi a Salerno e infine ancora in casa con l’Empoli (con l’intermezzo della trasferta di Champions in Germania per affrontare l’Union Berlino). Garcia si salverà se la squadra dovesse fare bottino pieno o qualcosa di simile. Diversamente il casting che – sempre secondo indiscrezioni – il presidente avrebbe riservatamente già avviato arriverebbe a un finale concreto. La difficoltà nel trovare un nuovo allenatore comunque esiste e non sarebbe facile fare un passo così importante. Sulla piazza è disponibile Antonio Conte, ma l’ex Commissario Tecnico della Nazionale, si sa, non è favorevole a prendere squadre in corsa. Poi c’è Tudor il quale potrebbe puntare alla panchina di una squadra di un campionato diverso dalla serie A. Esistono inoltre altri profili ‘minori’ e su questi è probabile che De Laurentiis possa avere più di una riserva. Insomma un cambio in panchina non è scontato, sia perché Garcia ha ancora qualche carta da giocarsi, sia perché trovare un sostituto di rango è cosa alquanto difficile. Certo la situazione non è drammatica, ma sicuramente è seria. La Fiorentina ha impartito agli azzurri una lezione di calcio che lascia pensare. Anche la Lazio di Sarri era passata al ‘Maradona’ senza colpo ferire, ma in quel caso almeno il primo tempo degli azzurri poteva essere salvato. Domenica scorsa, invece, la squadra e soprattutto il suo tecnico sono parsi essere andati a finire completamente nel pallone. Confusione, disordine in campo, decisioni cervellotiche e azzardate in panchina: questo il mix micidiale che ha portato una (cospicua) parte dei tifosi a fischiare la squadra, cosa che non si sentiva da molto tempo. Riuscirà Garcia a raddrizzare la barca che comincia a fare acqua da tutte le parti? Riuscirà a recuperare un buon rapporto con tutti i calciatori della rosa? (Dopo i ‘casi’ Kvaratskhelia e Osimhen, anche Politano lo ha mandato a quel paese dopo la sostituzione). E soprattutto il tecnico riuscirà in tempi brevi a dare finalmente una identità certa e un gioco valido alla squadra che appare in troppe occasioni ancor oggi, a tre mesi dall’insediamento dell’allenatore, una banda scalcinata e sconclusionata?
Mario Zaccaria
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