NAPOLI - Che dire? Che per ricordare un’annata peggiore di questa dobbiamo fare un grande sforzo di memoria? Che la Società non ne ha indovinata una, a partire dall’allenatore scelto a luglio, per continuare con l’individuazione di chi lo ha poi sostituito, per finire al Direttore Sportivo al quale sarebbe stata affidata la campagna di compravendita? E vogliamo parlare della mancata sostituzione di Kim e della conseguente promozione a titolare di Juan Jesus? E del benservito dato senza alcun giustificato motivo a Lozano? E dell’allontanamento di Gaetano, sostituito da Dendoncker che non ha praticamente mai messo piede sul prato del ‘Maradona’? Oppure vogliamo parlare dell’ostracismo praticato nei confronti di Demme, ‘reo’ di non aver accettato trasferimenti che avrebbero costituito per lui un vero e proprio bagno di sangue dal punto di vista economico? O forse vogliamo discutere delle continue prese di posizione contro i potentati del calcio nazionale e internazionale, tanto per farseli amici? O di quelle contro le tv commerciali, finanziatrici dell’intero movimento del calcio, senza che se ne riescano a capire i motivi? Dando le risposte a tutte queste domande si capisce perché il Napoli abbia fatto la fine che ha fatto. E’ vero, quel tal Makkelie non ha visto il rigore e (quel che è peggio) il Var non l’ha mandato a viva forza al video a controllare il fallo che aveva subito Osimhen. Forse, e sottolineo forse vista la mancanza in squadra di un rigorista (e anche di qualcuno che sappia calciare le punizioni dal limite), sarebbe arrivato il pareggio. Ma non vi è certezza alcuna che il Napoli sarebbe stato poi in grado di resistere allo scontato rush finale del Barcellona. In fondo era scritto che sarebbe andata a finire così. La difesa è un colabrodo, fa acqua da tutte le parti. E non sono per niente convinto che da ora e fino alla fine del campionato la situazione, con il lavoro di Calzona, possa migliorare. Non vedo l’ora che arrivi il mese di maggio e che venga messa la parola fine a questo strazio. Ci eravamo tutti illusi che la straordinaria performance dello scorso anno avesse aperto un ciclo destinato a durare a lungo, durante il quale il Napoli avrebbe conquistato trofei a raffica, continuando a esaltare i propri tifosi. E’ finita invece nel peggiore dei modi. Speriamo soltanto che chi di dovere abbia in estate la forza, la lucidità, il coraggio e… il capitale necessario per ricominciare tutto daccapo.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
14/03/2024 - 23:57
NAPOLI - Che dire? Che per ricordare un’annata peggiore di questa dobbiamo fare un grande sforzo di memoria? Che la Società non ne ha indovinata una, a partire dall’allenatore scelto a luglio, per continuare con l’individuazione di chi lo ha poi sostituito, per finire al Direttore Sportivo al quale sarebbe stata affidata la campagna di compravendita? E vogliamo parlare della mancata sostituzione di Kim e della conseguente promozione a titolare di Juan Jesus? E del benservito dato senza alcun giustificato motivo a Lozano? E dell’allontanamento di Gaetano, sostituito da Dendoncker che non ha praticamente mai messo piede sul prato del ‘Maradona’? Oppure vogliamo parlare dell’ostracismo praticato nei confronti di Demme, ‘reo’ di non aver accettato trasferimenti che avrebbero costituito per lui un vero e proprio bagno di sangue dal punto di vista economico? O forse vogliamo discutere delle continue prese di posizione contro i potentati del calcio nazionale e internazionale, tanto per farseli amici? O di quelle contro le tv commerciali, finanziatrici dell’intero movimento del calcio, senza che se ne riescano a capire i motivi? Dando le risposte a tutte queste domande si capisce perché il Napoli abbia fatto la fine che ha fatto. E’ vero, quel tal Makkelie non ha visto il rigore e (quel che è peggio) il Var non l’ha mandato a viva forza al video a controllare il fallo che aveva subito Osimhen. Forse, e sottolineo forse vista la mancanza in squadra di un rigorista (e anche di qualcuno che sappia calciare le punizioni dal limite), sarebbe arrivato il pareggio. Ma non vi è certezza alcuna che il Napoli sarebbe stato poi in grado di resistere allo scontato rush finale del Barcellona. In fondo era scritto che sarebbe andata a finire così. La difesa è un colabrodo, fa acqua da tutte le parti. E non sono per niente convinto che da ora e fino alla fine del campionato la situazione, con il lavoro di Calzona, possa migliorare. Non vedo l’ora che arrivi il mese di maggio e che venga messa la parola fine a questo strazio. Ci eravamo tutti illusi che la straordinaria performance dello scorso anno avesse aperto un ciclo destinato a durare a lungo, durante il quale il Napoli avrebbe conquistato trofei a raffica, continuando a esaltare i propri tifosi. E’ finita invece nel peggiore dei modi. Speriamo soltanto che chi di dovere abbia in estate la forza, la lucidità, il coraggio e… il capitale necessario per ricominciare tutto daccapo.
Mario Zaccaria
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